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517/10/01: Solice e Guelfo incontrano Benton

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517/10/01: Solice e Guelfo incontrano Benton
Tipo:
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Disponibile dal:
23/05/2008
Modificato il:
23/05/2008
Dimensioni:
N/A
Content-type:
application/octet-stream
Associato a:
2 voci
Amer, 1 ottobre 517: Solice e Guelfo incontrano Benton, e parlano dei sogni e delle terribili visioni che li hanno tormentati.Amer, 1 ottobre 517: Solice e Guelfo incontrano Benton, e parlano dei sogni e delle terribili visioni che li hanno tormentati.

Testo della conversazione

Armando: I miei omaggi, Benton !
Armando: Il mio nome e' Armando e sono qui per servirla.
  • Armando sgrana gli occhi
Armando: Ciao PAPA'! Sono contento di vederti! ^_^
Armando: Cameriera! Presto! Porti una Coca-Cola a mio papa'!
Benton: E' la tarda mattinata del 1 ottobre, città di Amer
  • Dark is now known as Solice
Benton: Benton soggiorna nella locanda "il dado nero", nella città bassa, non così distante da Sanpeccato.
Benton: Benton soggiorna nella locanda "il dado nero", nella città bassa, non così distante da Sanpeccato.
Benton: E' la tarda mattinata del 1 ottobre, città di Amer
  • Solice parla con Guelfo e quasi non si accorge di essere arrivata.
Solice: ... ci siamo!
Solice: è qui
  • Guelfo si ferma
Benton: La locanda è normale, in questo momento tranquilla e indolente
  • Guelfo guarda Solice, dopodichè fa per andare al bancone
  • Solice segue (ancora è vestita da paladina)
  • Solice lascia che sia guelfo a parlare
Benton: Al bancone c'è un tale, giovane, che chiacchiera con una ragazza, probabilmente la fidanzata. Sono allegri e scherzano e non si accorgono di voi.
Benton: lei: "... e quando pensavi di dirmelo?" (divertita)
Benton: lui: "se non apri quella mano non ti faccio vedere proprio niente"
Guelfo: Sono clienti?
Benton: lei "no no no"
Benton: (no, stanno dietro al bancone, probabilmente lavorano lì)
  • Guelfo si schiarisce la voce
Guelfo: Desolato di interrompervi...
Benton: I due si voltano, per un attimo imbarazzati, poi lei scoppia a ridere. Lui cerca di essere più "serio"
Benton: Prego, signore....
Benton: signori...
Benton: (poi vede la Paladina e accenna un inchino)
Benton: In cosa posso servirvi?
Guelfo: Cerchiamo Messer Benton Hare.
Benton: Sì, certo
Benton: Credo stia nella sua stanza, di sopra.
Benton: Non l'ho visto uscire stamatt...
Benton: lei lo interrompe: "non che tu fossi così attento!" (e ride)
Benton: lui imbarazzato fa finta di niente: "sta al piano di sopra, se volete vi accompagno"
Guelfo: Ve ne saremmo grati.
Benton: Lui scavalca il bancone (in modo un po' teatrale, poteva fare il giro in effetti) e vi guida di sopra
Benton: Bussa ad una porta
Benton: "Benton?"
Benton: "Vieni Marc, è aperto"
Benton: (voce da dentro, molto amichevole e tranquilla)
Benton: "Ci sono due persone per te..."
Benton: (dice Marc aprendo la porta)
  • Benton sta dentro la stanza, seduto ad un piccolo scrittoio, con un pennino e dei fogli davanti. Sembra stesse disegnando, o qualcosa del genere
  • Solice segue Guelfo
  • Benton alza gli occhi, vi vede, e scatta in piedi, ancora con il pennino in mano
  • Guelfo entra
Benton: So... Solice!
  • Guelfo si fa da parte
  • Benton poggia il pennino e vi viene incontro
Benton: e Guelfo, come sono felice di vedervi
Benton: (Marc fa un cenno di saluto e torna di sotto)
Guelfo: Ti trovo bene, Benton.
  • Benton sorride
Benton: ed io sono veramente veramente felice di trovare bene voi.
  • Guelfo guarda Solice
  • Solice avanza verso Benson
Solice: Benton
Solice: come stai?
  • Benton ti guarda, annuisce
Benton: sto bene
Benton: davvero, sto bene
Benton: ...
  • Solice è un pò scossa ancora, dopo i lunghi discorsi con gli inquisitori che l'hanno lasciata meditabonda e silenziosa
Solice: sono felice di saperlo. Anche io sto bene, ora
Solice: (siamo soli in stanza?)
Benton: (c'è Guelfo, ovviamente)
  • Benton ti guarda in modo strano, ti osserva
Guelfo: So che in un modo o nell'altro sei riuscito ad aiutare Solice a cavarsela da una situazione pericolosissima, e di questo ti sono grato.
Benton: ...
Benton: quindi tu... ricordi?
  • Solice annuisce.
Solice: ricordo bene tutto
  • Benton respira
  • Solice si riferisce all'ultimo sogno in realtà
Benton: avrei voluto restare fino all'ultimo.
Solice: quando io ero ferita, e tu mi hai soccorsa
Benton: ...
Solice: impedendo che il veleno mi uccidesse.
Solice: non so come ringraziarti
  • Benton scuote il capo
Benton: se sono qui... e non "lì", adesso, lo devo soltanto a te, e alla possibilità che mi hai dato.
  • Benton è molto serio
  • Solice ascolta, consapevole che Benton ha senz'altro una storia da raccontare
Benton: Sedetevi...
  • Benton sposta un po' di roba appoggiata sul letto, scusandosi per il disordine.
  • Solice si siede.
Benton: ...
Benton: E' tutto finito, quindi?
Solice: io...
Solice: credo di si. Grazie a Santa Chiara, che ha saputo indirizzare la nostra fede contro le oscure trame di quel mostro.
  • Benton annuisce
  • Guelfo a sua volta prende posto
  • Solice , se Benton esita, inizia lei a raccontare della sua esperienza: il racconto è sintetico e tiene al di fuori nomi e riferimenit precisi, concentrandosi sui sogni "successivi" a quello di Benton
  • Benton ascolta tutto molto attentamente, preso dal racconto e molto coinvolto. Mentre parli ti guarda attentamente, come se gli facesse uno strano effetto vederti lì, in carne ed ossa
Solice: ... sai benton
Solice: di tutta questa storia
Solice: ho un solo rimpianto
Benton: cosa
Solice: non sono mai riuscita a ricordarmi uno dei primi sogni che ho fatto, il secondo
Solice: credo ci fossi anche tu, ma ... ricordo solo alcuni frammenti
  • Solice racconta quel che si ricorda di quel sogno
Solice: (quello fatto dopo il morso)
Benton: (lo sto rileggendo)
Solice: (è vero no? che non l'ho mai "ricordato")
Benton: ...
Benton: (si si vero)
  • Benton si incupisce
Benton: perdonami per quello che è successo.
Solice: non è successo... non davvero
Solice: e non hai responsabilità
Solice: nè colpe
Benton: ricordo troppo bene, per non avere responsabilità.
Solice: ti prego... dimmi cos'è accaduto.
  • Benton annuisce
Benton: d'accordo.
  • Solice si concentra, in modo da essere portata a "ricordare"
Benton: Era il periodo "peggiore", per me.
Benton: Ero... un mostro.
Benton: ...
Benton: tu camminavi per il sentiero, eri mia "nemica", mia "preda".
  • Solice annuisce
Benton: Ti ho... afferrata da dietro, per la vita
Benton: facendoti girare.
Benton: Tu mi hai fissato per un attimo... ricordo il tuo sguardo inorridito e carico di paura... ma anche di pietà.
  • Benton fa una pausa
  • Solice ricorda qualcos?
Benton: (si, e ora che lui ti racconta ricordi pure meglio)
Benton: io ti ho aggredita
  • Benton sembra a disagio a parlare di questa cosa
  • Solice annuisce
Solice: credo... di saperlo
Benton: ti ho ... morsa sul collo, strappato... strappato lembi di carne.
Benton: ...
Benton: poi ho bevuto il tuo sangue e ti ho contaminata.
  • Benton inspira profondamente.
Solice: ...
Solice: contaminata
Solice: ?
Benton: ... saresti diventata come tutti gli altri, come tutti loro, come tutti noi.
Benton: Era così che doveva finire... secondo "lui".
  • Benton sorride
Benton: Poi sono arrivato qui, e sono cambiate molte cose.
  • Guelfo ascolta molto attentamente
Solice: cosa ti hanno detto?
Benton: Padre Vulcano ha vegliato su di me per tre notti.
Benton: Ha pregato per me, ed è venuto... a prendermi. Mi ha restituito prima la coscienza... e poi mi ha liberato.
Solice: ....
  • Solice è molto sorpresa di questo
Solice: padre Vulcano... sapeva?
Solice: è entrato...?
Benton: Non lo so spiegare
Benton: non l'ho mai visto, lì.
Benton: Ma l'ho... sentito.
  • Solice annuisce
Benton: Quello che è accaduto dopo è semplice,
Benton: sono riuscito a "restare", padrone di me stesso, solo molto poco.
Benton: Quando ho "capito" quello che stava accadendo e quello che... avresti dovuto fare...
Benton: ... era troppo tardi.
Benton: Padre Vulcano aveva avuto la forza per aiutarmi ad uscirne, ma non poteva permettermi di tornare laggiu'.
Solice: ... ha fatto la cosa giusta
Solice: e sono felice che ci sia riuscito
  • Solice sorride
Solice: meritavamo tutti di uscire di li', e non mi sarei data pace sapendoti ncora prigioniero.
  • Benton si alza in piedi e prende dei fogli con sopra degli schizzi
Benton: Guarda
  • Solice osserva
Benton: Padre Vulcano mi ha chiesto... di mostrargli quel luogo.
Benton: ... non sono bravo a disegnare... ma stranamente mi riesce abbastanza bene disegnare quei posti, quelle creature.
Benton: (effettivamente sono disegni molto dettagliati e realistici, non semplici schizzi)
Solice: riconosco qualcosa?
Benton: (riconosci molte cose, sia creature che luoghi)
Benton: (in generale ti "disturba" parecchio guardare quei disegni, anche se ti affascina allo stesso tempo)
  • Solice li osserva e annuisce
Benton: Spero che possano rivelarsi utili, dopo di questi penso che tornerò a casa, a Laon.
Benton: Padre Vulcano mi ha detto che... una volta che gli avrò consegnato questi disegni, dovrò evitare di farne altri.
  • Benton li guarda e poi li ripone
Benton: ... sono veramente felice che sia finita.
  • Solice annuisce
Solice: anche io
Solice: ho consegnato tutto quanto a lui
Benton: ...
Solice: gli originali, senza tenere alcuna copia
Benton: è la cosa giusta, mi ha spiegato.
Solice: so che, se mai servirà
Solice: sarò comunque capace di riconoscere quei luoghi, quella creature
Solice: (quelle)
Solice: ... tanto mi basta
Benton: ...
Benton: alle volte penso che sarà... non ridere,
Benton: sarà strano non... rivedere più quel mondo.
Solice: strano?
  • Benton has quit IRC (Quit: shadIRC v0.1 - www.myst.it)
Armando: Buona giornata, Annika! Qual buon vento ti porta?
Armando: Hai per caso notizie di un giovane di nome Cormac? Lo stavo appunto cercando...
Annika: ...
  • Annika is now known as Benton
Benton: ...
Solice: ...
Benton: Sono felice di essere "libero"... ma già so che conoscerò la "nostalgia" di quel mondo.
  • Solice scuote la testa
Solice: non c'era nulla di buono per noi li', Benton... no?
Benton: Lo "sento", il piacere che mi provoca disegnare questi paesaggi....
Benton: il rimpianto perchè li dimenticherò
  • Solice d'un tratto ripensa alla madre non piu' morta, viva, che parlava
Solice: ...
Benton: sento il desiderio di fissare sulla carta quelle immagini, ma sono rappresentazioni parziali
Solice: ... dobbiamo... sforzarci... di dimenticarlo. Non apparteniamo a quel luogo
Benton: si
Solice: e quelle immagini
Benton: è quello che anche Padre Vulcano mi ha detto molte volte, e so che è la cosa giusta.
Benton: ...
Solice: non abbiamo gli occhi per vederle
Benton: ma non è facile comandare alla propria mente, alla propria fantasia.
  • Benton ti guarda in viso
Benton: Ma non bisogna cedere.
Solice: ... non è stato facile uscire da li', ma ce l'abbiamo fatta. E non è stato facile dirmi... quanto mi hai detto prima
Solice: ma ce l'hai fatta.
Benton: ...
Benton: Siamo liberi, ma non "al sicuro". Non dobbiamo lasciare aperte delle porte, delle finestre, nel nostro cuore.
Solice: io credo che il difficile
Solice: sia dietro di noi ora: nel sogno non avevamo una guida ed eravamo smarriti, dispersi... ora sappiamo quello che dobbiamo e non dobbiamo fare.
  • Benton annuisce
Solice: grazie agli Dei e ai loro sacerdoti... e grazie a noi stessi.
Benton: E' così, infatti.
Solice: e io so che ce la faremo. e non importa quante porte o finestre si apriranno e chiuderanno nel nostro cuore, perché non permetteremo a nulla di cancellarci, rapirci o portarci via.
  • Solice è molto sincera ma soprattutto molto sicura
  • Benton stava per dire qualcosa, poi sente le tue parole e ne sembra molto colpito. Annuisce lentamente.
  • Solice tace, come se lei stessa volesse sentire
Solice: (qualcosa)
Benton: Cosa farai, adesso? Io tornerò a Laon. Riprenderò servizio come guardia civica.
Benton: Farò in modo di "risvegliarmi" una volta per tutte, e di tornare alla vita che avevo così tanto tralasciato.
Solice: tornerò con i miei compagni, cercando di fare il possibile per arginare un vuoto che spero un giorno verrà colmato.
  • Solice si riferisce ad Abel.
Benton: Capisco, ed è giusto che sia così.
  • Solice si alza in piedi
Solice: ti ringrazio per avermi aspettata, Benton
Solice: ... in quel posto ostile e lontano dagli Dei, non potevo sperare di avere un compagno migliore.
  • Solice saluta Benton con un piccolo inchino.
  • Benton si alza in piedi, sembra molto turbato e insieme felice.
Benton: Grazie a te, Solice,
Benton: per il sole che sei riuscita a portare in quel luogo lontano dagli Dei.
  • Benton si inchina a sua volta, noti che evita di toccarti, come se la cosa lo turbasse in qualche modo.
Solice: (perche'? posso immaginare che sia per via del ricordo di avermi morsa?)
Benton: (è possibile, sì)
Benton: (probabilmente il ricordo in lui è molto molto vivido, e la cosa lo mette a disagio)
  • Solice guarda Guelfo, non sapendo se il compagno vuole aggiungere qualcosa.
  • Guelfo se la conversazione farebbe per salutare ed andarsene
  • Benton saluta anche Guelfo, porgendogli la mano
  • Solice segue Guelfo fuori dalla locanda.
  • Guelfo la stringe, sorride e va
  • Benton is now known as Il_Master
Il_Master: Siete all'aperto, è ormai ora di pranzo.
Solice: Fino a quando Laon potrà contare su guardie coraggiose come Benton, Omar e Peoh
Solice: confido che le cose andranno bene, qualsiasi sciagura succederà.
  • Guelfo annuisce
Guelfo: E' gente in gamba, sono davvero felice che di fronte alla diabolica aggressione dell'Ordine Nero Laon sia riuscita a difendersi da sola.
Solice: Guelfo
Guelfo: Sì?
Solice: se ti va, raccontami di tuo padre: mi piacerebbe tanto conoscere un altro mago amico degli Dei.
  • Solice lo dice mentre tornate in locanda (da desy e dagli altri)
Il_Master: il tragitto consiste in una piacevole passeggiata per la zona nord della città bassa, in una deliziosa giornata autunnale
  • Solice si fa raccontare (sempre che Guelfo voglia farlo) fino all'arrivo
Guelfo: Era...un uomo molto generoso.
Il_Master: (la zona nord è la più "alta" della città bassa)
Guelfo: (puoi fare un percepire emozioni)
  • Solice tirasomma
Armando: Complimenti, Solice ! Hai totalizzato 7 5 8 , per un totale di 20 !
Solice: 25+20+18 = 63
Guelfo: (Guelfo aspetta qualche secondo a risponderti, e lo fa con tono incerto, come se qualcosa lo mettesse a disagio)
Guelfo: La verità, Solice, è che per dieci anni mi sono illuso di conoscere chi fosse Lord Graham Dillon.
  • Solice ti guarda con aria interrogativa
Guelfo: E certamente posso dirti che era davvero un gentiluomo di grande sapienza e virtù.
Guelfo: Ho scoperto solo dalla viva voce di Sir Bruno Malade quali fossero i demoni che per tanto tempo ci ha tenuti nascosti.
Guelfo: Forse non sono la persona più adatta a parlare di Graham Dillon...
Solice: ...
Solice: Cosa vuoi dire?
Guelfo: ...
Guelfo: E' difficile accettare che le persone che più ammiriamo, a cui più dobbiamo chi abbiam scelto di essere...
Solice: non capisco: cosa ti ha detto questo sir... Malade
Guelfo: si rivelino deboli.
Guelfo: Graham Dillon fu raggirato e sedotto da una servitrice della Tenebra
  • Solice smette di camminare.
Guelfo: tradì, seppur inconsapevolmente, la Causa e coloro che con lui l'avevano combattuta fino ad allora
  • Solice ti guarda, riflettendo sul senso delle tue parole, e prova improvvisamente molta tristezza per te
  • Il_Master has quit IRC (Quit: shadIRC v0.1 - www.myst.it)
Guelfo: Molti morirono per causa sua.
Guelfo: Eppure...egli non trovò mai il coraggio per dirci la verità.
Solice: sei certo che... insomma, che sia andata proprio cosi'? Magari aveva i suoi motivi, o magari non è tutta la verità
Guelfo: So che le rivelò segreti che costarono la vita ai suoi compagni di lotta.
Solice: lei... è morta?
Guelfo: So che negli anni che gli restarono da vivere provò ad espiare le sue colpe, ma non seppe mai trovare la forza di cercare quella sguadrina.
Guelfo: Fino al giorno in cui ella tornò da lui, insieme a Lord Albert e ai suoi sgherri dell'Aquila.
Guelfo: Non so come sia andata, quel giorno. Non so se egli, rivedendola, abbia deciso di deporre le armi, e di morire per sua mano.
Guelfo: So solo che anche in punto di morte non è riuscito ad impedirsi di amarla.
  • Solice abbassa lo sguardo.
Solice: forse... forse non possiamo ancora giudicarlo: altre e piu' profonde Verità potrebbero completare le informazioni in possesso di sir Malade
Solice: e spiegare ciò che ora ti appare tanto inspiegabile
  • Guelfo scuote la testa
Guelfo: Non sta a me giudicare il mio benefattore, tanto meno ora che riposa nella luce di Kayah.
Solice: ...Se vuoi, parlami di quanto di buono ricordi di lui, allora: nessun errore, nessuna debolezza potrà invalidare quanto di buono ha fatto per te e Desiree.
Guelfo: Ma se tu mi chiedi di dirti chi era Lord Dillon...beh, io non sono sicuro di saperti rispondere. Mi tenne nascosta la vicenda più importante della sua vita, che fu al tempo stesso la sua colpa e il suo castigo...come posso dire di averlo davvero conosciuto?
  • Guelfo parla con voce piena di amarezza
Guelfo: Questa è l'unico torto che ci ha fatto.
Guelfo: Forse...questi giorni in cui siamo chiamati ad affrontare le debolezze dei nostri compagni non sono i più adatti per rievocare questi spettri.
Solice: hai ragione.
Solice: ... perdonami per la mia domanda inopportuna: mi basterà sapere che persino dopo la sua morte, il risultato dei suoi sforzi continua a combattere, a riprova che anche l'errore piu' grande può essere espiato.
  • Guelfo annuisce
Guelfo: Non hai nulla di cui rimproverarti, Solice... adesso cerchiamo di fare in modo che lo stesso tarlo che tanta sventura ha portato a mio padre non roda anche Desiree e Loic.
  • Solice annuisce e segue Guelfo in locanda, senza aggiungere altro.
  • Guelfo has quit IRC (Quit: )
  • Solice has quit IRC (Ping timeout)
  • Armando sgrana gli occhi
Armando: Ciao PAPA'! Sono contento di vederti! ^_^
Armando: Cameriera! Presto! Porti una Coca-Cola a mio papa'!
Groomlake2003: Ciao a Tutti
Creata il 23/05/2008 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 23/05/2008.
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