La pagina del Dominio Rinato dei Nani di Sarakon



Nani illustri

E' caduto Kar-Dun, ferito di fronte,
egli disse: "Io vado"


Tutti i Nani sono illustri. Eppure alcuni di essi sono qui portati ad esempio di virtu' e coraggio, di sapienza e di validit�.
Che le loro vite possano essere di guida e ispirazione per le generazioni a venire.

Kar Dun, Tuono dei Monti

Ecco Kar Dun, coraggioso Nano che, costretto ad abbandonare la sua diletta Al Muglab a causa di un'ingiustizia, ha percorso i sentieri del Granducato, sempre nella ricerca della verit�. Infine ha trovato la morte nella terra di Delos.
Poche settimane prima della sua morte ebbe la soddisfazione di essere accolto nella sua patria avita, e di trovare l'approvazione e il sostegno del Rappresentante Ahmed il Rosso.
Il loro incontro fu breve ma significativo e qui � possibile trovarne la cronaca. Infine, dopo la sua morte, la verità è stata riconosciuta e i colpevoli puniti, e la sua famiglia ha potuto fregiarsi dell'onore di aver dato vita ad un eroe. La memoria dell'esule è stata doverosamente riabilitata e nessuna macchia scalfisce ormai un simile esempio di coraggio e virtù.
Molte pagine sono state scritte su Kar Dun e sulle sue avventure nelle terre del Granducato e di Delos. Ogni dettaglio sul suo conto � disponibile qui.



Kos-Tun, l'Eroe del Mustblach

Ed ecco Kos-Tun, grande guerriero, poeta e recentemente eletto Rappresentante di Al Muglab.
In giovinezza egli combattè nelle terre del famigerato Mustblach, ai confini con il maledetto Ducato di Benson. Dura è la vita al Mustblach tra privazioni e tormenti, ma mai Kos-Tun ebbe a lamentarsi. Diceva: "Io sento, questi monti torneranno ad Ilmarinen, in tempi velati di mistero che non ci è dato vedere, la corona tornerà sul capo del Dio". Maturava in lui un senso religioso sempre più profondo.
Una notte di maggio, mentre era di pattuglia con i suoi compagni, la pattuglia fu assalita da un'entit� malefica di nomea terrificante. Neroscudo, cos� Kos-Tun lo chiamava. Uno degli incubi del Mustblach. Nessuno sapeva fosse l�, perch� non avrebbero mandato una pattuglia contro di lui; nemmeno con una schiera i Paladini si sarebbero sentiti sicuri. Era lo "Schwarzschild", grande come due tori, alto come un cavallo impennato, dalle cicatrici che ferivano il volto dai sopraccigli alle guance e dalla nera peluria da cui usciva copioso il sangue, Lo "Schwarzschild" dallo scudo seghettato, dall'enorme ascia brandita solo con la destra, dal guantone artigliato con cui afferrava per le orbite degli occhi le vittime innocenti. Lo "Schwrzschild" che divorava un uomo al giorno per soddisfare l'appetito bestiale, lo "Schwarzschild", il cui ululato faceva impazzire le creste dei monti. Lo"Schwarzschild", Signore Oscuro dei Servi di Azatoth. Torn� solo Kos-Tun e non parlava , ma urlava, lunghi squarci sul volto, forse l'artiglio orrendo, e il martello insanguinato fino all'impugnatura, le corna dell'elmo rosse e lunghe ferite sulle gambe, barcollava per i sentieri desolati, gli occhi accecati dal dolore.
Per anni rimase ritirato a meditare l'orrore a cui era sopravvissuto, ritirato nella citt� natale di Al Bach.
In seguito partecip� ad importanti incarichi in terra di Delos, dove conobbe Kos Tun ed ebbe modo di apprezzarlo e di piangerlo alla sua scomparsa. Vide anche nuovamente una incarnazione mostruosa del suo antico Nemico, l'Angelo di Azathot.
Tornato in patria, grazie ai meriti e alla saggezza sempre dimostrati, fu nominato Rappresentante di Al Muglab, carica che ricopre ancora oggi.
La biografia pi� dettagliata di Kos Tun � consultabile qui.