Guarda, Nano del Kieblach, la perfidia umana
guarda la sfuggente parola
e l’ingordigia,
perché il tuo peccato è la violenza
ma come fortezza
si staglia il verbo della tua bocca,
che forse è muta,
ma non infida.
Guarda, Nano del Kieblach, l’umana perfidia
e opponi la tua ascia.
Tornano, tornano i tempi di Gor-Dan,
che si risveglia
dalla lunga pace insicura.
Destati, Nair-al-Zaurak,
risorgi, Al-Muglab,
ultimi resti di Gros-Tan.
Aggredita da ogni parte,
tu levi il martello, città dei Nani,
e dichiari il tuo onore antico,
di tutte le terre degli Uomini
molto più venerando.
Guarda, Nano del Kieblach, il tradimento umano,
leva lo scudo e porta
il vessillo di Natuhrdion
sulla torre infamata
di Amilanta.