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Surok (ducato)

[luogo]
luogo
Tipo:
ducato
Popolazione:
circa 400000 abitanti
Stemma del Ducato di SurokLe terre soggette alla potestà del Duca di Surok per diritto ancestrale giungono dagli estremi confini meridionali del Meistwode ai laghi dell' Halsbandseel, e si estendono lungo la Grande Piana del Valkner dalla Selva Grigia fino alla Valle di Wurzen. Di recente annessione è invece la regione che va dal Corno del Tramonto alla foresta di Amedran, fino al 516 parte del Ducato di Feith.Il Demanio Ducale comprende la grande città costiera di Surok (Suroch, o Torre del Girfalco, nell'antica lingua Khan) e il suo contado, e, nominalmente, i Colli Azzurri e la Valle di Wurzen.
Le terre fertili rimanenti sono suddivise nelle Contee di Ammerung, Halden, Ostfold e Farsund; tre Margraviati (Marche) sono costituiti a sud, sull'immensa selva del Meistwode, a nord, nelle lande inospitali cedute dal Duca di Feith, e oltre il Mannannan nella regione di Kempen, ultimo presidio greyhavenese rimasto sull'isola di Elsenore.

Storia Antica: dall'Età Ancestrale all'Impero di Turn

Era dei Popoli Antichi

Gran parte delle terre ora occupate dal Ducato di Surok fu abitata, in epoche remotissime, da una delle cosiddette civiltà marinare arcaiche, presumibilmente di ceppo nordro. Si sospetta che a costoro sia dovuta la fondazione della Città Splendente di Surok e di Halden, che oggi però non recano più traccia alcuna delle costruzioni originarie. Di questa era mitica resta qualche oscuro riferimento in taluni canti e leggende che in particolare rievocano secoli di conflitti sanguinosi con i predoni elsenoriti. Col sopraggiungere dell'Età degli Eroi la Grande Piana del Valkner venne progressivamente colonizzata da un popolo migratore tramandatoci come Hanigalbat. Gli invasori riuscirono rapidamente a ricacciare verso le coste la popolazione preesistente, pure feroce ad avvezza alle guerre, e si insediarono nell'ampia e fertile vallata che si stendeva ad ovest del Massiccio Centrale, e che oggi è ricoperta dal Meistwode. Qui fondarono la potente città stato di Lagash, il cui dominio incontrastato sulla regione durò fino al quinto secolo a.F.
Solo in tempi molto recenti gli studiosi si sono dedicati a ricostruire l'identità e i costumi di quel misterioso e terribile popolo dedito alla venerazione di potenze demoniache. Si ritiene che per molti secoli gli Hanigalbat abbiano letteralmente predato i loro vicini, talvolta riducendoli in schiavitù, talvolta sterminandoli in agghiaccianti riti di sacrificio umano volti a placare il sanguinoso appetito del loro Grande Idolo. Lagash fu distrutta nel corso del Secondo Cataclisma, e con essa scomparve anche la civiltà che l'aveva edificata. A quasi mille anni di distanza le sue rovine ora ingoiate dalle paludi che costituiscono il cuore del Meistwode restano uno dei luoghi più sinistri del continente.

Età dei Khan

Con la scomparsa degli Hanigalbat le popolazioni autoctone stabilitesi lungo le coste poterono finalmente riconquistare l'entroterra e fondare numerose colonie lungo il corso del Valkner. Queste genti però non reclamarono gli antichi Dominii di Lagash, resi insalubri dalla catastrofe che l'aveva annientata, e su cui con spaventosa rapidità si sviluppò il gigantesco Bosco delle Nebbie. Secondo alcune leggende Khanast la prodigiosa crescita della foresta fu l'ennesimo tangibile segno del pervertimento delle terre provocato dal Secondo Cataclisma; altre però lascerebbero intendere che il sorgere del Meistwode fu propiziato dai Profeti stessi dei popoli primigenii, affinchè non rimanesse traccia alcuna di Lagash e dei crudeli oppressori che la abitarono. Per circa tre secoli due tribù Khanast si contesero il predominio sulla regione, una fedele al Khan di Suroch (o del Girfalco), l'altra guidata dal Khan di Farsyynd (o dell'Astore). Di fronte alla minaccia costituita dai Turniani, le due tribù si unirono infine sotto l'egida di Farsyynd, ma malgrado la feroce resistenza opposta agli invasori, entrambe le città oggi note come Surok e Farsund vennero sottomesse intorno al 30 a.F dalle armate di Avilius Dagor.

Dominazione Turniana

Per due secoli e mezzo il Tema di Surok fu governato da generali dell'Impero di Turn, e prosperò in virtù di un'amministrazione pragmatica e illuminata. Le città di Surok e Halden divennero importanti crocevia commerciali per l'Impero, in particolare anche a quei tempi qui giungevano le pelli, l'ambra, l'olio di balena dall'estremo nord, e da Elsenore il ferro e le lane pregiate; il legname del Meistwode poi ben si adattava alle esigenze della carpenteria nautica, e presso Surok sorse un arsenale tra i più imponenti dell'Impero. La piana del Valkner, già di per sè fertile e adatta all'agricoltura, divenne ancora più florida grazie ai numerosi acquedotti costruiti dai Turniani, e su di essa fu stesa una fitta rete di strade lastricate. Dopo l'oscura dominazione degli Hanigabalt e i molti decenni di lotte intestine dei Khanast, quello Turniano fu per Surok un giogo dolce da sopportare, e le tradizioni politiche, culturali e religiose dell'Impero furono abbracciate rapidamente e con entusiasmo dalla popolazione locale. Ciò nonostante, un significativo numero di comunità restie ad abbandonare le antiche usanze e le pratiche druidiche tramandate sin dall'Era dei Popoli Antichi si rifugiarono nel Meistwode, sulle Colline Azzurre e nella Selva Grigia, dando vita ad una galassia di piccoli insediamenti isolati e al riparo dalla civilizzazione imperiale.

Il Granducato di Greyhaven: terzo secolo p.F.

L'alba del Granducato

In seguito alla proclamazione del Granducato di Greyhaven, il Duca Kanhut Hordkleist decise di assecondare le ambizioni di Harald Greyhaven e di giurargli fedeltà. Analogamente al resto del Granducato, furono reintrodotti molti degli usi Khanast, in special modo per quel che riguardava la trasmissione del potere politico e militare per via dinastica. Langravi (Conti), Baroni e Signori si sostituirono alla vecchia burocrazia militare Turniana, e l'inevitabile frammentazione reintrodotta dal nuovo sistema feudale portò in breve tempo incertezza, disordine e lotte intestine.

La riforma feudale

Intorno al 260 p.F. l'allora Duca Grunwald Hordkleist stabilì che soltanto i Langravi avrebbero potuto esercitare un potere politico effettivo: tutti gli altri titoli ereditari non avrebbero comportato che delle rendite da riceversi direttamente dal Langravio a cui si andava a cedere la potestà sulle terre. Questa controversa riforma, che non aveva e non avrebbe avuto corrispettivi nel resto del Granducato, fu ovviamente accolta con aperta ostilità dalla nobilità minore del Ducato, tanto da scatenare una vera e propria insurrezione nota come Rivolta dei Baroni. Dopo quasi tre anni di guerra civile Grunwald e i Conti riuscirono ad avere ragione degli ultimi rivoltosi; poco ebbe a gioirne il Duca, in ogni caso, poichè nell'inverno del 264 cadde vittima di un assassino al soldo del Barone di Vestbruck.

L'ambizione di Desmond Hordkleist

In assenza di figli, gli successe il fratello, che nel breve periodo in cui rimase alla testa del Ducato si dimostrò implacabile nel far giustizia dei rinnegati rimasti. Tra il 265 e il 266, il nuovo Duca combattè al fianco del suo pari di Amer per sventare il colpo di stato ordito da Adolf Hauland con l'intento di impadronirsi dell'intero Granducato. La campagna fu cruenta ma vittoriosa, e nel 267 Desmond Hordkleist assunse il titolo di Granduca di Greyhaven. A sostituirlo in patria fu il primogenito Amon, che riuscì a mantenere il peculiare ordine feudale costituito dallo zio proprio in virtù dell'appoggio del Granduca.

L'ascesa dei Seebanns

Amon ebbe lunga vita, e regnò sul Ducato per quasi quarant'anni prima di abdicare in favore dell'unico figlio maschio Hermann; fu un periodo di grande prosperità, in cui molti dei nobili espropriati sepperò costruire delle vere e proprie fortune investendo le rendite percepite dai Langravi nel commercio marittimo e di terra. Per quanto l'attività mercantile fosse ritenuta ammissibile solo se perseguita da uomini di comuni natali, indegna com'era della discendenza degli orgogliosi Khan guerrieri, costoro riuscirono a trovarvi motivo di riscatto e persino di elevazione sociale. Dapprima in aspra competizione gli uni con gli altri, e in un secondo momento consorziandosi in una potente alleanza, finirono per acquisire un prestigio ed un'influenza più vasti di quelli dei Langravi stessi: nacque così la Lega dei Seebanns, i Baroni del Mare.

La nascita dei fondachi e dei kharvenoss

Su impulso della Lega cominciarono a diffondersi fondachi in tutti i porti principali della costa occidentale di Sarakon con la duplice funzione di alloggio per i messi e magazzino per le merci; allo stesso modo gli emissari dei Baroni del Mare iniziarono ad acquisire proprietà anche nei maggiori snodi commerciali dell'entroterra, impiegandoli come caravanserragli (kharvenhoss nel dialetto di Surok) In poco meno di mezzo secolo la giovane aristocrazia mercantile di Surok aveva posto le basi di un dominio di fatto sulla circolazione di merci e informazioni che sarebbe perdurato nei secoli successivi.

Le campagne militari a nord

Desmond Horkleist stabilì che le casate che avevano indirettamente sostenuto la congiura di Adolf Hauland avrebbero fatto ammenda pacificando le regioni nord-occidentali del Granducato, all'epoca ancora soggette all'arcaico dominio dei Khan. Nel 269, in seguito alle difficoltà incontrate dall'esercito di Raphael Faulkner nel corso della campagna contro il Khanast di Ledhar, il Granduca chiese esplicitamente ad Amon Hordkleist di sostenere lo sforzo bellico greyhavenese. Questa fu una grande occasione per il Duca di Surok, che ne approfittò per ammansire quelle frange bellicose della nobilità minore che non intendevano rinunciare alle prerogative militari della loro casta, e che costituivano una minaccia grave, per quanto sopita, al nuovo ordine immaginato da Grunwald: promise a costoro, se avessero investito le rendite percepite dai Langravi in truppe mercenarie e avessero partecipato attivamente alle operazioni militari di Faulkner, ricompense territoriali che di fatto avrebbero costituito una reintegrazione dei privilegi feudali perduti.

Gli Ohnelanders

L'iniziativa ebbe molto successo, e le bande capitanate da questi cavalieri assetati di gloria e conquiste si distinsero con numerose e temerarie azioni in territorio nemico, contribuendo significativamente alla caduta del Khanast di Ledhar. Diversa sorte toccò a chi prese parte alla sanguinosa campagna contro i guerrieri del Khanast di Feith, una disfatta da cui pochi fecero ritorno; in ogni caso entrambe le campagne nei Khanast settentrionali avrebbero segnato profondamente l'organizzazione militare del Ducato, che da questo momento in poi farà un ricorso piuttosto massiccio a compagnie di ventura al soldo di Ohnelanders, cavalieri e signori a caccia di terre, soprattutto come forza di invasione ed occupazione nei territori di Feith e di Elsenore.

L'appello di Dytros Hordkleist e l'istituzione della Guardia Civica

Nel 279 p.F. Amon Hordkleist ricevette dal fratello Dytros, ormai divenuto Granduca, la raccomandazione di istituire presso Surok, Farsund, Halden e le altre principali città del Ducato dei corpi di guardia permanenti che assistessero le truppe dei Langravi nella gestione dell'ordine pubblico e nell'amministrazione della giustizia, sul modello di quello già da tempo in forza alla citta di Greyhaven. Al di là della maggiore efficienza che ne sarebbe derivata, e dell'armonizzazione delle pratiche sovente difformi che si stavano consolidando nelle contee, il Duca intuì che la riforma propugnata dal Granduca avrebbe portato un ulteriore grande beneficio per la dinastia stessa degli Hordkleist: in virtù dell'ordine di successione stabilito da Desmon, l'apparentemente grave cessione di sovranità nei confronti del ramo granducale avrebbe di fatto fornito al comune casato un nuovo strumento di controllo nei confronti dei Langravi, rinsaldando in questo modo la presa degli Hordkleist tanto sul trono di Surok che su quello di Greyhaven.

L'opposizione dei Langravi

Egli dunque dimostrò una determinazione davvero tenace nel proporre ai Conti, naturalmente recalcitranti, l'adozione della Guardia Civica. Fu convocata una Dieta Ducale che durò più di cinque mesi, e che fu caratterizzata da proteste vivacissime. I Langravi usarono ogni arma a loro disposizione pur da mutare il convincimento del Duca, rammentandogli che ad essi e ad essi soltanto spettava, per diritto ancestrale insopprimibile, di chiamare in adunanza uomini d'arme nelle terre soggette alla loro potestà, e giungendo persino ad agitare lo spettro di una sanguinosa guerra civile nel caso in cui Amon avesse tentato di imporre il nuovo assetto contro la loro volontà: il Duca avrebbe potuto creare sì un simile corpo soggetto al sostanziale controllo del Granduca, ma avrebbe dovuto limitarne il campo di azione al suo Demanio.

Il compromesso ecclesiastico

Si giunse infine, al termine di snervanti trattative, ad un compromesso che sarà reso celebre da una battuta attribuita a Garamund Fedmann, all'epoca Conte di Ostfold: "Ad un solo Dytros spetta [il diritto di amministrare la giustizia sulle mie terre], e non è un Hordkleist; ad un solo Suo fratello lo rimetto, e il Suo nome non è Amon". Se dunque la Guardia Civica del Demanio Ducale avrebbe seguito l'impostazione stabilita da Dytros Hordkleist, quella delle Contee avrebbe fatto capo al Comandante dei Difensori del Tempio del Valore Inesausto in Ammerung, col conforto del Vescovo di Reyks che nel Tempio stesso aveva la sua Cattedra per tradizione consolidata sin dai tempi dell'Impero di Turn.

Il Granducato di Greyhaven: quarto secolo p.F

Il tramonto degli Hordkleist

Diversamente da quello paterno il governo di Hermann fu breve e sventurato. Nel 305, neppure quarantenne, cadde vittima di una violenta febbre a pochi mesi dall'incoronazione e per giunta in assenza di eredi maschi. La Dieta Ducale presieduta eccezionalmente dal Conte di Farsund Karlband Heimer dovette sbrogliare la complessa questione della successione al trono ducale. Si ritenne infine che avesse titolo ad ereditare la corona Karl Zeumann, cugino del defunto Duca per parte di madre ed egli stesso Conte di Halden. Dieci anni più tardi, con l'apparente estinzione del ramo principale della dinastia Hordkleist, Karl sarebbe poi succeduto a Ludwig come Granduca di Greyhaven, dopo aver abdicato in favore del genero Angus Fedmann.

Angus Fedmann e la Prima Campagna di Elsenore

Questi era rampollo del Conte di Ostfold ed esponente di un'antica stirpe di guerrieri già illustre ai tempi del Khanast del Girfalco, ed ebbe modo di rinverdire i fasti della casata quando, in seguito ad una serie di attacchi alle galee mercantili del Ducato ad opera di pirati elsenoriti, radunò l'esercito ducale per una spedizione sull'isola di Elsenore. In verità la Prima Campagna di Elsenore (324 d.F.) non fu che un susseguirsi di scaramucce se paragonata ai conflitti a cui Surok ed Elsenore avrebbero preso parte più di cent'anni dopo. Lacerati da divisioni interne, i Clan isolani sulle prime non riuscirono a contrastare l'avanzata dei soldati di Surok, e ripiegarono verso l'entroterra. Frustrati dalla riluttanza del nemico a dar battaglia, i greyhavenesi si abbandonarono allora al saccheggio delle campagne sud-orientali dell'isola: le popolazioni locali che non avevano cercato scampo sulle colline o nelle foreste dovettero subire mesi di depredazioni e angherie, che talvolta sfociarono in veri e propri massacri. Fu eretta la rocca di Kempen, destinata a restare un presidio greyhavenese in terra di Elsenore per i secoli a venire, ed essa divenne il quartier generale della forza d'invasione fino al 327 d.F. quando, ormai consolidato il controllo sulle terre circostanti, buona parte delle armate tornarono sul continente.

Il burgraviato di Kempen

Su Kempen fu posto un burgraviato che per più di ottanta anni sopravvisse ai continui tentativi di invasione per terra e per mare da parte dei Clan elsenoriti grazie al continuo afflusso di rifornimenti dal continente. Trasportare sull'isola uomini, armi e vettovaglie fu un impegno assai gravoso per la marineria del Ducato, i cui convogli erano costantemente esposti all'aggresione delle temibili Toirneach degli isolani. Nel corso di tutto il quarto secolo il Mannannan fu teatro di centinaia di schermaglie navali con esiti alterni: se gli Elsenoriti avevano dalla loro una secolare esperienza di combattimenti navali e una impareggiabile maestria nella costruzione degli scafi, i Surokiti potevano vantare gli arsenali più efficienti dell'intero Granducato, in grado di mettere in mare una flotta di galee in pochi mesi (come avverrà nel 513 a seguito della spaventosa disfatta del Mannannan). Col proseguire degli scontri poi i mastri d'ascia di Surok cominciarono ad incorporare nelle loro navi da guerra alcuni degli accorgimenti impiegati dagli isolani, riducendo il vantaggio di questi ultimi; altrettanto importante si rivelò l'impiego di balestrieri professionisti delle città di Surok e Wurzen, combattenti assai temibili sia a terra che in mare.

La politica interna di Angus

Per il momento vittorioso sugli Elsenoriti, Angus potè concentrarsi sugli affari interni del Ducato, e si impegnò per quasi trent'anni in una difficile opera di composizione degli interessi delle tre caste nobiliari di Surok, i Langravi, i Seebans e gli Ohnelanders. In particolare diventò sempre più evidente l'ostilità tra l'aristocrazia feudale dei Langravi e quella mercantile dei Seebans. Questi ultimi diventavano via via più potenti col fiorire dei loro commerci, i ricchi proventi assai spesso messi a disposizione del Duca per finanziarne le iniziative politiche e militari, nonchè i fasti della sua corte.

L'Editto di Ammerung

Preoccupati dal crescente indebitamento del Duca nei confronti di costoro, e indispettiti dalla promulgazione di una serie di editti che addolcivano non poco i dazi e le gabelle ad ulteriore vantaggio dei traffici marittimi e di terra, i Conti pretesero ed ottennero forti garanzie che scongiurassero la loro marginalizzazione: nel 351 d.F. fu promulgato l'Editto di Ammerung con il quale il Duca delegava una parte consistente del potere legislativo alla Dieta Ducale, a cui per diritto dinastico solo il Duca, i Langravi e i Margravi avrebbero potuto prender parte. Fu inoltre sancito formalmente il primato delle milizie dei Langravi e delle Guardie Civiche sulle truppe mercenarie (e dunque degli Ohnelanders) proibendo il ricorso a queste ultime nei territori del Ducato sia per l'amministrazione della giustizia in tempo di pace, che per la risoluzione di conflitti tra feudi: i servigi delle compagnie di ventura potevano essere comprati solo in campagne militari contro nemici esterni, o per la pacificazione di territori di recente annessione.

Le conquiste settentrionali e l'ascesa dei Burrenton

Angus era ben consapevole che l'Editto di Ammerung avrebbe finito inevitabilmente per generare malcontento tra le fila degli Onhelanders, che pure si erano rivelati assai preziosi nel corso della campagna elsenorita. In accordo col fratello minore Bjorg conte di Ostfold si attivò rapidamente per placarli, e indisse una campagna militare nelle lande selvagge a nord dell'Halsbandseel, tutt'ora occupate dagli ultimi clan superstiti del Khanast di Leidhar. I capitani di ventura surokiti riuscirono rapidamente (352 p.F.) a sottomettere le popolazioni locali, ma ben presto presero a lottare gli uni contro gli altri per il controllo del territorio. Ciò avvenne nella sostanziale indifferenza del Duca e dei Langravi, che del resto avrebbero meglio profittato degli Ohnelanders se questi non avessero costituito un unico fronte compatto. Il villaggio fortificato di Feidelm, dapprima base per le operazioni militari nella regione, divenne esso stesso teatro di numerosi scontri tra bande mercenarie, le campagne circostanti furono devastate dal conflitto; l'area rimase instabile e pericolosa fino al 359, quando Craig Burrenton fu nominato Conte di Feidelm dal Granduca Goran Zeumann come ricompensa del suo contributo alla Campagna del Nord. Craig riuscì agevolmente ad imporre la sua autorità sui riottosi Onhelanders, le cui bande si erano andate progressivamente assottigliando negli otto anni di lotte intestine: molti di essi accettarono di deporre le armi in cambio di signorie minori, gli altri furono scacciati e dovettero tornare nel Ducato di Surok a bocca asciutta.

I primi anni della reggenza di Gustav Heimer

Angus riuscì a generare degli eredi solo in età piuttosto avanzata. Fu così che nel 360, fiaccato dalla malattia, dovette assegnare la reggenza del Ducato al fratello minore Bjorg conte di Ostfold, che avrebbe amministrato il Ducato in attesa che il figlio maggiore di Angus, Joachim, allora undicenne, raggiungesse l'età per governare. A Greyhaven nel frattempo (365 p.F.) si consumava la congiura di Silen Zeumann, il cui sanguinoso esito minacciava di lasciare il Granducato al Duca di Krandamer. In quei giorni concitati una Dieta Ducale indetta in assoluta emergenza a Surok sancì con l'unanime beneplacito dei Langravi l'abdicazione di Joachim nei confronti dello zio, che in quanto Duca di Surok sarebbe automaticamente divenuto Granduca di Greyhaven. Essendo l'abdicazione irriversibile, il Ducato sarebbe spettato a Markus Fedmann, fratello minore di Joachin, di soli sei anni d'età, mentre la la reggenza fu affidata al Conte di Farsund Gustav Heimer.

L'ostilità ai Seebanns

La politica del reggente si caratterizzò da subito per la malcelata diffidenza nei confronti dei Seebans. Gustav stabilì che per tutta la durata della reggenza gli sfarzi della corte di Surok, di cui i Baroni del Mare erano tanto i finanziatori quanto i principali fruitori, venissero significativamente ridimensionati, e in generale esercitò un controllo ferreo sui conti del Demanio Ducale, con l'obiettivo di estinguere quanto prima i debiti che i Fedmann avevano contratto con i ricchi mercanti, arrivando anche ad abrogare il vantaggioso regime di tassazione sulle merci introdotto da Angus Fedmann all'inizio della terza decade del secolo.

Le due guerre dei Burrenton

Nel 364 la vicina Contea di Fedelm precipitò in una guerra di successione quando, alla morte di Craig Burrenton, il figlio adottivo Maknos ne prese il posto di Conte incorrendo così nelle ire dello zio Samuel, che reclamava il titolo per diritto di sangue. Il Ducato di Surok venne coinvolto marginalmente in questo conflitto in virtù della necessità di Maknos di radunare in tempi brevissimi un esercito in grado di resistere a quello che Samuel aveva portato con sè da Greyhaven: ancora una volta gli Ohnelanders furono assoldati per combattere nella regione a nord dell'Halsbandseel. Gli ambiziosi capitani Surokiti potevano vantare tanto una grande esperienza militare quanto una conoscenza approfondita dei territori in cui si sarebbe combattuto (essendosene contesi il dominio per quasi sette anni) e nel 366 l'armata al soldo di Maknos riuscì a respingere le truppe di Samuel Burrenton al di là del Valkner. Il pretendente sconfitto sarebbe tornato otto anni più tardi alla testa di un secondo esercito, ben più numeroso e meglio rifornito in virtù dell'appoggio esplicito del Conte di Leduras Hector Faulkner e di alcune potenti famiglie greyhavenesi. Il conflitto che ne seguì fu lungo e sanguinoso, e solo nel 385 Maknos riuscì ad imporsi definitivamente; agli Ohnelanders che avevano supportato la sua causa egli concesse rendite e signorie nella porzione occidentale e selvaggia della Contea, il cosiddetto Corno del Tramonto.

La questione dinastica

Nel 374 accadde un evento che avrebbe avuto un impatto dirompente sulla corte di Surok. Il Granduca Bjorg Fedmann, quasi sessantenne, si ammalò repentinamente e fu costretto a pianificare la propria successione in un contesto assai delicato: non avendo eredi, avrebbe dovuto abdicare in favore del quindicenne Markus, ancora troppo acerbo per una simile responsabilità e per giunta formalmente sottoposto alla reggenza di Gustav Heimer per almeno altri due anni. L'ipotesi che il Conte di Farsund potesse esercitare la reggenza sul Granducato stesso avrebbe costituito una deroga senza precedenti e assai pericolosa all'ordine di successione stabilito da Desmon Hordkleist, e d'altro canto la cessione del titolo al Duca di Krandamer Duncan deSartre sarebbe stata ugualmente inaccettabile. I Fedmann di Surok avrebbero a quel punto reclamato il primato sul trono di Greyhaven, mettendo in campo le potenti armate dei Langravi e le compagnie degli Ohnelanders per veder soddisfatte le loro rivendicazioni, mentre Duncan avrebbe avuto a disposizione tanto il suo esercito quanto il sostegno delle Gilde militari recentemente istituite; la guerra civile che ne sarebbe scaturita avrebbe finito per minacciare l'unità stessa del Granducato di Greyhaven. Bjorg stabilì dunque che in formale ossequio alle leggi di successione a succedergli dovesse essere un Fedmann, ma decise di sceglierlo nel ramo greyhavenese della dinastia. Adottò Richard Fedmann, secondogenito del Conte di Garak e Alto Cavaliere di Greyhaven, e contestualmente abdicò in suo favore.

Il complotto contro Gustav Heimer e la guerra civile

L'ascesa di Richard, che presto avrebbe abbandonato il nome gentilizio per dare vita alla dinastia dei Bjorgson, se da un lato scongiurò un possibile conflitto tra Ducati dall'altro finì inevitabilmente per frustrare le ambizioni del giovane Markus Fedmann. Fin dai tempi dell'abdicazione forzosa di Joachin, Markus era stato cresciuto con la prospettiva di diventare in un primo momento Duca, e alla scomparsa di Bjorg Granduca di Greyhaven; ad alimentare le velleità del giovane furono principalmente i Seebans, che mal sopportavano l'austera reggenza di Gustav Heimer e contavano di coltivare in Markus un alleato potente che avrebbe ripristinato ed accresciuto i loro privilegi. Alla notizia dell'incoronazione di Richard Bjorgson il Barone Ferdinand Alaistar-Von Rammelsburg, a capo della più ricca famiglia mercantile del Ducato e Gran Siniscalco di Surok, iniziò a tramare insieme al futuro Duca ed alcuni membri di spicco della corte di suo cugino Romuald Conte di Ostfold ai danni del Reggente.

L'assassinio del Reggente

Su pressione di Markus l'ignaro Gustav Heimer indisse proprio in Ostfold la Dieta Ducale con lo scopo di ratificare una dichiarazione di fedeltà dei Langravi al nuovo Granduca. La scelta della Contea settentrionale come sede della Dieta avrebbe dovuto avere un valore simbolico forte, essendo la dinastia dei Fedmann padrona di quelle terre sin dai tempi del leggendario capostipite Khanast. L'assemblea si tenne nel giugno del 375 p.F. in occasione della Fiera della Mezza Estate, e come da tradizione gli esponenti ancora in forze delle casate nobiliari furono chiamati a cimentarsi nelle competizioni. Non fece eccezione lo stesso Reggente, a cui occorse uno spaventoso incidente nel corso della Giostra: il 16 giugno 375 rimase trafitto dalla lancia di Romuald, e morì di lì a poco. Le cronache dell'epoca narrano che un Guardiano del Tempio di Dytros intervenne con prontezza quasi preternaturale per impedire che l'arma del Conte venisse portata via nel trambusto che seguì: si apprese ben presto che l'asta della lancia impiegata da Romuald non era del prescritto legno di frassino, ma di abete, e che su di essa era stata posta una testa metallica solo apparentemente adatta ad un'arma cortese. Malgrado le proteste di Romuald fu messo agli arresti il suo scudiero e nipote, ma la situazione degenerò ben prima che si potessero accertare le responsabilità di quello che ormai pareva fuor di dubbio un assassinio.

La Dieta Mutilata

Il primogenito di Gustav Leinhard Heimer Conte di Farsund abbandonò immediatamente la Dieta, proclamando che avrebbe fatto ritorno in armi per vendicare l'uccisione del padre, e allo stesso modo il cugino Conte di Ammerung si affrettò a rientrare nelle sue terre per chiamare a raccolta il suo esercito. A nulla valse il tentativo di mediazione della Chiesa, poichè entrambi gli Heimer si erano convinti che la morte di Gustav fosse solo il primo atto di una congiura ai danni del loro casato, e anche un solo giorno di attesa avrebbe potuto esporli ad altre, mortali trame. La Fiera fu naturalmente sospesa e la stessa Dieta dovette dunque proseguire alla presenza dei soli Conti di Ostfold e Halden nonchè di Markus Fedmann. Questa assemblea ridotta sarebbe passata alla storia come Dieta Mutilata e la sue uniche deliberazioni furono la frettolosa proclamazione di Markus come legittimo Duca di Surok, e contestualmente l'adunata dell'esercito ducale in previsione di un imminente conflitto. Nelle settimane seguenti entrambi gli schieramenti si dedicarono febbrilmente all'allestimento e all'organizzazione delle armate, e neppure la Chiesa rimase inerte: a fronte di quanto appreso sulla morte del Reggente Gustav Heimer, il Tempio del Valore Inesausto interpellò direttamente il Sacro Collegio a Greyhaven, preparandosi ad intervenire per scongiurare il massacro che di lì a poco avrebbe avuto luogo.

L'intervento della Chiesa e la battaglia di Goslar

Le forze in campo

A fine luglio gli eserciti del nuovo Duca e dei Langravi di Farsund e Ammerung si fronteggiarono nei pressi di Goslar; a comandare le forze fedeli a Markus Fedmann fu lo stesso Romuald, mentre Leinhard era a capo delle armate delle due Contee. La disparità delle forze in campo appariva evidente: il Duca poteva contare su più di ventimila tra cavalieri del Demanio e delle Contee di Ostfold e Halden, milizie coscritte, e persino compagnie di Ohnelanders assoldate col denaro dei Seebans in spregio all'Editto di Angus, mentre il Conte di Farsund aveva a disposizione poco più di diecimila uomini, per quanto di solida e gloriosa tradizione guerriera.

L'arrivo di Kurt Hordkleist

Poco prima che sorgesse l'alba del 30 luglio, giorno in cui i due eserciti si sarebbero affrontati, un aiuto insperato giunse in favore di Leinhard: con una decisione senza precedenti il Sacro Collegio aveva autorizzato il Comandante dei Difensori del Tempio ad accorrere in soccorso del Conte di Farsund, ed aveva fatto pressione sullo stesso Granduca, restio ad avallare una spedizione militare a danno di un ramo del suo stesso casato d'origine, affinchè ripristinasse l'ordine nel Ducato. Più di cinquecento Paladini provenienti sia da Ammerung che da Greyhaven e un centinaio di Guardie Civiche delle due Contee "ribelli" andarono ad ingrossare le fila dell'armata degli Heimer, nonchè cinquemila armati greyhavenesi agli ordini di Kurt Hordkleist, Alto Cavaliere di Greyhaven, incaricato dal Granduca di far cessare le ostilità. Questi poteva vantare una linea di discendenza per quanto indiretta con quel Ludwig Hordkleist che era stato l'ultimo esponente dell'antica dinastia ducale, ed era volontà di Richard Bjorgson (e del Sacro Collegio) che, pacificato il ducato, raccogliesse attorno a sè il consenso dei Langravi per assumerne la guida.

La battaglia

L'arrivo di Kurt e dei paladini galvanizzò le truppe di Leinhard Heimer, e di converso gettò nello scompiglio lo schieramento avversario: in particolare molti tra i sostenitori del Duca erano assai riluttanti a dar battaglia ai soldati della Fede, e persino tra i comandanti cominciò a serpeggiare l'incertezza sul da farsi. Romuald Fedmann decise in ogni caso di non desistere, consapevole che da quello scontro sarebbero dipese le sorti dell'intera dinastia, e fiducioso nel vantaggio numerico che ancora poteva vantare sul nemico. La battaglia di Goslar fu con ogni probabilità uno degli eventi più significativi della storia del Ducato di Surok, e le gesta di chi vi prese parte sarebbero state rievocate per secoli in poemi e ballate. Si combattè con ferocia dall'alba al tramonto, e infine l'esercito del Conte di Farsund riuscì a spezzare la linea nemica e mandare in rotta gli uomini del Duca. Romuald Fedmann riuscì a riparare ad Ostfold, mentre sia Markus Fedmann che Anthon Seebeer Conte di Halden furono raggiunti dalla cavalleria pesante di Ammerung e catturati.

La resa di Halden

All'indomani della battaglia di Goslar si rese necessario per Kurt Hordkleist stabilire il destino di Markus e dei Conti che lo avevano sostenuto. Saggiamente egli decise di rimettere la spinosa decisione al Comandante dei Difensori del Tempio, e tutti i prigionieri di rango (inclusi Markus e Anthon) furono tradotti ad Ammerung presso il Tempio del Valore Inesausto. Nel frattempo egli potè incassare il pieno sostegno e la gratitudine di entrambi gli Heimer, e con essi coordinare il prosieguo della campagna. Si ritenne che prima di poter attaccare la città di Surok fosse imperativo sottomettere le due contee fedeli ai Fedmann, che in caso contrario avrebbero costituito delle basi ideali per un pericoloso attacco alle retrovie dell'esercito di Kurt. L'Hordkleist e gli Heimer marciarono dunque rapidamente alla volta di Halden, mentre i Paladini e le Guardie Civiche avrebbero pattugliato le campagne per impedire ogni violenza da parte di sbandati e disertori. A comandare la città di Halden vi era Marcelus Seeber, che informato del destino del fratello Anthon si affrettò a capitolare senza opporre la minima resistenza.

L'assedio di Ostfold

Tra il 375 e il 377 Ostfold fu cinta d'assedio ed espugnata; malgrado fosse stata nel frattempo acclarata la sua sostanziale estraneità alla congiura, Romuald Fedmann non volle piegarsi, e cadde valorosamente nel corso dell'ultimo assalto alla cittadella.

La disfatta dei congiurati

Intanto nella città di Surok il Gran Siniscalco aveva tentato di insediare l'ormai ventenne Joachim Fedmann come Duca di Surok malgrado la palese irritualità di una simile incoronazione. La Guardia Civica Ducale fu sciolta d'imperio, e molti dei suoi ufficiali che si erano proclamati fedeli al Granduca furono trucidati o imprigionati dai mercenari del Seebann nel corso della terribile Notte dei Pugnali; arruffapopolo al soldo di Ferdinand sobillarono la popolazione Fu però subito evidente che ogni ulteriore resistenza avrebbe portato solo ulteriore disgrazia e rovina all'aristocrazia mercantile, e gli stessi Seebans si adoperarono per rovesciare l'usurpatore prendendo segretamente contatti con il Vescovo della Cattedrale del Sole Invitto e i Paladini di Pyros ai suoi ordini, già pronti ad intervenire: il 30 Settembre 375 la Rocca del Girfalco fu conquistata grazie ad un'azione congiunta dei soldati della Chiesa e delle milizie private dei Baroni del Mare, Joachim Fedmann fatto prigioniero e Ferdinand Alaistar-Von Rammelsburg giustiziato sommariamente

L'ascesa di Kurt

Con Halden e Surok di nuovo sotto il controllo granducale e Ostfold stretta in assedio, Kurt potè gestire la propria ascesa al vertice del Ducato senza timore di ulteriori disordini. Egli ritenne che in una situazione di tale gravità fosse imperativo chiarire la portata e gli scopi ultimi della congiura appena sventata, e a tale scopo fornì pieno appoggio alle indagini finora condotte dalla Chiesa; nominò poi Solomon Seeber-Tammen, cavaliere di Ammerung e imparentato con la dinastia dei Conti di Halden come reggente pro tempore della medesima, in attesa si definessero in modo più preciso le responsabilità di Anthon.

La persecuzione dei congiurati

Molti personaggi in vista della corte di Surok furono posti agli arresti, così come buona parte delle navi, dei cantieri, dei magazzi e dei kharvernoss della famiglia Alaistar-Von Rammelsburg temporaneamente requisiti. Nell'inverno del 376 il Comandante dei Difensori del Tempio del Valore Inesausto fu infine in grado di presentare ai Vescovi del Ducato un rapporto assai dettagliato sulla morte di Gustav Heimer e sugli oscuri disegni che dietro essa si celavano.

La congiura disvelata

In particolare fu denunciato l'impiego di pratiche contrarie alla Fede nel predisporre l'arma che avrebbe tolto la vita al Reggente, e ricostruite le connivenze che l'avevano fatta giungere tra le mani del Conte di Ostfold, egli stesso ignaro della macchinazione. Grazie al prezioso contributo dei Paladini del Sole Invitto e della Sentinella Notturna fu possibile ricostruire un carteggio di spaventosa gravità, in cui veniva fatto cenno all'auspicato esito finale della congiura, ossia l'assassinio dello stesso Granduca Richard Bjorgsson e la sua sostituzione da parte di Markus Fedmann; purtroppo la complessa cifratura delle missive rese pressochè impossibile risalire ad eventuali greyhavenesi coinvolti nel complotto, ma queste si rivelarono in ogni caso determinanti per smascherare diversi esponenti dell'aristrocrazia minore Surokita e così come alcuni burocrati al loro servizio. Eccezion fatta per un ristretto numero di fuggitivi, tutti i responsabili diretti furono messi a morte. Gran parte dei beni degli Alaistar-Von Rammelsburg furono confiscati: il principale casato della nobilità mercantile di Surok cadde in disgrazia e sarebbe trascorso più di un secolo di sacrifici e umiliazioni prima che questo riuscisse a tornare nuovamente in auge.

La fine dei Fedmann

Analogo fu il destino dei Fedmann sia a Surok che ad Halden: spogliati di onori e ricchezze, furono ridotti a nobilità minore, e il loro nome presto sparì dalle cronache e dagli annali del Ducato.

La successione nelle contee ribelli

Fatta giustizia dei congiurati e detronizzati i due Langravi che avevano sostenuto Markus Fedmann, nel 377 fu convocata una Dieta Ducale con lo scopo di attribuire le contee di Halden e Ostfold e in seconda battuta di formalizzare la successione alla guida del Ducato. La composizione dell'assemblea fu peculiare: l'attuale Reggente Kurt Seinbeck-Hordkleist, i Langravi di Ammerung e Farsund, nonchè i Vescovi delle cinque diocesi del Ducato. Si stabilì che Solomon Seeber-Tannen avrebbe assunto il titolo di Conte di Halden, garantendo così una parziale continuità dinastica a quel territorio; al contrario i Fedmann di Ostfold furono puniti con esemplare severità, sia per la caparbia opposizione all'autorità granducale, sia per aver avuto un ruolo preminente, seppur in larga parte inconsapevole, nelle trame del deposto Marcus Fedmann e del Gran Siniscalco. La Contea di Ostfold fu attribuita ad Edgar Driebe, appartenente alla seconda stirpe più antica e prestigiosa del Khanast dell'Astore dopo gli Heimer, nonchè Primo Cavaliere del Conte di Farsund, come riconoscimento per il valore dimostrato a Goslar e successivamente durante l'assedio della città dei Fedmann. Di questi ultimi, Markus fu messo a morte e Joachim condannato ad una vita di preghiera ed espiazione nel Monastero di San Grunwald.

Il ritorno degli Hordkleist

I nuovi Langravi furono immediatamente chiamati a partecipare alla Dieta, che il 21 Marzo 377 proclamò ufficialmente Kurt il legittimo Duca di Surok per volontà della Chiesa, del Granduca e dei Langravi, e lo riconobbe l'erede diretto del glorioso casato degli Hordkleist.

Il lungo governo di Kurt Hordkleist

Kurt si fece subito interprete convinto delle politiche di modernizzazione del Granducato propugnate da Richard Bjorgsson, ed a partire dal 377 impose ai Seebans di mettere a disposizione Kharvenhoss e i fondachi per il neonato servizio di posta, con l'obbligo di sopportare parte dei costi della sua gestione: sulle prime i Baroni del Mare non furono entusiasti dell'idea che tutti potessero usufruire delle loro strutture al prezzo stabilito dal Granduca, ma in breve tempo si resero conto che un sistema efficiente di stazioni di posta avrebbe incrementato il prestigio di chi lo avesse mantenuto tanto agli occhi della nobilità quanto a quelli della gente comune, obiettivo quanto mai importante dopo la disastrosa congiura di Ferdinand Alaistar-Von Rammelsburg. Nel 381 p.F. la Lega dei Seebans stilò la Carta del Recapito delle Missive e dei Ricoveri per i Viandanti, i Pellegrini e i Mercatanti che non solo recepiva pienamente quanto prescritto dal Cursus Publicus, ma imponeva alle stazioni di posta requisiti ancora più stringenti circa la celerità delle spedizioni e l'economicità degli alloggi per i viaggiatori e dei magazzini per le loro merci.

Il Collegio dell'Arcana Sapienza

Sul finire del quarto secolo il Ducato vantò un periodo di grande sviluppo e prosperità, e Kurt potè contare sul pieno supporto dei Langravi nell'adozione delle rimanenti riforme granducali. In particolare venne formalizzata l'istituzione del Collegio dell'Arcana Sapienza, che riuniva sotto l'autorità della Chiesa di Kayah gli studiosi delle discipline occulte e i praticanti di Magia. Come sede fu concessa al Rettore del Collegio un antico fortilizio turniano eretto presso i Colli Azzurri; accanto ad esso fu edificato il Romitorio di San Franzisk, intitolato ad un mistico del terzo secolo p.F. che secondo la tradizione avrebbe praticato con successo numerosi esorcismi e dissolto maledizioni pagane. Si consolidò la prassi di distaccare Mentori presso ciascuna corte comitale con la funzione di vigilare sull'impiego della Magia in conformità alle Leggi Sulla Pratica di Arti Magiche: uomini e donne di riconosciute erudizione e saggezza, alcuni di essi presto divennero consiglieri insostituibili dei Langravi anche in questioni non strettamente attinenti all'occulto, nonchè formidabili garanti della loro sicurezza personale.

Il Granducato di Greyhaven: quinto secolo p.F.

Manfred Hordkleist e la scorrerie dei Nordri

Kurt attese che il primogenito Manfred generasse a sua volta un erede prima di abdicare in suo favore nell'inverno del 410, e di fatto continuò ad esercitare un sostanziale potere di reggenza fino al 422, anno della sua morte. A dispetto di quanto sostenessero i maligni, Manfred non era un giovane imbelle schiacciato dalla formidabile figura paterna, e seppe proseguire nell'opera di buona amministrazione di Kurt. Tra il 428 e il 430 però si registrarono lungo le coste del Ducato numerose e brutali razzie condotte dai barbari di Nordsyd, ed opporre una resistenza adeguata alle depredazioni nordre si rivelò assai complicato: i predoni infatti colpivano a tradimento gli insediamenti più indifesi, per poi darsi alla fuga prima che si potesse organizzare un qualsiasi contrattacco. La Dieta Ducale stabilì che diverse compagnie sia di Ohnelanders che degli eserciti comitali presidiassero stabilmente le città e i villaggi costieri, iniziativa che sulle prime si rivelò al tempo stesso sterile ed estremamente dispendiosa. Malgrado le pressioni dei Langravi e dei Seebans, Manfred insistè nel mantenere i presidi, arrivando anche a finanziarne gran parte dei costi con la borsa ducale.

La battaglia di Hersfeld

Nel maggio 430 la mobilitazione diede infine i suoi frutti: una spaventosa scorreria ad opera di più di seicento razziatori nordri fu sventata ad Hersfeld grazie all'intervento tempestivo di venti "bandiere" dei temutissimi balestrieri pesanti surokiti. In quel frangente si rivelò provvidenziale la sortita di parte della popolazione locale che, armata alla buona e incurante del pericolo, confluì nelle strade per tagliare la via di fuga ai predoni. Ad animare quei coraggiosi fu l'eroica avventuriera Greta la Pazza, a cui le ballate popolari avrebbero in seguito attribuito una miriade di imprese temerarie quanto inverosimili (tra cui persino una discesa agli Inferi). La clamorosa disfatta di Hersfeld fu sufficiente a scoraggiare ulteriori incursioni dei guerrieri del nord, che non sarebbero tornati a minacciare le coste surokite per molti anni.

Gli anni della prosperità

Segui un ventennio di pace che vide i Seebans riconquistare gradualmente un ruolo preminente sulla scena politica del Ducato. Si acuirono in particolare le differenze di ordine socio-economico tra il Demanio Ducale e in special modo le città ivi comprese rispetto ai possedimenti comitali: l'aristocrazia terriera e tradizionalista dei Langravi stentava a tenere il passo dei Baroni del Mare, le cui fortune principesche andavano sempre più spesso a finanziare le infrastrutture produttive dei centri abitati e delle campagne. La città di Surok subì in questo periodo uno sviluppo vertiginoso, interi quartieri furono eretti a ridosso delle sue mura per accogliere il cospicuo numero di migranti giunti qui a far fortuna, e nella Piana di Wurzen si assistette ad un processo di razionalizzazione dell'agricoltura, che si fece più intensiva proprio per sopperire alle maggiori necessità alimentari della vicina capitale.

Konrad Hordkleist

Nel 449 Manfred Hordkleist lasciò il trono ducale al primogenito Konrad che, cresciuto a stretto contatto con le più influenti famiglie mercantili , si rivelò un acceso sostenitore della causa dei Seebans. Propugnatore presso la Dieta Ducale di politiche favorevoli al commercio e all'ammodernamento degli apparati del Ducato, riuscì a placare la frustrazione dei Langravi promettendo loro una grandiosa campagna militare che avrebbe una volta per tutte posto le regioni meridionali dell'isola di Elsenore sotto il giogo di Surok: il Burgraviato (titolo pro tempore su indicazione ducale) di Kempen sarebbe stato sostituito con un Margravato, il più prestigioso tra gli istituti comitali, da attribuirsi ad una stirpe scelta dai Langravi stessi, che in aggiunta avrebbero ricevuto anche sostanziosi indennizzi per lo sforzo bellico profuso. Ad ispirare questa ambiziosa iniziativa furono da un lato i Seebans, che in questo modo contavano di debellare definitivamente la piaga della pirateria elsenorita, dall'altro alcuni esponenti di spicco dell'aristocrazia militare di Feith e Greyhaven, desiderosi di punire in modo esemplare l'intervento di alcuni clan dell'isola a favore dei protettorati elfici nel corso della Campagna del Nord.

La seconda campagna di Elsenore

L'imponente spedizione iniziò nella sesta decade del secolo, e vide impegnati tanto il Ducato di Surok che quello di Feith. Surok in particolare mise in campo un esercito forte di quasi trentamila uomini; a differenza di quanto era accaduto un secolo e mezzo prima, questa volta i diversi clan elsenoriti unirono le forze per respingere gli invasori, ma la loro resistenza, per quanto feroce ed accanita, non fu sufficiente. La seconda campagna di Elsenore si concluse intorno al 465 con l'annientamento dei clan Roichan e Talaimh, e la sottomissione di quegli Olteacht che avevano cercato a sud scampo dall'avanzata delle truppe di Feith. Konrad Hordkleist tenne fede alla promessa, e lasciò ai Langravi la decisione su chi avrebbe governato le terre conquistate: fu scelto Archibald Heimer, figlio maggiore di Helmut conte di Farsund. Negli anni successivi furono fondati diversi insediamenti, e fu subito chiaro che le truppe comitali non sarebbero state abbastanza numerose da garantire al tempo stesso un buon presidio sull'isola e una difesa adeguata dei domini continentali: il Margravio di Elsenore dovette far ricorso alle compagnie mercenarie degli Ohnelanders per mantenere il controllo di un territorio difficile, insidiato da nemici esterni (in special modo i Clan Cennain e dei Briganti) e interni (gli elsenoriti conquistati mal sopportavano la dominazione surokita, e non era insolito che bande di irriducibili lanciassero vere e proprie operazioni di guerriglia a danno degli occupanti).

Lo strapotere dei Seebanns

In seguito alla conquista di Elsenore l'influenza dei Baroni del Mare sul Duca di Surok aumentò ulteriormente: pressochè tutti i grandi dignitari di corte appartenevano più o meno direttamente alle stirpi dell'aristocrazia mercantile, e Konrad era divenuto ancor più incline a seguire i loro suggerimenti visto il clamoroso successo della campagna appena conclusa. Ben presto tra i casati dei Seebanns iniziò una competizione assai serrata per ottenere la maggior visibilità a corte: vere e proprie fortune venivano dilapidate nell'organizzazione di cerimonie di grandissimo sfarzo tali da impressionare la famiglia ducale e conquistarne le grazie, tanto a palazzo quanto nelle piazze di Surok e delle maggiori città del demanio. Si accesero nuovamente quelle rivalità e quelle invidie che due secoli prima l'istituzione della Lega dei Seebanns aveva placato, e con esse scoppiò una guerra sotterranea fatta di intrighi, cospirazioni, sabotaggi e assassinii.

Gli anni della decadenza

Affamati di ricchezze con cui finanziare gli opulenti svaghi di corte, molti tra i Seebanns adottarono un atteggiamento sempre più predatorio e spregiudicato: i servizi postali e di ospitalità si fecero sempre più cari, i salari dei braccianti furono crudelmente tagliati, l'affitto delle campagne ai contadini aumentò fino a livelli insostenibili. I nuovi quartieri popolari di Surok divennero progressivamente luoghi di miseria, degrado e violenza, e vi fioriva ogni sorta di illecito commercio, fin troppo spesso riconducibile agli interessi degli stessi Baroni del Mare. Malgrado la Dieta Ducale e la Chiesa stessa si esprimessero regolarmente in modo critico rispetto a questo andazzo, nè Konrad nè i suoi successori Albert (472) e Gustav (491) Hordkleist, ottenebrati dagli agi della corte e costantemente manipolati dai loro consiglieri, si adoperarono per porvi un freno. La situazione sarebbe presto precipitata.

Il Granducato di Greyhaven: sesto secolo p.F.

La crisi

Durante il regno di Hadrian Hordkleist (500) l'avidità e le ambizioni dei Seebanns raggiunsero il parossismo. Il Duca veniva di fatto sostituito in pressochè tutte le prerogative politiche dal Gran Senescalco Galeault Augsburg Von Hersfeld, che arrivò persino a rappresentarlo presso la Dieta in spregio delle più antiche tradizioni del Ducato. Galeault tentò di imporre sui Langravi un regime fiscale punitivo, sostenendo che le rendite che essi tuttora corrispondevano ai Seebanns come compensazione per l'esproprio delle terre erano ormai divenute inadeguate, e che essi avrebbero dovuto contribuire in modo più equo alle necessità finanziarie del Ducato. Egli arrivò persino a minacciare la destituzione di chi si fosse opposto alla volontà ducale, ma ciò non sortì il risultato sperato: pur potendo contare sull'appoggio del Conte di Halden Hans Driebe, egli stesso blandito dall'oro dei Seebanns, Galeault non riuscì ad intimidere i Conti di Ammerung, Farsund e Ostfold e il Margravio di Elsenore che anzi reagirono invocando il sostegno del Granduca stesso per tramite dell'alto magistrato Elrond Von Sayrek. Questi si fece campione della causa dei Langravi presso Harald Bjorgsson, e l'iniziativa del Gran Senescalco fu definitivamente rintuzzata.

Il Duca del Porto Vecchio

Nell'impossibilità di finanziare la sempre più vorace corte di Surok col denaro dei Conti, Galeault dovette aggravare dazi e gabelle nel Demanio Ducale, rendendo la condizione dei suoi abitanti ancor più difficile e penosa. Egli trovò poi un'ulteriore fonte di reddito nei controversi accordi presi con un esponente minore della nobilità mercantile, il famigerato Xavier Vanderau, che sul finire del quinto secolo era riuscito a costruire un piccolo impero investendo nel malaffare delle città portuali del Ducato. Il Duca del Porto Vecchio (così era noto Xavier nella città di Surok in virtù del suo controllo assoluto su ogni traffico clandestino che avvenisse sui moli della capitale) mise a disposizione del Gran Senescalco un vero e proprio fiume di denaro in cambio di favori per sè e per certi suoi sodali cui i meglio informati attribuivano commistioni con culti eretici e pratiche magiche proibite.

La restaurazione

La decadenza del Ducato pareva inarrestabile, e lo stesso Hadrian Hordkleist, che pure mal sopportava certi eccessi di Galeault e della corte di Surok si vedeva di fatto costretto all'irrilevanza, schiacciato da un cerimoniale accuratamente concepito per marginalizzare ed isolare la figura del sovrano e frustrato nelle sue aspirazioni di cambiamento dalla stessa famiglia ducale, da oltre cinquant'anni succube dei Seebanns e fortemente indebitata presso costoro. Nella primavera del 506 però accadde l'impensabile: misteriosi assalitori di cui non fu mai ricostruita l'identità fecero strage del Gran Senescalco e della sua nutrita scorta sulla via per Vestbruck; contestualmente emersero prove schiaccianti del coinvolgimento di Xavier Vanderau e di altri illustri personaggi dell'aristocrazia surokita in atroci crimini contro la fede e la morale. Ogni tentativo di mettere a tacere lo scandalo fu fermamente respinto dal Duca Hadrian che, affrancato dalla soffocante tutela del Gran Senescalco, trovò finalmente il coraggio di imporsi e di indire una Dieta d'emergenza con l'obiettivo di ripristinare l'ordine in terra di Surok.

Le epurazioni di Hadrian Hordkleist

I Langravi si dimostrarono alquanto tiepidi nei confronti del giovane Duca, ritenuto poco più di un fantoccio nelle mani dei Seebanns, e pretesero dei segnali inequivocabili di cambiamento, in assenza dei quali non si sarebbero fatti scrupolo di sottoporre nuovamente gli affari del Ducato all'attenzione del Granduca con risultati potenzialmente disastrosi per Hadrian e l'intero casato degli Hordkleist. Resosi conto della fragilità della sua posizione, Hadrian diede il via ad una radicale epurazione di coloro che erano risultati implicati nei traffici di Xavier e del Gran Senescalco, arrivando a far condannare alla prigionia in monastero persino alcuni membri della famiglia Hordkleist; quanto ai Seebanns, la persecuzione risparmiò solo quei casati che avevano meno profittato del malgoverno di Galeault e che in generale avevano mantenuto una parvenza di rispettabilità: navi, cantieri, kharvenhoss e fondachi appartenenti alle famiglie maggiormente compromesse vennero confiscati e progressivamente ridistribuiti. Innumerevoli furono le condanne alle galere o alla morte, compresa quella di Xavier Vanderau che però riuscì a sfuggire fortunosamente alla cattura e a dileguarsi.

La crisi di Wurzen e le Libere Città Ducali

Si rese inoltre necessario un intervento diretto del Duca per sanare le degenerazioni del sistema fiscale che tanta miseria e sperequazione avevano causato nel Demanio Ducale: salari e affitti della terra furono riportati a livelli accettabili, e in massima parte furono abolite le tasse introdotte da Galeault. Malgrado il significativo impegno profuso da Hadrian nel ripristinare gli antichi equilibri, gli sfaceli provocati dall'amministrazione del Gran Senescalco e dei suoi predecessori richiesero molti anni per essere risanati, e lo scontento della popolazione rimase pericolosamente alto. Tra il 507 e il 508 la città di Wurzen fu teatro di gravissimi disordini, principalmente provocati dalla fame e dall'esasperazione del popolino. I rivoltosi giunsero persino alla proclamazione di una sorta di piccola repubblica, e si preparavano a sostenere l'inevitabile assedio a cui le forze ducali li avrebbero certamente sottoposti. Hadrian Hordkleist si dimostrò fermo ma equilibrato, predisponendo un intervento militare ma al tempo stesso incoraggiando una risoluzione incruenta dell'incidente, e nell'estate del 508 proprio grazie all'atteggiamento comprensivo del Duca i ribelli deposero le armi. Il Burgravio della città, fuggito durante i moti popolari, fu sostituito con un Borgomastro nominato dall'assemblea (Rath) dei maggiorenti della città; le rivendicazioni della popolazione furono ascoltate e in alcuni casi accolte ed estese anche agli abitanti delle altre due maggiori città del Demanio, Freiberg e Ostbruck.

Le guerra Nordro-Elsenorita

L'opera di restaurazione di Hadrian proseguì fruttuosamente fino al 511, quando le prime avvisaglie di una recrudescenza delle incursioni nordre turbano la pace del Ducato. La complessità degli eventi che seguirono impone una trattazione dettagliata, che è possibile leggere consultando le voci relative agli anni 512, 513, 514, 515. In sostanza una spedizione militare senza precedenti capitanata da diversi Principi di Norsyd, seminò morte e terrore sulle coste occidentali di Sarakon per tutta la prima metà del decennio. Il Ducato di Surok in particolare subì diverse clamorose sconfitte sia in terra di Elsenore, dove i Nordri erano riusciti a stringere alleanza con i più potenti Clan isolani, sia in mare, sia sul continente. In breve tempo gran parte delle terre governate dal Margravio di Kempen furono riconquistate dalle forze nordro-elsenorite, che riuscirono a sconfiggere a più riprese le truppe mercenarie degli Ohnelanders; la stessa città di Surok fu bersaglio di un tentativo di saccheggio respinto non senza difficoltà dalla Guardia Ducale.

Sull'orlo della guerra civile

La gravissima situazione contribuì ad esacerbare ulteriormente i già difficili rapporti tra Hadrian Hordkleist e i Langravi di Farsund, Ammerung e Ostfold, al punto che nella primavera del 514 il Ducato si trovò sull'orlo di una guerra civile; in quegli stessi giorni la penisola di Halden fu occupata da una poderosa forza di invasione nordra, forte di migliaia di guerrieri, agli ordini del Principe Bjorn di Skoffin.
Questi, assieme al fratello Thorvald che aveva avuto un ruolo di primo piano nell'offensiva sull'isola di Elsenore, si rese protagonista di un negoziato rischioso quanto spregiudicato con il Duca di Surok, proponendogli l'immediata cessazione delle ostilità e un atto formale di sottomissione, nonchè un sostegno aperto nelle campagne militari in terra di Elsenore e nel Regno dell'Est, così come nei confronti dei Langravi ormai prossimi all'aperta ribellione. In cambio pretese per sè la potesta comitale su Halden; in vero il ramo dei Driebe che da oltre un secolo governava la penisola si era progressivamente compromesso nel corso dei decenni di strapotere dei Seebanns, e in particolare il Conte Hans Driebe era rimasto parzialmente implicato nello scandalo del Gran Senescalco, e da tempo si vociferava di una sua probabile abdicazione forzata in favore di un esponente dei Driebe di Ostfold. Il Duca acconsentì alla sfrontata richiesta del principe nordro, che divenne a tutti gli effetti suo vassallo.

Un nuovo Langravio

Fu un fatto senza precedenti nella storia del Granducato, e se da una parte la decisione di Hadrian avrebbe consentito di evitare un ulteriore precipitare degli eventi, dall'altra costituì un danno quasi irreparabile al suo già ammaccato prestigio. Al contrario, Bjorn e in misura minore Thorvald ebbero molto a profittarne: figli cadetti del Re Malkson di Skoffin e con la prospettiva di una lotta fratricida e dagli esiti assolutamente imprevedibili a separarli dal trono di Norsyd, i due Principi nordri riuscirono con scaltrezza a guadagnarsi il loro posto al sole. Divenuto Conte di Halden e vassallo del Duca, Bjorn riuscì ad assicurare a sè e possibilmente alla propria discendenza il dominio su terre fertili e ricche, assai più attraenti delle inospitali lande dell'estremo nord del continente; Thorvald ricevette benefici minori ma comunque significativi. Egli fu insignito dello status di Ohnelander, e gli fu concessa una rendita a fronte del suo impegno militare su Elsenore, con la promessa del riconoscimento di una sua potestà comitale sulle regioni settentrionali dell'isola che i Clan autoctoni (di cui era stato fino a pochi mesi fa alleato) avevano strappato al controllo di Feith.

La mediazione greyhavenese

Senza l'intervento pacificatore di Bastian Bjorgsson, che aveva mosso da Greyhaven con un consistente esercito in soccorso del Ducato sotto attacco, i Langravi di Farsund, Ammerung e Ostfold avrebbero certamente tentato di rovesciare Hadrian Hordkleist alla notizia che un nordro invasore, per quanto di sangue reale, sarebbe divenuto loro Pari. Lo stesso Bastian trovava l'accomodamento proposto da Bjorn assolutamente inaccettabile in linea di principio, e il suo appoggio al Duca fu il risultato di una riflessione assai sofferta. Il Granducato stava attraversando forse il momento più delicato della sua storia, con il Ducato di Feith sul punto di essere travolto dagli attacchi nordro-elsenoriti, e quello di Benson inesorabilmente lanciato verso un periodo di caos e sanguinose lotte intestine: era imperativo evitare che un simile destino toccasse anche a Surok, primo e più fedele tra i vassalli del Granduca, e prepararsi a riportare ordine a nord e a est con la massima tempestività. Quando ormai fu palese che Greyhaven avrebbe sostenuto il Duca e l'accordo con i nordri, i Langravi dovettero rinunciare ad ogni proposito di detronizzazione di Hadrian Hordkleist. Il Conte di Farsund Ludwig Heimer, la cui opposizione al Duca era stata palese e intransigente e il cui esercito aveva persino iniziato una marcia sulla capitale (che pure egli decise di interrompere per portare soccorso alle Contee settentrionali minacciate dai guerrieri di Norsyd), fu costretto ad abdicare nei confronti del figlio Rutwen, già Margravio di Elsenore, e imprigionato presso il Tempio del Valore Inesausto di Ammerung.

La pacificazione del Corno d'Oro

Stremato dalla guerra e lacerato da divisioni potenzialmente dirompenti, il Ducato dovette affrontare immediatamente ulteriori e difficili prove. Era imperativo normalizzare con la massima celerità la situazione nel Corno d'Oro, tutt'ora occupato da una pericolosa forza di invasione (per quanto nominalmente sottomessa all'autorità ducale). Si sarebbe rivelato un compito estremamente arduo; la conversione religiosa dei barbari invasori, e soprattutto l' integrazione con la popolazione locale che molti lutti e razzie aveva subito per mano loro, erano entrambi processi che avrebbero richiesto almeno una generazione per giungere a compimento. Con la Guardia Civica decimata dai suoi stessi guerrieri, Bjorn si ritrovò a dover mantenere l'ordine su un popolo che aveva in odio tanto lui quanto i suoi uomini. E, del resto, i Nordri sufficientemente padroni della lingua di Greyhaven non erano che una manciata, e anche la semplice comunicazione con i nativi si stava rivelando un problema insormontabile. Su Halden erano poi puntati gli occhi dei Langravi, pronti ad approfittare del primo pretesto per sollevarsi e reclamare un nuovo intervento granducale.

L'intervento dell'Ordine di Dytros e la rifondazione della guardia civica

Il principe nordro dimostrò un'accortezza fuori dal comune nel concertare con l'autorità ecclesiastica una soluzione che lo accreditasse come convinto sostenitore dell'evangelizzazione del suo seguito di pagani ed al tempo stesso consentisse alla gente di Halden di avere delle figure di autorità in cui potersi riconoscere: l'Ordine di Dytros, coadiuvato da volontari dei corpi di Guardia del resto del Ducato, si sarebbe fatto carico di garantire ordine e giustizia nel Corno d'Oro, in conformità all'assetto della Guardia Civica prescritto nel 279 p.F. In aggiunta a questo, nell'atto di re-istituzione della Guardia Civica di Halden stabilì esplicitamente che nessun nato in Norsyd avrebbe mai potuto essere ammesso nei suoi ranghi, ad ulteriore tutela dei suoi nuovi sudditi. L'ulteriore massiccio afflusso nel territorio di ecclesiastici e funzionari surokiti, che si aggiungevano a quelli già previsti dal trattato di vassallizzazione, contribuì significativamente a minimizzare gli attriti nei primi difficilissimi mesi di convivenza, e consentì il mantenimento di una parvenza d'ordine nel Corno d'Oro che, per quanto fragile, appariva a tutti alla stregua di un miracolo.

La guerra ad Elsenore

Mentre nel Langraviato di Halden si affrontava la difficile della transizione, in terra di Elsenore gli uscarli dell'irruento Thorvald davano nuovo impulso ad una campagna militare fino ad allora disastrosa, malgrado (o forse proprio in virtù) dell'accesissima rivalità con le truppe agli ordini del nuovo Margravio di Kempen, Adhan Driebe, rampollo della dinastia comitale di Ostfold andato a sostituire Rutwen Heimer ora che questi aveva fatto ritorno a Farsund. Nordri e Surokiti si trovarono per la prima volta a combattere da alleati, ed i loro sforzi combinati riuscirono a rintuzzare i continui assalti dei clan isolani. Contestualmente, le galee da guerra della ricostituita flotta ducale riguadagnavano il controllo sulle nebbiose acque del Mannanan, ripristinando così gli approvvigionamenti dell'ultimo presidio greyhavenese oltre mare.

La Guerra delle Lande

Nella primavera del 515 si palesò lo spettro di un nuovo e inaspettato conflitto. L'allora Conte di Leduras Zeigh Faulkner aveva ricevuto da Greyhaven l'incarico di riportare l’ordine sui territori del Ducato di Feith martoriati dalle scorrerie nordro-elsenorite (si era appena consumata l'onta del Sacco di Feidelm), stante l'incapacità del Duca di contenere le offensive dei barbari. Quest’ultimo però si rifiutava di riconoscere la legittimità del mandato di Zeigh , e forte del sostegno del Conte di Lagos Vedor Glidewell si preparava a difendere con le armi la sua supremazia; il Granduca si trovò così a dover richiedere un immediato intervento delle truppe di Surok in sostegno di Leduras.

La Dieta di Ammerung

Con il grosso dell’armata ducale dislocato su Elsenore, e la rimanente parte stanziata nel Demanio Ducale a presidio della turbolenta situazione del Corno d’Oro, Hadrian Hordkleist si rese subito conto di non poter gestire la nuova crisi senza l’appoggio dei Langraviati orientali. Indetta d’urgenza una Dieta in Ammerung, fu stabilito che gli eserciti comitali di Ostfold e Farsund avrebbero varcato l’Halsbandseel e si sarebbero uniti alle forze leali al Granduca con l’obiettivo di rovesciare Paul Sallivan; le truppe di Ammerung e quelle di Surok sarebbero rimaste in stato di mobilitazione nei rispettivi demanii con il compito di difendere il Ducato da eventuali aggressioni. Quanto a Bjorn, i tempi non erano affatto maturi per un suo coinvolgimento nelle operazioni militari, ed anzi, fu ribadito che egli avrebbe dovuto preoccuparsi esclusivamente della difesa delle coste di Halden dalle scorrerie di predoni. La sua mera presenza alla massima assemblea dell'ordinamento ducale, prerogativa del rango da poco acquisito, era vista da tutti come un affronto insopportabile.

Le pretese dei Langravi

Rutwen Heimer, Alexander Heimer e Katherine Driebe accettarono di sostenere l'iniziativa granducale solo a patto di poter avere voce in capitolo nella ridefinizione dell'assetto dei domini a nord dell'Halsbandseel, con l'auspicio che l'intervento di Surok, già così immensamente provata da un sanguinoso biennio di conflitti per terra e per mare, sarebbe stato ricompensato da significative concessioni territoriali.

Una guerra breve

L'esercito di Greyhaven iniziò la sua marcia verso la capitale ribelle in luglio. Il piano di Paul Sallivan di stallare i lealisti e constringerli ad affrontare il durissimo inverno di Feith non ebbe successo, e in ottobre giunse a Surok notizia della vittoria schiacciante e completa delle forze di Faulkner sugli assediati di Feith e Lagos.

Il Grande Tributo

La rapidità della vittoria a Feith rappresentava un motivo di orgoglio per l'intero Ducato di Surok e contribuiva a ripristinare buon parte del prestigio perduto da Hadrian Hordkleist agli occhi del Granduca. Con altrettanta celerità sarebbe però stato necessario dare risposta alle rivendicazioni dei Langravi, ed in novembre iniziò il negoziato con il nuovo Duca di Feith. Zeigh Faulkner non aveva modo di garantire la sicurezza nelle Contee occidentali devastate dalla furia dei barbari e per giunta infestate di briganti e disertori ancora fedeli al Duca ribelle. A migliaia i profughi fuggivano dalla carestia delle campagne per trovare riparo ai margini delle città in accampamenti miserabili e malsani; a nord poi la situazione doveva dirsi addirittura peggiore, e si vociferava che la stessa Città Sacra brulicasse di appestati, le sue mura così insalubri da dover essere abbandonate. Le forze a disposizione di Zeigh erano del tutto insufficienti a portare a compimento il mandato granducale, ed una supplenza dell'aristocrazia surokita in tal senso si era rivelata assolutamente necessaria, per quanto le rinunce a cui egli era chiamato fossero indubbiamente umilianti. Con il beneplacito di Greyhaven furono cedute le Contee di Lagos e Feidelm, territori immensi e difficili il cui dominio si erano già contesi per decenni gli Ohnelanders di Surok. Questo lascito, tale da raddoppiare l'estensione delle terre soggette alla potestà degli Hordkleist, sarebbe passato alla storia come il "Grande Tributo".

Il Margraviato di Feidelm

Come aveva fatto Konrad Hordkleist al termine della seconda campagna di Elsenore, Hadrien lasciò ai Langravi la facoltà di individuare il casato a cui affidare la difesa e la ricostruzione del Corno del Tramonto. Sarebbe stata un'impresa durissima ed estremamente dispendiosa, ed era impensabile che una singola dinastia, per quanto potente, potesse portarla a compimento con le proprie risorse.

Il Conto dei Seebanns

Prima di indire una nuova Dieta, il Duca si consultò con i patriarchi delle tre principali famiglie della Lega dei Seebanns, Maxim Alaistar Von Rammelsburg, Nathan Kassim Von Vriebourg e Joachim Sander Von Tarnhelm, sondando la loro disponibilità a finanziare parte delle ingentissime spese che il futuro Margravio avrebbe dovuto sostenere, e non senza un certo polso pretese e ottenne risposte affermative da costoro, che tanta influenza avevano esercitato su di lui nei primi sei anni del suo regno e che pure ebbero a protestare, ricordando i già sostanziosi contributi versati tanto in uomini che in argento per il riallestimento della flotta ducale e per il sostentamento delle truppe.

La Dieta di Ostfold

Sul finire di novembre la Dieta Ducale si riunì in Ostfold, e i Langravi discussero lungamente della cruciale decisione da prendere. Nessuno appariva entusiasta alla prospettiva di investire la propria fortuna ed il proprio prestigio in un'avventura così rischiosa, specie la guerra ancora in corso. Restava poi la potenziale minaccia dei Nordri insediatisi nel Corno d'Oro: malgrado i progressi fatti Bjorn non avrebbe avuto a godere del benché minimo credito per molti anni ancora, e persino in sua presenza pochi si astenevano dall'additarlo come invasore senzadio. Di fatto l'entità delle terre passate di mano con il Grande Tributo comportava problemi che nessun Langravio si sarebbe mai aspettato di dover affrontare. Il grosso della potenza militare di Ammerung era sprofondato nei freddi abissi del Mannannan, ed una porzione significativa delle truppe di Ostfold era impegnata al fianco dell'esercito ducale e dei Nordri di Thorvald nel consolidamento del Margraviato di Kempen; Farsund aveva sì uomini a sufficienza per una campagna oltre l'Halsbandseel, ma mancavano le risorse per garantirne il sostentamento. Ci si accapigliò presto sull'ipotesi di costituire non uno, ma due Margraviati distinti, l'uno sulle Lande dei Laghi e l'altro sul Corno del Tramonto: per quanto questa soluzione rendesse meno improbo il compito dei singoli feudatari che avessero ottenuto la nomina, era evidente che le due regioni non fossero affatto equivalenti sia per ricchezza che per governabilità, a tutto vantaggio di chi fosse stato inviato a Feidelm. L'idea fu scartata ma, trascorsi cinque giorni, nessun candidato era stato ancora trovato.

Una candidatura inaspettata

Fu proprio Bjorn di Skoffin, forse consigliato dal fidato Arnaug detto "Il Bardo", a spendere il nome del deposto Conte di Farsund al termine del sesto giorno della Dieta, gettando nello sconcerto il Duca e prendendo alla sprovvista Rutwen, Langravio di Farsund e Alexander, Langravio di Ammerung, rispettivamente figlio e nipote di Ludwig Heimer. Il "Conte Nero" era agli arresti presso il Sacro Torrione del Coraggio in Ammerung dal dicembre del 514 per decreto granducale, e sulle prime una simile proposta apparve a tutti come la provocazione di un barbaro scriteriato. Hadrian Hordkleist non aveva alcuna intenzione di graziare l'uomo che aveva marciato in armi contro di lui, certamente non dopo una così breve prigionia, e consentirgli di radunare un esercito dopo averlo investito del più alto onore comitale previsto nel Ducato di Surok. I Langravi dal canto loro erano ben consapevoli che su Ludwig Heimer pendeva una condanna emessa dal Granduca in persona, e che anche ammesso che Hadrian acconsentisse ad una simile manifestazione di clemenza, l'irritazione di Greyhaven sarebbe stata spaventosa.

Il sostegno di Katherine Driebe

L'unica a sembrare intrigata alla prospettiva di un simile rovescio fu Katherine Driebe, Contessa di Ostfold, che pur riconoscendo la problematicità di una simile soluzione ne considerava anche i potenziali benefici. La frattura tra i Langraviati centro-orientali ed il Duca di Surok aveva radici profonde e antiche; aggravatasi in modo apparentemente irreparabile sin dai tempi di Konrad Hordkleist, essa era stata sul punto di ingoiare il Ducato e tutt'ora ne comprometteva pericolosamente l'unità. Un gesto di grande significato, sugellato dall'unica vera Autorità cui tutti, Granduca compreso, erano chiamati a rispondere, avrebbe fatto molto per riavvicinare gli Hordkleist agli Heimer. "Surok, al pari del suo vessillo, non è che un rapace bicefalo, due teste che già si stavano beccando l'un l'altra quando Avilius Dagor mise il naso oltre le Allston. Vogliano gli Dei che il Girfalco e l'Astore cessino questa inutile lotta e volgano i rostri ad altre prede! Quanto ad Harald Greyhaven, mi dicono che sia un esperto falconiere. Egli ben comprende che da una simile sciocca chimera c'è da trarre assai poca utilità."

Il ragionamento della Contessa

Era d'altro canto evidente che non si sarebbe arrivati a nessun candidato in tempi ragionevoli, e si poteva star sicuri che né gli Heimer che i Driebe avrebbero avallato una scelta d'imperio del Duca, peraltro in violazione di quanto ratificato ad Ammerung in primavera. L'inevitabile fallimento della Dieta non sarebbe stato privo di conseguenze: il Granduca avrebbe constatato l'inconcludenza del primo tra i suoi vassalli e, presa ogni decisione nelle sue mani, avrebbe finito per assegnare il Corno del Tramonto ad un feudatario greyhavenese, con buona pace del Grande Tributo. In entrambi i casi il Duca di Surok avrebbe finito per screditarsi di fronte ad Harald Bjorgsson subendo nel contempo una grave umiliazione; non c'era che da scegliere da quale coppa di veleno trangugiare.

L'allargamento della Dieta

L'anziana matriarca di Ostfold non aveva torto: Hadrian Hordkleist si trovava di fronte ad un bivio ed entrambi i sentieri apparivano angusti e senza uscita. Vincendo l'impulso di respingere sdegnosamente l'assurda candidatura avanzata da Bjorn, il Duca propose ai Langravi di superare l'impasse coinvolgendo nei lavori della Dieta altre personalità di prestigio nella speranza che il loro autorevole consiglio fosse utile a sbrogliare la questione. La Dieta convocò dunque con la massima urgenza il Reverendissimo Vescovo Immanuel Samus dell'Ordine di Reyks (scelto in sostituzione del Reverendissimo Vescovo Abelardo Hurtz dell'Ordine di Pyros, impegnato nel Sinodo di Turn) ed il Gran Camerlengo della Lega dei Seebanns Lord Maxim Alaistar Von Rammelsburg, in rappresentanza della Chiesa della Luce e della ricca aristocrazia mediana di Surok. Hadrian sperava in particolare che il portavoce dei Baroni del Mare avrebbe fornito ulteriori rassicurazioni circa il sostegno economico e logistico all'impresa, rendendo la prospettiva del nascituro Margraviato sufficientemente appetibile da far sì che fosse l'ambizione stessa dei Conti a sgomberare il campo da ogni posizione pretestuosa. In attesa dell'arrivo dei due ospiti le sedute della Dieta proseguirono con scarsi risultati, mentre le consultazioni informali tra gli Heimer e Lady Katherine si infittivano.

I dubbi dei Langravi

Quale che fosse il futuro Margravio, il Duca avrebbe potuto contribuire solo marginalmente all'opera di pacificazione e di ricostruzione del Corno del Tramonto. Certamente i Seebanns, i cui forzieri non sembravano avere fondo malgrado i robusti esborsi cui erano stati costretti nel biennio precedente, avrebbero cercato di trarre il massimo profitto dal finanziamento della spedizione, ingerendosi in decisioni che per censo mai avrebbero dovuto competere loro. Ci si chiedeva poi a quale scopo Bjorn di Skoffin avesse ventilato il nome di Ludwig Heimer, ferocemente contrario alla concessione in suo favore del Langraviato di Halden e nemico irriducibile del Duca cui egli doveva la sua attuale fortuna. Che fosse l'ennesima macchinazione nordra, il tentativo di aizzare i Langraviati orientali alla sedizione e scompaginare ulteriormente i fragili equilibri del Ducato in prospettiva di una nuova aggressione militare? Al riprendere della Dieta sarebbe stato quanto mai necessario muoversi con la massima prudenza e mantenere compatto il fronte delle due principali famiglie dell'antica aristocrazia comitale surokita.

La Dieta si pronuncia

Per bocca dei loro rappresentanti tanto la Chiesa quanto la Lega dei Seebanns ebbero modo di esprimere i propri convincimenti, e si dimostrarono curiosamente concordi nell'auspicare che il futuro Margravio non fosse già l'espressione della sete di potere di questa o quella dinastia, ma che venisse scelto sulla base dell'umiltà e della serietà con cui avrebbe affrontato la difficile prova. E poichè il Ducato tutto sarebbe stato chiamato a sostenere i suoi sforzi, era tanto più importante che la sua nomina rappresentasse un momento di unificazione, di superamento di rivalità apparentemente irriducibili. Fu fatto notare che il candidato più logico fosse in ogni caso un Heimer del ramo di Farsund: la dinastia aveva recentemente rinunciato al Margraviato di Kempen, ora affidato ai Driebe di Ostfold, e al tempo stesso era l'unica a poter schierare autonomamente un esercito numeroso e ben equipaggiato. Con grande sorpresa di Hadrian (che quantomeno confidava nella dura opposizione di Maxim Alaistar Von Rammelsburg alla scelta del vecchio capo-fazione dei Langravi, dichiaratamente ostile ai Seebanns) la boutade di Bjorn aveva trovato una clamorosa sponda tra i nuovi venuti, ed in effetti il 9 Dicembre 515 la Dieta si espresse favorevolmente sul nome di Ludwig Heimer.

Il contributo della Chiesa e dei Seebanns

Massicciamente coinvolta nell'attività pastorale nel Corno d'Oro e nel pattugliamento del Margraviato del Meistwode, la Chiesa non poteva impegnarsi a dare che un contributo minimale oltre l'Halsbandseel; essa avrebbe piuttosto supportato la diplomazia ducale nella richiesta di revisione della condanna inflitta al Conte Nero, che del resto godeva di grandi simpatie in seno all'autorità ecclesiastica, con l'obiettivo di minimizzare il disappunto di Greyhaven. Ben diversa era la disponibilità di mezzi su cui potevano contare i Seebanns, ma Lord Von Rammelsburg diede subito ad intendere che i Baroni del Mare avrebbero offerto il loro sostegno al nuovo Margraviato solo a patto di poter esercitare un controllo effettivo su come questo stesso sostegno venisse impiegato. Nessuno aveva dimenticato le posizioni oltranziste di Ludwig Heimer, e la Lega non avrebbe mai armato la mano di un proprio mortale nemico a cuor leggero.

I Burgraviati nel Corno del Tramonto

La proposta di Maxim era semplice: lasciare al Conte Nero la potestà completa su Feidelm e sulle Lande dei Laghi, che del resto rappresentavano la porzione più ricca e strategicamente rilevante del Grande Tributo, e istituire una serie di Burgraviati (sul modello di quello di Kempen del 327 p.F.) nel Corno del Tramonto, I Burgravi sarebbero stati selezionati dalla Lega dei Seebanns, che avrebbe individuato autonomanente gli uomini con le giuste attitudini, e provveduto a fornire i mezzi necessari all'espletamento dei loro incarichi. Il Duca sarebbe stato chiamato a ratificare le nomine, tenuto conto che si trattava di onori certo grandi, ma temporanei ed in ogni caso revocabili. Due Burgraviati maggiori sarebbero stati costituiti sulle città e i contadi di Uryen e di Lagos; a questi si sarebbero aggiunti una pletora di Burgraviati minori, che andavano a colmare il vuoto di potere lasciato dai quei signorotti che avevano parteggiato per il Duca rinnegato Paul Sallivan rimettendoci teste e corone. Ciascun Burgravio avrebbe avuto il compito di coordinare l'aristocrazia locale dichiaratasi fedele a Zeigh Faulkner prima e Hadrian Hordkleist ora, riorganizzare delle forze armate a presidio del territorio e coadiuvare la generale opera di ricostruzione; essi avrebbero inoltre sostenuto l'azione di Ludwig Heimer, seppure con i margini di autonomia derivanti dal rango acquisito.

Il Duca ed il nuovo assetto

Hadrian Hordkleist non poté che prendere atto della decisione della Dieta. Malgrado le innegabili complicazioni diplomatiche derivanti da un simile esito, esso non era privo di ricadute benefiche. Vincolato da un giuramento sacro di obbedienza e lasciato alle prese con lo sfacelo delle nuove province settentrionali, Ludwig Heimer non avrebbe più costituito una minaccia imminente al dominio degli Hordkleist sul Ducato di Surok. Del resto, se Ludwig avesse avuto successo, la gloria sarebbe stata sua quanto degli Hordkleist; se avesse fallito, il biasimo sarebbe stato solo suo. Le dinastie di Ammerung, Farsund e Ostfold avrebbero avuto maggiori difficoltà ad additare il Duca come un pericolo per le ancestrali prerogative dei Langraviati orientali, specie dopo l'atto di clemenza così clamoroso cui Hadrian si risolveva nell'interesse di tutta l'aristocrazia surokita ed in ossequio all'esplicita richiesta della Chiesa. Tanto Bjorn di Skoffin, suo implausibile alleato nella mai sopita contesta con i Langravi, quanto i Seebanns, suoi sostenitori più fedeli, lasciavano poi la Dieta di Ostfold con un insperato bottino di credibilità, e di questo certo egli ne avrebbe tratto vantaggio negli anni a venire.

La Guerra del Regno dell'Est


Geografia e risorse


Un ducato di modeste dimensioni

La limitata estensione territoriale (quantomeno fino all'annessione della regione del Corno del Tramonto in conseguenza del Grande Tributo) del Ducato di Surok ha avuto un impatto assai significativo sull'evoluzione delle sue strutture politiche, sociali, economiche e religiose. Fin dai tempi della Città Splendente, Surok è stata proiettata verso il mare tanto per il sostentamento che per il commercio e le imprese militari. Ciò divenne ancor più vero con l'ascesa della terrificante civiltà degli Hanigalbat, che con le loro costanti aggressioni spinsero la stirpe ancestrale presso le coste; quando il dominio di questo popolo sanguinario si interruppe, la vertiginosa proliferazione del Meistwode di fatto impedì l'entroterra fosse reclamato. Secoli più tardi, la penuria di terre fertili fu poi uno dei fattori determinanti per l'adozione della Riforma Feudale di Grunwald Hordkleist, e sempre a questa si devono le mire espansionistiche nei confronti di Elsenore e dei territori a nord dell'Halsbandseel che hanno per lungo tempo caratterizzato la politica ducale.

Le pianure

La Grande Piana del Valkner è senza dubbio la principale estensione di terre fertili del Ducato. Ad essa si aggiungono la Valle di Wurzen ad ovest, la penisola di Halden (detta anche il Corno d'Oro per le abbondanti coltivazioni di grano) e la Piana del Traunne. Oltre ad essere la principale fonte di sostentamento per l'intero Ducato, le pianure rappresentano anche le fondamenta del potere dei Langravi, la potente aristocrazia terriera e militare di Surok.

Le coste


Dopo il Grande Tributo le coste del Ducato di Surok si estendono dalla foce del Dymiras a quella del Traunne. Nella regione dei Colli Azzurri a sud, e oer quasi l'intera estensione del Corno del Tramonto a nord, esse sono particolarmente accidentate ed esposte ai pericoli del mare. Al contrario, la lunga fascia che va dalla Capitale alla città di Feidelm è caratterizzata da due grandi baie che la rendono ideale tanto per sviluppo della pesca che del commercio marittimo. Il porto di Surok in particolare è il più fiorente dell'intero Granducato.

Rilievi montuosi e colline


Foreste

I territori d'oltremare


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Commercio e strade


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Società e cultura


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Religione e esoterismo


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L'aristocrazia di Surok


La riforma feudale introdotta da Grunwald Horkdleist nel 260 p.F. ha stravolto il tradizionale assetto nobiliare greyhavenese, causando la frattura dell'aristocrazia surokita in tre classi distinte e spesso in competizione tra loro.

L'aristocrazia maggiore


I Langravi


Nell'antico dialetto dei Khanast di Suroch e Farsyynd con Landgraaf si indicavano quei capi tribali che potevano vantare una potestà diretta sulle loro terre, così come il diritto/dovere di armare guerrieri in difesa del Khanast. I Landgraaf avevano poi l'importante privilegio di partecipare al Land-taag-ung, l'assemblea in cui venivano discusse e recepite le volontà del Khan, in rappresentanza della propria tribù. Con l'avvento dei Turniani queste prerogative vennero rapidamente assorbite dalla figura del Comes, funzionario imperiale con amplissimi poteri civili e militari, e infine da quella del Conte. Ad oggi nel Ducato di Surok il titolo greyhavenese "Conte" e l'arcaismo surokita "Langravio" sono in tutto e per tutto sinonimi: quest'ultima denominazione è in particolar modo utilizzata dai Langravi stessi per ribadire le antiche origini e l'inviolabile perimetro della loro dignità nobiliare.

I Margravi


In età Khan il Markgraaf aveva poteri e responsabilità analoghi al Landgraaf, con l'importante differenza che il primo governava su territori contesi o di recente conquista, e dunque si trovava assai più di frequente ad esercitare la funzione di capo militare. Questo comportava al tempo stesso un maggiore prestigio in una società che attribuiva la massima importanza al valore guerresco, la disponibilità semi-permanente di un esercito numeroso ed equipaggiato, soprattutto una maggiore autonomia decisionale rispetto ai signori delle terre già pacificate. Nell'odierna struttura ducale la figura del Margravio ha mantenuto caratteristiche simili: si tratta quasi sempre di esponenti di spicco dell'aristocrazia comitale che ricevono dal Duca il compito di mantenere l'ordine in regioni periferiche particolarmente difficili, tipicamente per un periodo di tempo limitato, con poteri del tutto e per tutto analoghi a quelli di un Marchese di Greyhaven. Una volta riportata la normalità sulle terre affidategli il Margravio è chiamato a rimettere ogni potestà nelle mani del Duca, che provvederà ad attribuirle ad un Conte di sua nomina. Nel corso della storia ducale ne sono stati costituiti tre : il Margraviato di Kempen, fondato nel 465 e attualmente governato da Adhan Driebe, quello di Meistwode, conferito al Rettore August Brecht nel 511, e quello di Feidelm affidato dal 516 a Ludwig Heimer, deposto Conte di Farsund.

I Burgravi


Burggraaf in lingua Khan era quel signore tribale che aveva il controllo di una fortificazione, tipicamente si trattava di esponenti della famiglia del Graaf esclusi dalla successione dinastica (figli cadetti, fratelli, nipoti). L'attuale assetto di Surok prevede che il Duca e i Langravi possano nominare dei funzionari pro tempore con l'incarico di amministrare piccole porzioni di territorio con caratteristiche geografiche, politiche e militari tali da rendere assai difficoltoso per l'autorità comitale esercitare su di esse un controllo effettivo. Fatti salvi i limiti temporali del mandato il potere dei Burgravi sulle terre a loro assegnate è assoluto, e nel sistema feudale surokita soggetto solo all'autorità ducale; in questo senso qualora un Conte costituisse un Burgraviato all'interno del proprio demanio, questa sarebbe una totale menomazione della propria potestà (a differenza di quanto accadrebbe altrove, ad esempio, con la costituzione di una Baronia) che andrebbe a sanarsi soltanto al termine del mandato stesso o per intervento diretto del Duca.L'istituto, piuttosto diffuso in epoca khan, fu recuperato nel trentennio successivo alla fondazione del Granducato di Greyhaven: durante gli oltre venti anni di guerre intestine che sconvolsero il neonato Ducato di Surok vi fu una vera e propria proliferazione di Burgravi, nominati dai Langravi e dal Duca sia per ragioni strategiche (costituzione e rafforzamento di enclavi fedeli circondate da territori ostili o ribelli), sia per mera opportunità politica e diplomatica (l'accesso ad un rango para-comitale veniva talvolta concesso a Baroni riottosi per assicurarsene la fedeltà, il più delle volte in concomitanza di matrimoni che li legassero alla dinastia regnante.). Con la riforma di Grunwald e in particolare dopo la fine della Rivolta dei Baroni la pratica fu temporaneamente abbandonata; tanto il Duca quanto i Langravi si trovavano ad esercitare un potere assoluto sui rispettivi demani, potere a cui non sarebbero più stati disposti a rinunciare.
In sole altre due occasioni, e sempre per decisione Ducale, furono costituiti dei Burgraviati: nel 327, al termine della Prima Campagna di Elsenore, ne fu posto uno a presidio di Kempen; nel 516, in seguito al Grande Tributo, diversi esponenti dell'aristocrazia mercantile surokita furono insigniti del titolo di Burgravio su altrettanti insediamenti dell'Heirlig e dell'Anterlig, affinchè coadiuvassero il Margravio di Feidelm nella difficile opera di pacificazione e ricostruzione del Corno del Tramonto.

La Dieta Ducale


In ideale prosecuzione del costume khanast del Land-taag-ung, Una volta l'anno si riunisce un'assemblea dei Langravi presieduta dal Duca, nella quali vengono discusse le questioni politiche e militari di maggiore interesse. Hanno titolo a parteciparvi il Duca, i Langravi e i Margravi, a cui viene riconosciuto il diritto di prendere la parola e di esprimere il proprio voto in ciascuna delle deliberazioni, e i Burgravi, che possono assistere in qualità di semplici uditori. Se in origine la Dieta era meramente l'occasione formale in cui le decisioni ducali venivano ratificate dall'alta aristocrazia terriera di Surok, con l'Editto di Ammerung del 351 p.F. questa assemblea acquisì poteri legislativi ed esecutivi veri e propri, e le sue decisioni assumono il valore di editti ducali. La Dieta può essere chiamata a pronunciarsi sulle questioni più svariate, come l'attribuzione di titoli comitali, la predisposizione di campagne militari, l'introduzione di nuovi tributi. In ossequio ad una prassi di rotazione che dura sin dalla nascita del Ducato, essa viene di volta in volta indetta presso la capitale di ciascuna contea, con il feudatario ospitante (che assume il titolo di Maestro della Dieta) chiamato a sobbarcarsi l'onere del sostentamento di tutte le delegazioni; a meno di circostanze di particolare gravità è inoltre costume che il Maestro della Dieta si curi di allestire tornei, banchetti e festeggiamenti per l'intera durata dell'incontro.

L'aristocrazia intermedia


I Seebans


"Se non potremo più essere Baroni in terra, diventeremo Baroni sul Mare." Marginalizzati dalla Riforma Feudale del 260 p.F. i più intrapendenti e spregiudicati esponenti della nobiltà minore surokita iniziarono a reinvestire nei commerci le rendite percepite dai Langravi cui avevano dovuto cedere le terre avite. In verità, ciò che costoro avevano perso in prestigio sarebbe stato raccolto più che decuplicato in ricchezze materiali, ed in un secondo momento in influenza sulle decisioni politiche dell'intero Ducato. Consorziatisi in una Lega sul finire del terzo secolo, i Seebans conquistarono una supremazia indiscussa sulle rotte commerciali sia di mare che di terra, monopolizzando i servizi di posta ed acquisendo anche larga parte delle attività manufatturiere del Demanio Ducale; ostacolati con ogni mezzo nei Langraviati, anche qui riuscirono ad impandronirsi in via indiretta di numerose attività produttive, promuovendo uomini di loro fiducia nei Rath e nelle corporazioni artigiane. Non avendo più titolo a risiedere nei luoghi d'origine dei loro casati, i Baroni del Mare presero dimora nel Demanio Ducale, ma mantennero nel nome gentilizio il toponimico ancestrale. Palazzi principeschi nel cuore di Wurzen, Ostbruck, Freiberg e Surok costituiscono ad oggi il quartier generale delle famiglie più influenti, mentre le casate minori si accontentano di tenute sfarzose nei contadi limitrofi.

L'aristocrazia minore


Gli Ohnelanders


Organizzazione militare

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