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- Vodan Thorn -
 
Il Valvassore
Guelfo da Flavigny
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 60   commenti totali: 79
156575 visite dal 31/07/2007 (ultima visita il 19/04/2024, 12:19)
30 Maggio 517
Lunedì 7 Maggio 2007

I doni di Samuel

Ho risposto correttamente (per quanto la soluzione "semplice" dell'enigma continua ad eludermi) al quesito di Samuel, e l'anziano Cercatore mi ha dato due strumenti per portare a compimento l'Impresa. Il primo è una trascrizione integrale del manoscritto di De Flay, completa di dettagliate spiegazioni sull'impiego dei simboli Ogham e dei loro influssi sui diversi Piani dell'Esistenza. Pur non avendo il valore storico del frammento recuperato nelle catacombe del Vecchio Cimitero, è una miniera d'oro di conoscenza, e non appena avrò perfezionato il mio controllo della Rifrazione Magica mi dedicherò al suo studio.

Il secondo oggetto ha tutta l'aria di un altro enigma. Samuel lo ha chiamato "Geolabio", e da quel che ho capito dovrebbe essere una sorta di mappa
che indica il luogo dove sveleremo l'Arcano. E' una plancia di legno squadrata con diverse perforazioni, quattro perni situati nei pressi dei vertici, e quattro asticelle rimuovibili anch'esse perforate in più punti. Le asticelle riportano numerose annotazioni di Samuel circa i punti di attacco al Geolabio, la direzione di provenienza dei Sette, alcuni simboli Ogham, il senso di lettura delle asticelle stesse. Stando a Samuel questa è la riproduzione con mezzi di fortuna di un originale assai più preciso e raffinato, ahinoi caduto nelle mani del nemico. Il Geolabio di Samuel è oltretutto incompleto, il pezzo mancante è nelle mani del Fante di Quadri e in questo senso si spiegherebbe la richiesta di Quorthon di liberare "il prigioniero di Valamer".

Ora non resta che proseguire nel nostro viaggio e pregare che quanto accaduto in sogno a Desireè non abbia prodotto danni irreparabili.

Tomo -Immagine 1

Astrolabio -immagine 2
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:44 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 Maggio 517
Sabato 7 Aprile 2007

Il doppio sigillo

Ho pensato e ripensato alla soluzione dell'enigma, cercando di immaginare in che modo l'abitante di Kler-Vahl potesse inviare il proprio stampo, e in che modo il Cercatore potesse recuperarlo dal pacchetto. Ci ho messo un po', e alla fine mi sono convinto che questa eventualità è del tutto impossibile. In preda alla frustrazione, ho riesaminato tutti i dati a mia disposizione, a caccia di quello rilevante. Per costringermi ad abbandonare la sterile pista dello scambio di stampi ho ipotizzato il "villaggio minimo" costituito da due soli abitanti. Se non è possibile inviare e/o ricevere gli stampi, o aprire il sigillo senza avere il relativo stampo l'unica azione significativa che tanto il mittente quanto il destinatario possono compiere è apporre il proprio sigillo sul pacco. Dopo aver letto e riletto la breve lista dei sei dati, ecco che incappo in uno su cui non mi ero soffermato:
lettere e pacchi possono essere chiusi con uno o più sigilli. Uno o più...

Immagino l'abitante di Kler-Vahl che usa il proprio stampo per chiudere il sigillo sul pacchetto. Il messo lo consegna al Cercatore, che a questo punto appone il PROPRIO sigillo sul pacchetto, e lo rimanda indietro. Il mittente originario a questo punto toglie il primo sigillo dal pacchetto usando il suo stampo personale,
e lo invia una seconda volta al Cercatore: sul pacchetto adesso c'è solo il sigillo del Cercatore, che potrà così utilizzare il proprio stampo per aprirlo.

Non c'è altra soluzione.
lettera sigillata
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:52 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 Maggio 517
Sabato 7 Aprile 2007

Un nuovo enigma

Samuel ha deciso di mettermi alla prova. Il suo enigma mi separa dal privilegio che devo conquistare ad ogni costo. Ho giurato che sarei divenuto il Cercatore, l'ho giurato sul sangue di Valerie che gronda ancora delle mie mani. Sir Marcus, i suoi Paladini, il nostro Bart ci hanno sostenuti e difesi anche a costo della vita, consapevoli che gli Dei esigono il compimento dell'Impresa. Vaenar e Marin ripongono in noi ogni speranza, così come Net e tutti gli adepti di De Flay che attraverso l'ancestrale Etemenanki servono la Luce. Se fallissi, a me e ai miei compagni toccherebbe lo stesso crudele destino che ha travolto i nostri precursori... alcuni morirebbero, altri resterebbero menomati nel corpo e nello spirito, nessuno di noi troverebbe pace, da vivo o da morto.

E dannazione, non posso certo tornare da Nailah a mani vuote, per cui, Guelfo mio, finiscila con le chiacchiere e mettiti al lavoro. Stavolta Quixote non può correggere i tuoi errori: se vuoi venirne a capo devi affidarti tanto all'intuizione quanto al rigore del ragionamento.

Per risolvere un enigma è necessario individuare le informazioni critiche e scartare quelle inutili e/o fuorvianti. E per carità, niente supposizioni, bisogna lavorare solo su dati certi.

E di certo sappiamo che:

1) Gli abitanti di Kler-Vahl non possono uscire di casa a causa dei briganti.
2) Comunicano tra loro solo attraverso l'invio di messaggi e pacchetti portati da messi.
3) Ciascuno di loro ha ricevuto, alla nascita, un timbro unico e irriproducibile, che consente di sigillare messaggi e pacchetti. Ciascun messaggio o pacchetto può essere sigillato con uno o più timbri.
4) I messaggi e i pacchetti non sigillati vengono intercettati dai briganti: i messaggi vengono aperti e letti, i pacchetti rubati.
5) I messaggi e i pacchetti sigillati vengono lasciati passare. Un pacchetto può contenere anche un timbro.
6) Solo il possessore del timbro originario può rimuovere il sigillo da un messaggio o da un pacchetto.

Ora, un abitante del villaggio vuole mandare un pacchetto al Cercatore, anche lui nativo di Kler-Vahl (entrambi dunque possiedono un timbro). Come ci riesce?

Dovrò scoprirlo alla svelta.

Sigillo in ceralacca
scritto da Guelfo da Flavigny , 04:24 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
19 Maggio 517
Mercoledì 21 Marzo 2007

Rifrazione Magica

Certo, è una linea di Ricerca a me quasi del tutto sconosciuta, ma l'applicazione mostratami da Vaenar mi ha lasciato a bocca aperta: l'arte di moltiplicare la propria immagine per confondere i nemici, sviare i loro attacchi e colpire da una posizione di vantaggio... se ben impiegata può capovolgere le sorti di un duello.
Devo ammettere che la prospettiva di proseguire gli studi sulla Pirocinesi, a me tanto congeniali, mi ha tentato. Ma sono consapevole della necessità di disporre di una nuova difesa nel più breve tempo possibile, e allo stesso tempo sento di dover tornare in Grazia di Pyros prima di poter percorrere nuovamente la Via della Fiamma; le mie mani sono ancora rosse del sangue di Valerie, la mia Fede ancora incrinata. E se intendo mettere il mio modesto Potere al servizio della Luce, non posso ignorare il peccato che ho commesso, non posso macchiarmi di altri sacrilegi.

prisma
scritto da Guelfo da Flavigny , 12:14 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
18 Maggio 517
Lunedì 26 Febbraio 2007

Quixote

Quixote, forse pensi che abbiamo settimane, mesi, anni, per prendere le nostre decisioni. Ma non è così, come vedi gli eventi ci incalzano e in tre sogni ci siamo giocati la possibilità di liberare il prigioniero di Valamer. Questo è il risultato che si ottiene a non volersi mai sbilanciare.

E non mi importa se non ti ritieni responsabile del probabilissimo fallimento di Desireè, è comunque un fallimento che ricade sulle spalle di tutti, che produrrà effetti negativi su di noi e su chissà chi altri, e non ci trovo
una grande consolazione nel dire "vabbeh, non è colpa mia".

Io forse posso sembrarti davvero avventato e irriflessivo perchè, gli Dei mi sono testimoni, ci tengo davvero a portare a compimento il nostro Compito, sono convinto che sia un dovere nei confronti della Luce.

E purtroppo mi sembra che questo non valga anche per voi...tu ci metti un sacco di impegno, di lucidità, di pazienza, però certe volte mi dai l'idea che quasi non ti importi dello scopo ultimo. E' vero, sei abituato a obbedire agli ordini senza discutere, però diamine, perchè non ti curi come me di capire la portata generale di quello che stiamo per fare, perchè guardi solo ai dettagli?

Quanto agli altri...purtroppo so che tutti loro, se avessero potuto comunicare con Sette di Picche, avrebbero accolto la sua richiesta di abbandonare per sempre questa storia e di tornare alla vita di prima.

La mia imprudenza di ieri notte è stata imperdonabile, così come la leggerezza con cui ho giudicato Valerie. E questa seconda mancanza è tanto più grave quanto non vi si può porre riparo, non più. Se solo le avessi potuto parlare dopo aver sentito il Jack di Cuori, se solo avessi creduto in lei e in quello che ho visto...le mie parole sarebbero state ben diverse, te lo assicuro.

Un'altra cosa che davvero non riesco a concepire è la tua ossessione per lo scambio di informazioni. Questo Quix non è un mercato, qui c'è in ballo la Volontà di Etemenanki/Harkel e tu dovresti essere il primo a rendersene conto. Non ho venduto un bel niente, ho solo cercato le risposte che mi servono, che ci servono, per fare quella Volontà.

E potrai anche essere in disaccordo con me, ma non puoi mettere in dubbio la mia sincerità a questo proposito. Se c'è qualcosa di cui faresti bene a dubitar è la mia Fede...quella sì, sta vacillando, ed ho paura che si sgretoli da un momento all'altro.

Quixote Malkji - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 15:59 | permalink | markup wiki | commenti (5)
 
18 Maggio 517
Domenica 25 Febbraio 2007

Disastro

Le voci dei compagni intorno a me diventano un brusio confuso mentre precipito in una vertigine di sconcerto, angoscia, e rimorso. Valerie... Valerie sì è...

"Proprio in questo momento del sangue innocente viene versato a causa tua."

Ripenso alle avventure di questa notte, a quanto mi sono sentito felice. A quanto mi credevo nel giusto. A quanto sono stato STUPIDO. Boccheggio in preda alla nausea.

Qualcuno, dall'altra parte del cosmo, mi parla di Desiree, della decisione che non ha avuto il coraggio di prendere. Povera piccola Desiree...come potevo farti vedere, io che per primo non ho avuto davanti agli occhi che ombre confuse? Il tuo fallimento è il mio. Ciechi, siamo tutti dei poveri ciechi, ed io sono il primo, io che mi sono lasciato sviare dallo stesso sospetto che con tanta rabbia leggevo dentro di voi.

"Dicono che se tu muori con te muore ogni speranza."

Le speranze stanno morendo, una dopo l'altra, le sto uccidendo, le stiamo uccidendo tutte. Se gli Dei si fossero sbagliati? Se noi non fossimo degni? Se noi...

"Quando rinuncerai, altri come me verranno a cercarti."

Stai ridendo di me, Sette di Picche? Tu che simboleggi la Disgrazia, ti stai compiacendo della crudele profezia con cui mi hai salutato?

Su una cosa avevi torto: io non ho Fede. Ho dubitato di Valerie. Ho dubitato di Pyros. Io...
o Dei perdonatemi, che cosa ho fatto, che cosa ho fatto?

Sette di Picche - Disgrazia
scritto da Guelfo da Flavigny , 15:59 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
18 Maggio 517
Domenica 25 Febbraio 2007

Nailah

Là fuori il Sole sta per sorgere, consegnando all'oblio i fantasmi di questa tremenda notte. Nailah è qui davanti a me, la sua voce allegra e dolce, il suo abbraccio tenero come lo ricordavo. E per un attimo questo rifugio spoglio, bizzarramente illuminato dal bagliore che avvolge le mie mani, mi ricorda la catapecchia di Caen. Mi sento a casa.

Farò quello che va fatto per proteggerla. Resisterò, porterò a compimento la Ricerca, e tornerò qui. E che gli Dei abbiano pietà di chi le ha fatto del male, di chi la costringe a vivere nell'ombra e nella paura, perchè io non ne avrò. Stanne certa, Nailah, manterrò la mia parola.

Vicolo buio - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 14:43 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
17 Maggio 517
Domenica 25 Febbraio 2007

Tenebre

Avanzo nell'oscurità, consapevole che ogni passo mi spinge verso l'inevitabile. Mi avevano avvertito, ed eccomi qui, armato di una misera daga e con il solo corpetto a difendermi dalle lame che certamente qualcuno sta già affilando nel buio. Esito.
Non ho il diritto di morire così. Sto regalando la vittoria alle Tenebre. Sto...

Penso a lei. Non aveva una daga lei, non un corpetto, non la Magia che tante volte è stata il mio asso nella manica. Non aveva nessuno che riponesse nella sua vita le proprie speranze. E forse è morta. A causa mia.

Il Guelfo di Achenar non può accettarlo, dimentica ogni prudenza ed ecco che imbocca spavaldo un vicolo stretto e buio come l'Inferno, probabilmente non c'è posto migliore in tutta Rigel per un'imboscata. Tik. Tak.

Passi leggeri, quasi impercettibili, alle mie spalle. E bravo topolino, sei in trappola, che ti aspettavi?

Mi riparo nel vano di un portoncino, e per la prima volta sul campo ricorro alla divinazione insegnatami da Luran. Dir-Nyx-Gor! Le Rune liberano il Potere, ed attraverso l'oscurità ecco che percepisco la presenza del mio assalitore. E' qui per uccidermi. I passi si fermano, deve avermi sentito, e poi riprendono, ancora più cauti. E' maledettamente bravo, ma io SO dov'è, ed è la mia PAURA a dirmelo con sovrannaturale accuratezza.

Per alcuni istanti sono letteralmente paralizzato dal terrore. E' a cinque metri ormai, se non faccio qualcosa sono morto.

"Fer-Kor!" E' come fosse stata la voce di un altro a pronunciare le Rune, la mano di un altro a sfiorare il reagente. Lui capisce, e mi balza addosso. Devo difendermi, devo soltanto attendere e difendermi finchè non sarà caduto nel mio tranello.

Il suo affondo è talmente rapido che non ho speranza di evitarlo. Fiori vermigli di dolore sbocciano lungo il mio avambraccio sinistro. E' finita. No, Guelfo, è solo una ferita superficiale, concentrati, resisti. Solo un altro scambio di stoccate...

E finalmente le forze dell'Oltremondo giungono in mio soccorso. La tela che per me hanno pazientemente tessuto chissà quali Bestie da incubo piomba su di noi: devio il suo ultimo colpo e rotolo via mentre lui viene travolto.

Una seconda ombra si para davanti a me, e nella luce lunare una testa d'ascia balugina minacciosa. Dannazione, per un attimo avevo sperato di averla scampata. E invece sono circondato. Stavolta non c'è tempo per affidarsi alla Magia, se voglio uscirne vivo devo avere la meglio su di lui con la sola forza delle armi e per giunta in fretta, ben consapevole che la vischiosa prigione in cui l'altro è stato catturato non durerà per molto.

In preda allo sconforto grido "Assassini!", anche se è inutile invocare aiuto.
Il mio avversario lo sa bene, e prima di abbattersi su di me commenta sprezzante: "Puoi scommetterci."

Lassù qualcuno deve aver udito le mie preghiere. Sulle prime sono in grave difficoltà, evito per un pelo i suoi fendenti senza poter portare alcun attacco che possa davvero impensierirlo. Ma poi qualcosa cambia, i miei movimenti si fanno via via più rapidi e sicuri, la mia scherma più esatta ad ogni scambio. Così mi piaci, Guelfo! Come un vero cadetto di Achenar! Avanti, affonda ancora!

Stavolta trovo le sue trippe, e maledizione, l'ho punto come si deve. Si lascia sfuggire un lungo gemito e incespica, la sua guardia è troppo alta, ora o mai più! Messa da parte ogni prudenza mi avvento su di lui ed ecco che la lama gli squarcia una coscia, facendolo rovinare al suolo. Non si muove più, ha perso i sensi.
Dietro di me il primo sicario si divincola ancora come una mosca in trappola, adesso è LUI ad avere paura. Tenta disperatamente di venirne fuori, gli mancherebbe così poco...ma non sarò un gentiluomo, non stanotte. "Bes-Vas!"

Lascio fluire il Potere, lo lascio crescere fino a quando sarebbe sufficiente ad alimentare un rogo. Punto il mio indice sul predatore divenuto preda, ricordo la ragione per cui ho deciso di affrontare tutto questo, e ripeto: "Vas!".
Le fiamme, impossibilmente alte e luminose, lo avviluppano in un baleno. E lui grida, e grida, mentre il fuoco lo divora brano dopo brano; nell'aria si diffonde un odore nauseabondo di carne (e materia organica sovrannaturale) bruciata.

Potrei porre fine ai suoi tormenti in qualunque momento e infliggergli il colpo di grazia, ma mi sorprendo a volerlo veder soffrire...ancora un po'.
"Brucia" sibilo, concentrandomi sulla vampa che avvolge il mio nemico ormai inerme. "BRUCIA!", stavolta lo urlo. E al mio comando le fiamme danzano con rinnovato furore, e come tanti anni fa mi sento stranamente affascinato dalla loro diabolica grazia. Le grida cessano, il corpo resta immobile. E' fatta, ho vinto.

Abbandono il vicolo prima che qualche curioso si faccia vivo, lasciando dietro di me due cadaveri sgozzati. Sono ferito, scosso, ma devo proseguire per la Cantina di Clelie, l'unico posto dove le mie paure possono essere fugate. Non...non posso pensare, non devo pensare che tutto questo sia stato inutile.

Rissa - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 03:41 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
17 Maggio 517
Domenica 25 Febbraio 2007

Sette di Picche

Mi sento spossato. Debole. La "cosa" che un tempo abitava il Sette di Picche sta lentamente svanendo, abbandonandosi infine all'oblio. Sento ancora la sua disperazione, la sua solitudine. Aveva conservato una Fede inconcepibile in un Tempo diverso da quei remoti Primordi in cui gioia e violenza, virtù e orrore, bestialità e purezza concorrevano in ugual misura a plasmare le vite degli Uomini. Una Fede crudele, spietata, a cui potevano accostarsi solo spiriti senza paura, senza incertezza. Come il suo. Muore. Mi sono appellato ai miei pensieri più nobili, ho ostentato tutta la sicurezza, tutta l'incrollabile fiducia in quello per cui ho deciso di combattere. L'ho fatto per difendermi, per scacciare la paura che dal primo momento ha gelato il mio cuore? No, non solo...ho cercato di mostrarmi altrettanto risoluto, altrettanto impassibile, perchè mi ritenesse degno di assistere al suo addio alle armi. Addio per sempre, Sette di Picche, che la misericordia di Kayah ti doni finalmente la Pace.

Il Potere fluisce di nuovo in me,la vita torna a riscaldare le mie membra. Assaporo il piacere di aver superato questa prova. Ma dura solo un istante.
D'improvviso mi tornano in mente le sue parole:

"Proprio in questo momento del sangue innocente viene versato a causa tua."

A causa mia. Ed è a questo punto che il ricordo che avevo conservato come ultima difesa riaffiora. La sua risata innocente, il tepore del suo abbraccio. A come mi somigliava una volta camuffata. A come mi somigliava.

Il cuore si fa nuovamente di ghiaccio. Penso al silenzio in cui è sprofondata la città. Penso alle ombre che scivolano furtive di vicolo in vicolo, assetate del mio sangue. Del SUO sangue. E' già morta, mi dico.

E' con un ghigno tetro che affronto la cupa notte di Rigel. Perchè una parte di me sa che ciò che avrebbe dovuto salvarmi molto probabilmente mi condannerà a morte.

Sette di Picche - Toscano 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 00:17 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
17 Maggio 517
Mercoledì 21 Febbraio 2007

Ci siamo!

Eccomi qui, pronto ad affrontare la sfida che mi si para d'innanzi. Molto è accaduto in questi ultimi due giorni, e molto ho appreso. Avevo ipotizzato insieme a Julie la possibilità che dietro alla fantomatica partita (a cui, con mio sommo rammarico, non ho potuto prender parte) si celassero i Cuori. La descrizione del misterioso giocatore datami da Winks, il fatto che questi incontri si tenessero alla Cantina di Clelie...c'era di che essere fiduciosi, ma quello che ho trovato va al di là di ogni mia aspettativa. E come spesso faccio quando un accomodo fortunato mi dona una mano insperatamente forte, ho puntato tutto senza esitazione. Avrò tempo di riflettere sulla spaventosa quantità di informazioni che il Jack di Cuori mi ha fornito. Ora so cos'è il Manto, so qual'è il segreto delle Carte, so chi sono i nostri alleati, e chi i nostri avversari. So cosa sono gli Ogham. So cosa dobbiamo fare e perchè dobbiamo farlo. So che d'ora in poi correrò gravi pericoli, e che non posso tirarmi indietro.

Prima di affrontare il Sette di Picche (confido che la conversazione con Jack non impedisca il prossimo, fondamentale contatto. D'altronde sono stato al suo gioco anche quando non ce ne sarebbe stato più bisogno, e di più non avrei davvero potuto fare) devo sgomberare la mente dai molti pensieri che mi distraggono. Penso alla mia povera Desiree, alle prove fisiche e spirituali che sta affrontando. Farò quanto in mio potere per trovare una cura al suo male, dovessi passare i prossimi venti anni sepolto tra i tomi di Negromanzia di Luran!
Penso a Julie, alla maledizione che forse pende su di lei, alla necessità di parlare ancora del suo caso con il Jack di Cuori. Ora che conosco le circostanze della sua esposizione a quel simbolo perverso, potrò ricevere da lui risposte più accurate, e prego gli Dei, meno cupe.
Ma, stranamente, non riesco a togliermi dalla testa la fanciulla che mi ha sostituito al tavolo da gioco. Il suo viso ha una bellezza aspra, pericolosa, eppure quando mi ha abbracciato ho letto nei suoi occhi l'allegria sincera e travolgente di una bambina. Come non lasciarle il suo premio, come non sperare che la fortuna le sorrida ancora, come non voler essere lì, domani sera, ad assistere di nuovo al formidabile spettacolo della sua gioia? Spero solo di avere occasione di parlarle prima della partita, voglio metterla a parte delle scaltrezze che per me avevo elaborato e, sopra ogni cosa, voglio conoscere il suo nome.

Andiamo Guelfo, non è il momento di perdersi in queste sciocchezze! Presto il Sette di Picche userà su di me le sue seduzioni, mi blandirà con promesse di conoscenza e potere, ricorrerà ad ogni astuzia per farmi cadere in trappola. Dovrò difendermi. In preda al dubbio ricorderò Dillon e Abel, le due persone che più mi hanno insegnato. Penserò al giuramento che ho pronunciato al cospetto di Padre Quart, e a quello altrettanto stringente che due volte mi chiama alla vendetta. Non deluderò mia sorella, gli amici di Caen, i nuovi e fidati compagni della Rosa. Eppure... se ancora non dovesse essere abbastanza, se la mia volontà fosse ancora sul punto di soccombere, ecco sì, penserò a lei. Perchè puoi starne certa, mia misteriosa amica, per nulla al mondo rinuncerei all'occasione di rivederti ancora.

Nailah - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 03:15 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
15 maggio 517
Domenica 21 Gennaio 2007

Importanti novità

Questo frammento vecchio di secoli, abbandonato dai nostri nemici quasi fosse immondizia, ha un valore incalcolabile per uno studioso dell'Evocazione. Nella peggiore delle ipotesi si potrebbe barattare con degli studi magici di altissimo profilo (e in questo senso ho la fortuna di conoscere un paio di potenziali acquirenti, anche se rivolgersi a Moreville sarebbe quantomeno imprudente), ma esistono possibilità assai più allettanti. Se mostrato alla persona giusta, mi schiuderebbe orizzonti di ricerca che sono preclusi anche ai dotti delle Scuole, e allora...
Cautela, Guelfo, e pazienza. Hai una mano vincente, e devi giocarla al meglio.

Finalmente ho un'idea più precisa di cosa siano gli Ogham e di come funzionino: alcune delle mie supposizioni hanno trovato conferma, ma devo ammettere che ho sottovalutato la spaventosa complessità di questa pratica.
Le informazioni del frammento, per quanto preziose, sono vaghe e incomplete. Devo assolutamente discuterne con Fante e Donna di Cuori.

Il racconto di Rosalie ha riacceso in noi la speranza di riabbracciare Solice! Sapevamo già che il Jack di Quadri era restio a portare a termine il suo incarico, e se la giovane accolita ha detto il vero, è molto probabile che abbia compiuto un gesto di insubordinazione. A questo punto diventa fondamentale riprendere contatto con i Cuori qui in città e poi partire per Beid. Che Pyros ci assista!

Manoscritto - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 15:51 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
8 Maggio 517
Martedì 19 Settembre 2006

Ce l'abbiamo fatta. I prigionieri sono liberi, la Donna e l'Otto di Fiori sono andati a far compagnia a Shub-Niggurath nell'inferno di ghiaccio. Jack è stato di parola, e non vedo l'ora che ci riveli l'identità dell'infiltrato nella Rosa. E' ancora troppo presto per cantare vittoria, in ogni caso. Ci sono spiegazioni da dare all'autorità religiosa e a quella secolare, ci sono conseguenze da affrontare.

C'è questo orrore che giace inerte a pochi passi da me, certamente frutto di antiche negromanzie di cui s'era perduta la memoria. E' solo questione di tempo, stando alle parole dei Cuori, prima che si rianimi. Sono convinti che neppure le Fiamme dell'Oltremondo possano abbatterlo definitivamente, ma l' esperienza nelle catacombe di Toran mi suggerirebbe il contrario. Purtroppo nello scontro ho esaurito le mie riserve di Potere, e dunque non potrò fare un tentativo; inoltre le qualità mortifere di questa mostruosità sono tali da indurre alla massima cautela, anche il più lieve contatto con le sue carni maledette potrebbe farmi avvizzire all'istante.

Otto di Fiori Mummia - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 11:40 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 Maggio 517
Lunedì 12 Giugno 2006

Julie è di nuovo con noi, spaesata ma in buona salute.
Rinegoziare la liberazione della Donna di Cuori è stata una mossa azzeccata, alla fine. In ogni caso a prescindere dalla "buona fede" del Fante di Cuori ci siamo macchiati di un grave crimine. Anche se questa faccenda dovesse finire nel migliore dei modi Quarth non avrà di che gioire: abbiamo pur sempre sottratto il "colpevole" di un eccidio di Paladini alla custodia del Monastero usando, per giunta, documenti contraffatti.
Non voglio essere nei suoi panni quando sarà chiamato a dare spiegazioni. A questo punto è fondamentale aiutare il Fante di Cuori a potare i rami malati della sua misteriosa organizzazione, per poi fare lo stesso con quelli della nostra. Se non portiamo a casa risultati eclatanti è la volta buona che ci sbattono fuori.

A proposito di misteri.

Abbiamo appreso dell'esistenza di una disciplina arcana finora rimasta segreta, una commistione di Magia comunemente intesa e pratiche Druidiche riconducibile alle ricerche di Jean-Antoine De Flay, pioniere del Sortilegio. Una vera e propria "para-Magia", insomma.

Probabilmente il maggior contributo del Druidismo sta nella radicale differenza di approccio. La fonte del fenomeno magico è il Potere del Mago, e il mondo può esserne l'oggetto primario(nel Sortilegio), secondario (nella Negromanzia) o tuttalpiù un medium (nell'Evocazione); il fenomeno para-magico invece sembra avere la sua fonte nel mondo, con il "para-Mago" a fare da oggetto e medium. Questo spiega il bassissimo potenziale che ho riscontrato nella Donna di Cuori.

Da questa originaria differenza di prospettiva discendono le altre.
I due sistemi prevedono Rune e "para-Rune", ma le analogie sembrano finire qui. Le Rune sono segni acustici prodotti dalla viva voce del Mago, e si "esauriscono" non appena pronunciate. Esse al tempo stesso liberano il Potere del Mago e lo plasmano secondo l'effetto desiderato. Le para-Rune sono segni grafici. Non mi stupirei se qualunque individuo che ne abbia l'adeguata padronanza potesse impiegarle con efficacia. Permangono nel tempo, e al verificarsi di determinate condizioni liberano e plasmano questa specie di "Potere del Mondo". Abbiamo assistito all'apparizione di una moltitudine di para-Rune "naturali" tutt'intorno a noi in concomitanza con l'attivazione della para-Runa tracciata, e questo conferma la mia ipotesi: l'uomo in questo sistema è mero tramite e oggetto di Forze che hanno origine al di fuori di lui.

Ce n'è abbastanza per far venire un mal di testa coi controfiocchi a buona parte degli studiosi di Magia del Granducato. Voglio proprio discuterne con Luran, questo è il genere di astrusità in cui ama sguazzare, e credo che saprà darmi qualche delucidazione. Non possiamo comprendere gli scopi ultimi di questi individui se prima non abbiamo un'idea più precisa delle Forze a cui fanno riferimento.

Particolare Frammento Ogham - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 01:03 | permalink | markup wiki | commenti (2)