La fiducia dell'Abate

Quando Padre Camarque mise piede per la prima volta nel Monastero dei Padri di Noyes, era del tutto ignaro della natura reale dell'incarico che gli era stato assegnato.
Era un uomo di grande fede, coltivata con costanza da molti anni, un erudito senza dubbio, ma anche piuttosto ingenuo e innocente, essendo vissuto per tutta la vita tra le mura di un Monastero, senza molti contatti con il mondo "esterno".
Impiegò le prime settimane a ambientarsi nella grande biblioteca, a conoscere i suoi assistenti e amanuensi e a studiare volumi che ancora non conosceva.

L'incontro in collina

Dopo qualche tempo Padre Richard Grimaud convocò Padre Camarque in una cappella fuori dal Monastero, su una collina isolata, e qui, lontani da orecchie indiscrete, spiegò all'attonito Bibliotecario i segreti della Biblioteca di Noyes. Gli spiegò che sotto la torre della Biblioteca c'è un passaggio segreto che porta ad un sotterraneo dove sono custoditi volumi importanti, preziosi, che devono rimanere nascosti. Testi che l'Inquisizione ha ordinato di bruciare, volumi "maledetti", e persino alcuni oggetti che potrebbero costituire una minaccia se cadessero nelle mani sbagliate.
L'Abate svelò a Padre Camarque molti segreti riguardanti il ruolo del Monastero dei Padri di Noyes nella lotta contro la Tenebra e pretese un giuramento di eterna fedeltà alla causa.

La crisi religiosa

I primi tempi, dopo che Padre Camarque ebbe avuto modo di esplorare le segrete della Biblioteca e di conoscere i suoi terribili contenuti, non furono facili.
Lo studio astratto del "male", così come il bibliotecario lo aveva sempre conosciuto, era stato improvvisamente rimpiazzato da una realtà molto più concreta, più vitale e inquietante. Nelle mani tremanti dell'uomo di fede adesso si trovavano scritti che avevano causato spargimento di sangue, e per i quali molti sarebbero stati ancora e ancora disposti ad uccidere.
"Perchè non avete distrutto tutto? Perchè non cancelliamo una volta per tutte questi orrori dalla faccia della terra?"
Una domanda insistente, pressante nella mente, un continuo peso sul cuore. Perchè ostinarsi a conservare simili blasfemìe?
Dubbi e tormenti perseguitarono Padre Camarque per lunghi mesi, durante i quali solo il sostegno spirituale di Padre Grimaud lo salvò dal perdere la Fede.
Infine, senza avvenimenti eclatanti, senza miracoli o improvvise conversioni, ma soltanto con la pazienza e la costante preghiera, Padre Camarque ritrovò la speranza, e comprese quanto fosse importante custodire e conoscere le manifestazioni del male, per meglio poterlo combattere.

La "mia" guerra

La Biblioteca divenne così il campo di battaglia di Padre Camarque. Uomo di pace, di lettere e di studi, poco a poco si risvegliò un guerriero. La sua guerra non si combatteva contro gli uomini, ma contro i loro scritti, le loro tracce. Interpretare, comprendere, cogliere ogni segno da quelle carte maledette. Carpire ogni segreto, svelare persino ciò che gli autori avevano lasciato trapelare inconsapevolmente.
Il lavoro di Padre Camarque divenne sempre più pignolo e attento, e la nuova battaglia lo assorbì come una vera e propria vocazione.

La morte di Padre Grimaud e il crollo della bibilioteca

Il 7 settembre dell'anno 517 il Monastero dei Padri di Noyes subì un terribile attacco, nel corso del quale perirono molti paladini e lo stesso Abate Padre Grimaud.
Padre Camarque subito comprese che l'obiettivo dell'attacco potesse essere la biblioteca nascosta del Monastero. E senza esitare fece scattare un meccanismo segreto che causò il crollo della torre della biblioteca sull'accesso del sotterraneo, rendendo impossibile a chiunque il passaggio.
Fu una scelta dolorosa, e lui stesso rimase ferito nel crollo, poichè per azionare il meccanismo è necessario essere molto vicini. Tuttavia la biblioteca segreta rimase in salvo.
La morte di Padre Grimaud creò un vuoto spaventoso in Padre Camarque, che lo considerava il suo unico consigliere spirituale, confidente e amico. Tuttavia la grande fede e la fiducia negli dei continuano a sostenere il bibliotecario, che persevera nel suo compito con grande determinazione.