Vidi allora Arimanne cinto di ferro, ed il ferro era come sangue. Portava una corona di lance spezzate, una trama di spade per stendardo, i suoi speroni erano come serpenti. Cavalcava una Bestia di Fuoco, ed intorno tutto era lamento e rovina. Centodiciassette nazioni procedevano dietro di lui, aggiogate al Trono di Abaddon. Padre Franz Koppler, Confessioni.
Cenni
Figura diabolica associata alla guerra ed allo sterminio, è difficile stabilire le origini geografiche del suo culto. Nella tradizione popolare greyhavenese (specialmente in terra di Surok) Arimanne il Cavaliere Vermiglio è colui guida in tregenda le anime dei soldati morti fuori dalla grazia di Dytros. Durante l'epoca dei Khan con il nome di Armaan si indicava il Cacciatore Infernale, che per tre notti l'anno si lancerebbe all'inseguimento dei viandanti sorpresi dal buio, preceduto da una muta di trenta mastini. La
Stele di Emera in terra di
Zedghast cita Ahriman come "grande verme divoratore" e "colui al quale spetta la quarta parte del bottino".
Con lo stesso nome gli adoratori di
Yog-Shoggoth venerano l'araldo del Dio, e lo raffigurano come un gigante acefalo con otto serpenti come braccia.
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