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Castello di Harar

[edificio]
edificio
Tipo:
castello
Il Castello di Harar.Il Castello di Harar sorge ai confini orientali della Baronia di Bruel, nel territorio dell'omonima Signoria.
Il Dominus di queste terre è Sir Reginald Fortess.

Note storiche

Il Castello di Harar è nato come casa-torre fortificata intorno al 350, ed era di proprietà della famiglia Boleyn, che all'epoca esercitava il proprio potere sull'area.
I rapporti tra i Boleyn e i Lorideaux, Baroni di Bruel a partire dal 388, non erano dei migliori, tanto che in più occasioni il Castello di Harar ha dovuto resistere agli attacchi dell'esercito baronale, e le sue fortificazioni si sono dimostrate efficaci.
La rivalità tra il Dominus di Harar e il Barone verteva intorno allo sfruttamento di un prezioso tipo di argilla, il caolino, estratto da una cava, l'Antro della Marmotta, e necessario per la lavorazione della porcellana.

Il villaggio di Pentel

All'epoca, alle spalle del castello, sulle sponde del piccolo Lago del Briglio, sorgeva un piccolo villaggio la cui maggiore fonte di sostentamento era proprio la porcellana. Il suo nome era Pentel. C'erano forni, presse, essiccatoi e vari laboratori, e le porcellane di Pentel avevano una certa fama nel nord del Ducato di Amer.
Purtroppo le sorti del villaggio furono alterne, e in più occasioni subì attacchi e si spopolò, tanto che la produzione delle porcellane fu sempre altalenante e con molti periodi di inattività. L'abbandono definitivo di Pentel giunse nell'anno 460, quando per la prima e unica volta il Castello di Harar non riuscì a sostenere un attacco da parte del Barone, (Lord Philippe Yezda, che nel frattempo era subentrato ai Lorideaux). La famiglia Boleyn fu esautorata e al suo posto venne nominato Dominus della zona Sir John Fortess, padre dell'attuale Signore Sir Reginald.

La decadenza

Sir Fortess non si diede mai cura di ripopolare il villaggio di Pentel, disdegnando la lavorazione della ceramica e lasciandolo cadere in abbandono, dopo la morte o la fuga di gran parte dei suoi abitanti. Lo stesso Barone non si è più curato di sostenere l'artigianato locale, e poco a poco la zona di Harar si è spopolata.
Negli ultimi anni alcuni artigiani e villici hanno ricominciato a tornare, e attualmente a Pentel c'è una cinquantina di persone, molte delle quali di nuovo impiegate nell'estrazione del caolino e nella lavorazione della porcellana, di buona qualità ma che non riesce purtroppo ad eguagliare i bei tempi andati.
Creata il 24/09/2009 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 22/02/2010.
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