Titolo:
Patriarca di Turn
Tatianus I, al secolo Anicius Probus, fu
Patriarca di Turn dal
59 al
78 p.F. I suoi interventi dottrinali e pastorali passarono alla storia della Chiesa e sono tuttora oggetto di studi e riflessioni tra i teologi.
Nato a
Panormon nel
03 p.F. da una famiglia dell'aristocrazia cittadina, assunse presto gli abiti di
Pyros, nel
23 p.F., dedicandosi dapprima ad una rigida vita di clausura, di riflessione e di studio in molti monasteri delle Province centrali dell'
Impero di Turn, poi, dopo la consacrazione a
Vescovo per gli alti meriti culturali e spirituali, ad un'intensa attività pastorale anche nei territori neoconquistati.
Dal
44 al
52 è Vescovo di
Amilanta, dal
53 al
57 di
Krandamer; negli anni
58-
59 infine è Vescovo di
Nikopolis, prima di assurgere al soglio patriarcale. La carriera ecclesiastica di Anicius Probus si svolse tutta dunque sotto il regno di
Minucius (43-85 p.F.), quando, morto l'Imperatore
Poldor, la tolleranza e/o il disinteresse politico-amministrativo nei confronti delle Province conquistate da
Dagor furono sostituiti da un rinnovato coinvolgimento dell'autorità imperiale nei confronti dei problemi presentati dalle terre di oltre
Allston.
Anicius Probus assunse un atteggiamento molto circospetto e attendista nei confronti dei culti praticati dalle popolazioni
khanast. Si impegnò moltissimo nella formazione del clero e nella diffusione del culto di
Pyros e di
Kayah, valorizzando il più possibile i punti di contatto con alcune delle divinità venerate in
Tarracona. Soprattutto raccolse una serie di informazioni sulla religiosità
khanast, componendo trattati e inviando relazioni approfondite all'
Imperatore Minucius e al
Patriarca di allora,
Adeodatus VI.
Alla morte di
Adeodatus VI parve ai Vescovi che egli fosse la persona più idonea a raccoglierne l'eredità e a guidare la religione luminosa di
Pyros per le strade misteriose che l'attendevano. Tatianus fu il nome scelto da Anicius, mai fino ad allora assunto dai predecessori, in ricordo di un vecchio e santo monaco che aveva conosciuto al tempo dell'episcopato in
Amilanta.
Il Patriarcato di Tatianus fu particolarmente importante nella storia della religione di
Pyros: egli riordinò la struttura gerarchica del clero, rafforzando i legami tra i Vescovi e il Patriarca, e inaugurò una strettissima collaborazione con l'autorità imperiale, approfittando della disponibilità di
Minucius, che assunse su di sé il compito di diffondere la vera fede nelle nuove Province. Ma soprattutto, nei tardi anni '60, provvide ad un primo tentativo di regolazione dei rapporti tra i culti venerati a
Turn e quelli delle popolazioni khanast. Il principale atto di questo periodo fu l'emanazione della bolla "Post cogitationem multam" (
67 p.F.). Ad essa seguì la persecuzione lanciata da
Minucius contro i culti condannati tra il
70 e il
74 p.F. (rimase famosa l'opera radicale compiuta dal Vicario di
Amilanta Marcus Vigilius Eversor). Il timore di una reazione eccessivamente negativa da parte delle popolazioni
khanast convinse Imperatore e Patriarca ad interrompere la persecuzione e ad indirizzarsi verso atteggiamenti più moderati, dopo aver chiarito in tal modo la posizione della Chiesa al riguardo.
Dopo una breve malattia Tatianus I venne infine a morte nel
78 p.F. I suoi scritti e in particolare la bolla "Post cogitationem multam" furono tra le opere più commentate e discusse nel I e nel II
Sinodo di Kàmiros.