La Cappella e l'Ospedale
Il santuario è composto da una cappella, dove sono custodite le reliquie del Santo, e da un ospedale adiacente, dove trovano ricovero gli ammalati e i pellegrini. L'ospedale è una struttura ampia ma molto semplice, con poche grandi camerate divise tra uomini e donne, e con una zona con l'accesso separato dove sono ospitati i malati contagiosi.
La preghiera dell'Alba
Il rito principale nel santuario è la Preghiera dell'Alba, che si svolge ogni mattina al levarsi del sole, a cui prendono parte i malati e i pellegrini. Padre Horace conduce il rito lasciando ampio spazio alla libera preghiera dei fedeli.
Vita, morte e miracoli di San Bellerofonte
Non si sa se Bellerofonte sia mai esistito, nè a chi appartengano realmente le reliquie custodite nella cappella a lui dedicata.
La tradizione vuole che Bell-Her-Fon fosse un Guaritore che viveva in queste zone in epoca Kahan, intorno al 200 a.f.. La fama dei suoi miracoli si spargeva fino ad
Amilanta, ed il suo eremo era meta continua di pellegrinaggi. E' descritto come un uomo estremamente burbero e scostante, schietto fino alla maleducazione, ma dalla grandissima santità.
Si racconta che un giorno anche la consorte del Kahan di Achenar, Lady Elghe Khar-Stain, si recò in visita presso l'eremo, domandando la grazia di poter rimanere incinta, cosa che, dopo cinque lunghi anni di matrimonio, ancora non era accaduta. La risposta di Bellerofonte, infastidito all'idea di essere distratto dalla nobile a discapito di malati e postulanti, stando alle cronache fu: "invece di invocare grazie, pensa piuttosto a sc.....". La nobildonna, offesa, si trattenne una sola notte nell'eremo, per ripartire l'indomani alla volta di Achenar, dove era rimasto il suo consorte il Kahan. Eppure miracolo fu, perchè dopo nove mesi esatti da questo evento ella diede alla luce Lord Mahagen Khar-Stain, il futuro Kahan di Achenar.
Non si conoscono le circostanze della morte di Bellerofonte, già in vita appellato come Santo. Si dice che campò fino a centotre anni, godette sempre di ottima salute, ed a ammazzarlo non fu la vecchiaia bensì una portentosa indigestione il giorno del 12 ottobre, festa di
Reyks.
Viene tradizionalmente festeggiato il 25 di novembre, giorno della fondazione dell'Eremo.