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Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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20 maggio 518
Mercoledì 21 Ottobre 2009

il Mostro

E' notte. Mi trovo nella torre della Chiesa del Sole Nero, salendo uno ad uno gli scalini che portano all'ultimo piano. Avverto sotto alle piante dei piedi il freddo umido del sangue, che ricopre le scale come un tappeto leggero: è il sangue di una delle sue vittime, e proviene dal punto verso cui sono diretta.
D'un tratto, non so come, mi ritrovo in cima alla torre: la mano sinistra è stretta attorno alla sottile balaustra di ferro che circonda il terrazzo del campanile, separandomi dal vuoto; la destra, tremante dal freddo, si avvinghia al manico della spada. Sento l'aria della notte sul viso, gelida. Ho paura ad alzare gli occhi perché so già cosa c'è sopra di me: lo faccio lo stesso sperando di sbagliarmi, ma non è mai così. E' lì, enorme e nero: a volte si libra nell'aria, più spesso si nasconde tra le tegole del tetto: quasi sempre ha l'aspetto di un gigantesco ragno, con zampe lunghe che arrivano a pochi centimetri da me.

E' in quel momento che Kayah giunge a soccorrermi, interrompendo il mio incubo e ridandomi il respiro. Apro gli occhi, cerco la lanterna, mi alzo in piedi. Rammento le parole di Padre Gabriel: certi sogni, come le ferite, hanno bisogno di tempo per scomparire. Benedico il posto in cui mi trovo, sia esso una tenda, accampamento, rovina o locanda devastata: qualsiasi cosa sembra meravigliosa rispetto alla cima di quella torre. Ringrazio gli Dei per la fortuna che ho avuto. Poi, mentre verso l'acqua per lavarmi via la notte e la paura di dosso, ripenso a chi non ha avuto quella stessa sorte, quella stessa fortuna. Nickel, Padre Grimaud, Matt Lain, e tutti quelli del cui amore il mostro ha privato questo mondo.

Oggi quelle persone hanno avuto giustizia: il mostro è stato ucciso, non avrà modo di fare altre vittime. E il merito di questo risultato è dei miei compagni, ai quali mi sento legata da un debito di riconoscenza sempre più grande: di Guelfo, che ha teso una trappola dalla quale il mostro non è riuscito a uscire; di Eric, che è riuscito a resistere alle sue malìe fino a potergli sferrare il colpo mortale; di Loic, che lo ha affrontato a viso aperto e senza alcuna paura, fornendo a Eric l'arma necessaria per ucciderlo; di Elias e Desiree, che hanno catturato la sua pericolosa complice; di Youri, che ci ha protetti dal suo veleno rischiando di morire.

Loic mi ha chiesto se possiamo essere contenti di questo risultato: è una domanda a cui è spesso difficile rispondere, poiché il dolore e il rancore spingono tutti noi a provare nei confronti di queste persone un senso di vendetta capace di offuscare persino la giustizia di Dytros. Eppure, mai come in questo caso essa risulta chiara e visibile, corroborata dalle prove certe che ci hanno rivelato il mostro nascosto dalle fattezze di quest'uomo, dai delitti commessi a Laon e a Chalard ai suoi attacchi omicidi di queste ultime ore. Mai come in questo caso possiamo dunque essere fieri di quanto abbiamo fatto, poiché oggi abbiamo portato a quel mostro la giustizia di Dytros, impedendogli per sempre di comprometterla ancora. Per Nickel, per Padre Grimaud, per Matt Lain e per tutte le altre vittime che non conosciamo.
scritto da Solice , 02:57 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
19 maggio 518
Domenica 18 Ottobre 2009

A Lynn

Cara Lynn,

Nel luogo dove sono nata si dice che la luce riflessa dal diamante sia in grado di indicare la retta via: una stella in grado di ricordarci la preziosità di quello che siamo, un faro in grado di illuminare e tracciare il destino di chi osserva la direzione dei suoi raggi con la necessaria umiltà. Questi, Lynn, sono i raggi che state dimenticando di osservare, rapita come siete dallo splendore della pietra che li sprigiona e dal significato terreno di cui la vanità umana l'ha futilmente rivestita.

E' davvero questo, Lynn, il sentiero che avete intenzione di seguire? Non vi rendete conto che la strada che state percorrendo a passo sempre più veloce vi allontana non soltanto dalle vostre origini ma anche e soprattutto dalla nobiltà più grande e importante di tutte, quella data dalla bontà e dalla generosità del vostro animo? Grande è la tristezza che provo nel leggere le vostre parole: quando dite di non capire il significato della mia lettera so che mentite a voi stessa, perché il dolore provato da vostro padre, ancor più della scia di sangue e di morte che si sta consumando intorno a voi e di cui prima o poi perderete il controllo, non può essere celato ai vostri occhi neppure dall'abbaglio di un diamante splendente. No, Lynn, voi avete compreso benissimo il significato delle mie parole: so di aver commesso un terribile errore, ma credo fortemente che voi possediate la forza per impedire che questo vi tolga definitivamente tutto quanto di vero, bello e sincero avete ancora dentro di voi. Potete ancora farcela, Lynn: è vero, forse non avete bisogno del mio aiuto, ma se lo vorrete sarò comunque pronta ad ascoltarvi.

La scelta, così come la responsabilità delle vostre azioni e le conseguenze che esse porteranno, spetta unicamente a voi. E non temete, quella collana resterà vostra indipendentemente dalla decisione che prenderete: spendere la vita circondandovi di false e effimere luci prive di calore, o correre ad abbracciare nuovamente chi non ha mai smesso neanche per un istante di volervi bene.
scritto da Solice , 02:35 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
15 maggio 518
Venerdì 25 Settembre 2009

Perché?

Osservo la mano muoversi sconnessa sul foglio, dissociata dalla mente che non riesce ancora a credere alle parole di Lady Lucille. Segni d'inchiostro che si accavallano gli uni sugli altri, fondendosi a formare mille varianti di un'unica, singola parola.

Perché? Cosa è successo? Quale oscura e sciagurata catena di eventi devono aver messo in moto le mie azioni? Vorrei avere più tempo per cercare tutte le risposte che non verranno, per comprendere dove ho sbagliato e come porre rimedio. E' evidente che la collana, il dono con cui ho tentato di ripagare il torto da noi compiuto ai danni di quella ragazza e di suo padre, ha ottenuto l'effetto opposto: quel gioiello deve aver generato invidia, competizione... e forse persino le morti di cui mi ha parlato Lucille. Come ho potuto non pensarci? E soprattutto, come posso rimediare?

Cara Lynn,

ti ricordi di me? Sono... la ragazza della collana.
Sono appena tornata ad Achenar, e soltanto ora ho avuto modo di apprendere quello che ti è successo.

Voglio dirti che mi dispiace davvero tanto, e farti sapere che, se c'è un modo per poter rimediare o se hai bisogno di aiuto, puoi contare su di me.
Ti lascio questo recapito, nel caso tu volessi comunicare con me.
Tieni duro... e ricorda sempre quello che sei.

Che il calore di Pyros possa riscaldare il tuo cuore, e la sua luce illuminare la tua strada.

Solice


scritto da Solice , 21:34 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
9 maggio 518
Domenica 21 Giugno 2009

Appunti di viaggio

Rivedere i miei compagni sani e salvi è stato un vero sollievo. Eric, Loic e Guelfo sono carichi di nuove cicatrici e di racconti avventurosi: spero di non averli tediati con tutte le mie domande su Gornak, la città dove è nata mia madre e dove io non sono mai stata. La piazza dove suo padre la portava sempre da piccola, la selva del Grande Fuso e le sue misteriose creature di pietra... Racconti che riempiono ancora i miei ricordi, indelebili come l'inchiostro di questa penna d'oca. Non sono la sola a non essere andata con loro: anche Desiree è stata chiamata a svolgere un altro compito, a seguito del ripristino degli antichi privilegi territoriali che il Ducato ha concesso ai legittimi eredi del dominus di Flavigny. Dopo questi mesi in loro compagnia so per certo che mai traguardo fu più meritato: nè le tragedie nè le disavventure subite sono riuscite a compromettere l'onestà dei loro cuori e la fedeltà alla causa della luce.

Vedere Desiree con indosso la mia armatura mi ha colpita: credo che si stia esercitando a portarla insieme alla spada e all'arco. Sono sollevata al pensiero che, se vorrà continuare a far uso del formidabile coraggio di cui è dotata e che ha sovente determinato l'esito degli scontri che abbiamo sostenuto, sarà in grado di farlo in modo più protetto: e sono felice che abbia scelto di adoperare proprio quella che per molti mesi è stata la mia armatura, nella speranza che possa renderla meno vulnerabile.

E io, quanto sono vulnerabile? La mia vecchia armatura non mi manca, ma non posso dire lo stesso dell'abito da Paladina. Ho preso la decisione di privarmene per ripristinare un equilibrio spezzato dalle azioni di Lady Beart: lei ha saputo tramutare il suo abito in un'arma subdola e affilata, io ho fatto del mio uno scudo nel tentativo di spezzarne la lama. E' una scelta che non rimpiango, e nel mio cuore sono certa che Pyros ha compreso il significato del mio gesto. E' stata la cosa giusta, solo... non credevo che ne avrei sentito così tanto la mancanza. Quella donna mi spaventa, è come se avesse il potere di corrompere tutto quello con cui viene a contatto. Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero che possa essere coinvolta in qualche modo con la morte di Ludmilla, e la consapevolezza che si trovi a così poca distanza da Luceen... No, non voglio pensarci: ora lì ci sono Frate Erwin, Nicolas e Karen, non può succedere nient'altro di grave. E il mio posto è qui, con i miei compagni... dobbiamo concentrarci su questo nuovo incarico, e risolvere il problema che ci è stato affidato.

Vorrei soltanto che anche Julie fosse qui: mi manca davvero tanto.
scritto da Solice , 07:04 | permalink | markup wiki | commenti (0)