Il culto di Heloira
Essendo una religione misterica di iniziazione, il culto di Heloira non diede luogo alla diffusione di un corpo di scritture rivelate e anche i suoi rituali erano tenuti segreti e riservati agli iniziati.
Il culto di Heloira è storicamente legato al bisogno dell'uomo di fondersi nella natura, nel rifiuto della ragione e dell'identità personale. E' un culto spersonalizzante che asseconda gli istinti più selvaggi e irrazionali, proponendo una un legame molto forte al mondo animale, ma ancor più a quello "vegetale". La mente si annulla ed il corpo si trasforma.
Sembra che i suoi sacerdoti si ricoprissero di erbe e rampicanti, e che nell'estasi della preghiera fossero in grado di far germogliare autentiche forme vegetali dal loro corpo, foglie, rami, sottili radici. I rituali avevano elementi orgiastici legati a elementi naturali come l'acqua, la terra, gli insetti e i germogli. Il tutto aspirava a una mutazione del corpo, che per brevi momenti sarebbe dovuto riuscire a sciogliersi nella natura, trasformandosi di volta in volta in albero, radice, acqua, formicaio o altro.
Il cannibalismo
Il cannibalismo rituale rappresenta un elemento cruciale nel culto di Heloira.
La persona prescelta presenta alcune caratteristiche importanti che la rendono "perfetta", il cibo miracoloso: la purezza, l'innocenza, la leggerezza di animo che rendono il suo spirito il più possibile simile a quello di una pianta, di un vegetale. Una carne che germoglia, un cuore che pompa linfa vitale mischiata a sangue, l'unione totale tra uomo e terra.
Per questa ragione spesso erano i bambini ad essere prescelti per il nutrimento dei sacerdoti di Heloira. Si diceva che le loro carni potessero portare fertilità, salute, allungare la vita e donare una nuova primavera a chi se ne nutrisse.
I sogni e le droghe
Heloira si dice che si insinuasse durante la notte nel sonno dei suoi predestinati, turbando il loro riposo e indicando la via della terra e dell'acqua.
Quanto questo fosse risultato di meditazione e estasi e quanto il risultato di assunzione di sostanze capaci di alterare la percezione umana non è dato sapere. Si sa tuttavia che gli adepti del culto facevano uso di droghe, che causavano sogni nei quali era facile fondersi nella trasformazione vegetale/carnale di Heloira.
I legami con le altre divinità, contemporanee e successive
- Il legame con la Dea Harkel è ovviamente il più immediato, il più scontato ma in verità non il più forte. Heloira rappresenta una natura sensuale, completamente concentrata su sè stessa e sull'effetto che possa dare la trasmutazione da forma umana a forma vegetale.
- Il legame con la Dea Shasda è quello più forte, ed è proprio il culto di Shasda che, con il lento scomparire della religione primitiva, ne assorbe rituali e tradizioni. Nonostante l'approccio dei seguaci di Shasda sia molto più razionale, l'aspetto trasmutativo e sensuale viene ripreso e inquadrato in un ordine strutturato, come elemento di elevazione personale e di dominio sul più debole. Il volto di Heloira è divenuto uno dei molti volti di Shasda, il suo volto più possessivo e penetrante, più irrazionale, talvolta usato di proposito per avvicinare soggetti deboli e destinati alla sudditanza.
Studi teologici su Heloira
La bolla patriarcale "Post cogitationem multam", del Patriarca di
Turn Tatianus I inserisce il culto di
Heloira tra le religioni pagane da vietare.
Tale bolla viene ripresa in seguito dal teologo deliota
Oulpianos, nel terzo libro di "Sulle antiche religioni", in cui si sottolinea la vicinanza tra il culto di
Kalina,
Heloira e
Shasda.