Nomina e destituzione del Demarco

Il Demarco viene eletto tra i maggiorenti della città (in genere nobili o ricchi borghesi) dal Senato locale. L'elemento "democratico" presente in questa pratica è però fortemente limitato dall'autorizzazione che comunque deve dare alla nomina lo Stratego. Qualora quest'ultimo non la conceda, il Senato è costretto a procedere alla scelta di un altro nominativo. Con ciò lo Stratego influenza non poco la nomina dei Demarchi e spesso la condiziona decisamente. La carica non è a tempo, a meno che il Senato non decida diversamente, nominando un Demarco provvisorio per uno, tre o cinque anni, ecc. Tuttavia in qualsiasi momento il Senato può procedere alla destituzione del Demarco; essa dovrà essere comunque confermata dallo Stratego. Lo Stratego può poi da parte sua "richiedere" al Senato locale la destituzione del Demarco: in tal caso in genere il Senato provvede alla destituzione e alla sostituzione del magistrato; qualora non procedesse in tal senso, la nobiltà cittadina assisterebbe infatti ad una continua e ancor più ossessiva intromissione dello Stratego negli affari locali.