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Il fondo del barile
Zorba Delmontesque
 
creato il: 07/04/2007   messaggi totali: 36   commenti totali: 30
148951 visite dal 31/07/2007 (ultima visita il 29/03/2024, 14:38)
15 ottobre 517
Sabato 13 Settembre 2008

Sonno senza sogni.

Precipito in un sonno senza sogni.
Mi aggrappo all'ultimo barlume di coscienza perchè so che dopo... dopo sarà il nulla. Non ci sarà un risveglio prigioniera in qualche letto, non ci sarà altro dolore, non ci saranno umiliazioni. Questa volta muoio per davvero.
Mi lascio cadere nell'oscurità. Si dice che mentre muori ti corrono davanti immagini di tutta la vita. E' così. Vedo volti, i volti cari e quelli detestati. Vedo Haxel, le cicatrici che percorrevo con le dita ogni giorno, vedo Myanne, Tobias. E poi il paladino.
"Quel" paladino. Il sorriso. "Non andrai a Est".
Per te sono venuta a Est. A morire qui a Est.
Vorrei poter stringere tra le dita i fili che ho intessuto in questi anni... e non abbandonare i miei compagni in un momento così difficile. Un momento in cui l'ottusità dei nostri nemici sembra prevalere, e tanti amici dobbiamo piangere ogni giorno. Vorrei... eppure no, non riesco a tenere gli occhi aperti.
Il sonno mi chiama a sè, scendo nella sua oscurità.
Tutto mi sembra meno importante, adesso. Non sento più il dolore, la paura, la rabbia. Sento soltanto l'ebrezza del volo.
E' questo che prova una stella cadente, l'istante prima di spegnersi? Un dolce bagliore?
Addio.

Emile Geopardy - Immagine 2
scritto da Emile , 01:33 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
21 ottobre 517
Sabato 2 Agosto 2008

Dare il giusto valore alle cose.

E' andata così.
Per qualche momento ho temuto che andasse molto - molto - peggio: quando nella frenesia del momento la giovane Paladina e il suo amico stregone hanno rischiato di farsi travolgere dalla loro stessa buona volontà e mi hanno, sia pure per breve tempo, condannato a morte. Ma poi il buon senso ha prevalso, ed eccomi qua, rinchiuso in questo Monastero.
Non posso lamentarmi, in fin dei conti.
E' un bel posto, si mangia bene, vengo trattato decorosamente. Certo, non è la bella vita di Achenar... ma è pur sempre una vita, la mia vita, ed è più di quel che mi aspettassi.

Sono passati alcuni giorni, è il momento di riflettere.
I miei ospiti sono responsabili della morte di mio padre. I due armadi, per la precisione. Mi dà sollievo pensare che il vecchio Bob abbia dato del filo da torcere a due simili guerrieri, prima di venire ucciso. E' sicuramente stato il tipo di morte che sperava, con le armi in mano, in uno scontro nel quale i suoi avversari devono sfruttare la superiorità numerica perchè non sanno abbatterlo singolarmente.
Per questo non porto loro rancore. Perchè in fondo hanno fatto quasi un regalo al mio vecchio.

Sir Bruno poi è una persona estremamente ragionevole, che riconosce il valore delle informazioni che posseggo e sa che tra gentiluomini gli scambi si fanno alla pari. Forse dire "alla pari" non è esatto, ma comunque non posso lamentarmi delle tre opzioni che mi ha presentato, riguardo il mio futuro. Inizialmente pensavo che mantenere qualche "segreto" mi convenisse, per garantirmi merce di scambio anche per l'avvenire, ma le sue parole mi hanno convinto del fatto che sia molto meglio se dico tutto quanto subito: mi sembra un uomo di parola, sono certo che non si rimangerà quanto promesso una volta ottenuto quel che gli serve.

Ho avuto un po' di fortuna e un po' di sfortuna, come spesso succede, e posso ricominciare a guardare al mio avvenire con una certa prospettiva. Una nuova vita, un nuovo ambiente, chissà, in fondo sono persino curioso.
Incredibilmente il mio maggiore rimpianto è Eileen.
Tutto mi aspettavo, meno che di sentire così nettamente la sua mancanza.
Eppure no, non ne ero innamorato, e anzi a volte l'intensità della sua infatuazione per me mi opprimeva. Penso che presto o tardi l'avrei lasciata, soffocato da troppo attaccamento. Ma forse proprio questa nostra anomala rottura, imprevista, improvvisa, poche ore dopo aver passato insieme momenti così belli... e subito dopo uno sciocco bisticcio.... forse il fatto di non essere stato io a decidere il "quando" e il "come" mi fa sentire quella storia come incompleta, e non riesco a togliermi la bella spadaccina dalla testa.

Stanotte l'ho persino sognata. Chissà cosa penserà di me, se ha creduto alle bugie della giovane Paladina... se ha capito che quella lettera non era opera mia... chissà se mi sogna a sua volta, se mi odia adesso.
L'ho sognata che si allenava rabbiosamente nella notte, e che chiamava Zorba il suo manichino, piangendo.

No, niente rimpianti.
E' il momento di guardarsi intorno e di ricominciare una nuova vita. Sono Zorba, il centro del mondo, e saprò farmi valere.

Zorba Delmontesque - Immagine 2
scritto da Zorba Delmontesque , 07:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)