Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Io vado a fare il pane »
- Desiree -
 
Diario del Capitano Auron
Diario del Capitano Auron
Nessun personaggio associato [aggiungi]
 
creato il: 24/03/2006   messaggi totali: 12   commenti totali: 0
17528 visite dal 02/08/2007 (ultima visita il 19/03/2024, 06:19)
10 Aprile 685
Lunedì 27 Marzo 2006

Il Capitano è Morto....Possa la Sua Anima Giungere a Pyros

Oggi è un giorno molto triste per me, un messaggero proveniente da Greyheaven mi ha appena informato della morte di un caro amico, il capitano Auron, possa Pyros prendersi cura della sua anima.
Se n'è andato dieci giorni fa, durante il sonno, ormai era malato da tempo e la vecchiaia lo stava consumando costringendolo a letto, posso solo immaginare quanta sofferenza causasse stare rinchiuso tra quattro mura ad una persona come lui, desiderosa di vivere ogni giorno nuove avventure. Il messaggero mi ha consegnato un pacchetto, conteneva il diario su cui Auron annotava tutti gli avvenimenti più importanti, ci teneva moltissimo che mi fosse consegnato personalmente, nessuno meglio di me ne avrebbe apprezzato il contenuto.
Ora mi ritrovo a scrivere queste parole sulle pagine ormai ingiallite dal tempo, il mio desiderio è che chiunque venga in possesso del libro dopo di me possa sapere la storia del capitano oltre a quella delle nostre avventure raccontate attraverso i suoi occhi.
Ricordo ancora perfettamente il modo in cui descrisse il suo passato una sera, davanti ad un bel fuoco acceso nel mezzo della foresta...



Capitano Auron Leduras nato il cinque gennaio del 617, era una notte fredda e fuori delle mura della villa imperversava una violenta tempesta di neve. I suoi genitori erano il conte Vonk Leduras e la sacerdotessa Alysta Ickets, era una famiglia nobile, non molto importante ma amata e rispettata dalla gente per il loro buon modo di amministrare la contea.

Aveva solo due anni quando la sua vita cambiò per sempre, una notte un manipolo di banditi attratto dallo sfarzo della loro abitazione la prese d'assalto, era gente senza scrupoli e disposta a tutto pur di tornare a casa con del bottino. Dopo aver assassinato, nel sonno, tutti i servi che avevano dedicato la loro vita alla nobile famiglia, iniziarono a razziare qualsiasi cosa sembrasse avere un minimo valore, svegliati dal frastuono i genitori di Auron si alzarono e scesero a vedere cosa stesse succedendo. Fu la loro rovina. Il conte Vonk venne immediatamente ucciso da un pugnale lanciato da quello che sembrava essere il capo dei banditi, che lo colpì al cuore. L'istinto materno di Alysta l'aveva fatta precipitare nella stanza dove c'era la culla del piccolo Auron, lo afferrò e cercò di portarlo il più lontano possibile da quell'inferno ma la sua fuga non durò a lungo, due manigoldi erano rimasti in giardino proprio per evitare che qualcuno potesse scappare e dare l'allarme. Dopo averla bloccata cercarono di strapparle dalle braccia il bambino ma Alysta avrebbe dato la vita piuttosto che abbandonare suo figlio in mano a quella gente ed iniziò ad urlare, urlava sempre più forte ma nessuno l'avrebbe potuta sentire, nessuno sarebbe arrivato a salvarla, l'unico effetto delle sue grida fu di rompere il timpano sinistro di Auron, la sua sordità è l'unico ricordo che oggi ha di lei. Di quello che successe dopo Auron ha ricordi vaghi e confusi, sembra che la madre, oltre ad essere una sacerdotessa, avesse anche studiato la magia nera e così, con la forza della disperazione, riuscì a lanciare un incantesimo contro i banditi in fuga facendo apparire un demone dalle lunghe corna che brandiva una daga.
Il mattino dopo Auron fu trovato da Padre Holmes davanti ai cancelli del Monastero del Sole di Pyros, non molto distante da quella che era stata la sua casa. Il monaco era un vecchio amico di famiglia, lo riconobbe e capì immediatamente che doveva essere successo qualcosa di grave ai Leduras. Decise di andare immediatamente a controllare, al suo arrivo trovò solo morte e distruzione, la villa incendiata, il cadavere del conte appeso sull'albero più alto. Di Alysta invece non vi era alcuna traccia, sembrava essersi dissolta nel nulla e da quel momento nessuno ebbe più sue notizie. La morte di Vonk segnò anche la rovina del casato dei Leduras, Auron era troppo piccolo così il governo della contea fu affidato ad un'altra famiglia e della loro nobiltà rimane solo un pallido ricordo nel cognome che porta.

Padre Holmes si incaricò dell'istruzione dell'orfano e lo crebbe come se fosse il suo vero padre, ogni volta che era depresso, ogni volta che ripensava alla sua famiglia, Holmes trovava il modo di fargli ritrovare il sorriso con le sue battute e i suoi aneddoti. La vita all'interno del monastero non era facile, Auron era un bambino molto vivace e dava diversi grattacapi ai monaci ma non mancava di ascoltare con attenzione tutti i loro insegnamenti religiosi, trovava molto affascinante l'argomento e finalmente vedeva qualcosa in grado di dare un senso alla sua vita. Un giorno, all'età di 12 anni, Holmes andò da Auron dicendo di avere grandi notizie, aveva notato la sua passione per l'avventura e per il mare dai libri che il ragazzo sfogliava senza sosta in biblioteca ed era riuscito a convincere l'Igumeno Phoenix a finanziare gli studi presso l'accademia navale di Surok. Da un lato la notizia riempì Auron di gioia, aveva sempre sognato di poter approfondire la sua conoscenza della navigazione ma avrebbe dovuto lasciare il monastero e con esso Holmes. Il monaco, vedendo la sua faccia perplessa, capì qual era il problema e gli disse che lui sarebbe rimasto lì, ad aspettarlo, per sempre.

Il direttore dell'accademia, l'Epinavarco Mastro Sauros, non fu molto contento dell'arrivo di Auron, lo disprezzava giacché era un nobile decaduto e non mancava mai di rinfacciarglielo. Voleva rendergli la vita impossibile e spingere Auron a lasciare la sua accademia, ma ottenne il risultato opposto, le sue continue angherie fecero mettere un impegno incredibile nello studio e in tutte le altre attività accademiche, in qualsiasi cosa Auron si cimentasse doveva essere il migliore per poterlo sbattere in faccia a Sauros. I suoi compagni, infastiditi dal fatto di essergli sempre inferiori e dai suoi continui scherzi iniziarono a provare verso di Auron gli stessi sentimenti che provava l'Epinavarco Mastro, un giorno il tutto degenerò e si arrivò ad una sfida tra Leduras ed un altro cadetto. Il suo avversario scelse di usare uno spadone mentre Auron, in quanto ambidestro, si affidò a due scimitarre, le cose sembrarono mettersi male per il futuro Capitano quando fu ferito al braccio ma la sua resistenza, unita alle doti in combattimento, gli permise di avere la meglio. Da quel momento ogni dissidio con gli altri cessò e Auron ottenne il soprannome di Twinblade proprio per l'abilità mostrata nell'usare due armi contemporaneamente. Quella notte accadde un fatto molto strano, ad Auron apparve l'essere che sua madre aveva evocato il giorno in cui era scomparsa, non era la prima volta che accadeva, anzi era abbastanza ricorrente. Come sempre Auron pensò si trattasse di un sogno ma stavolta lo vide chiaramente eseguire gli ordini che gli impartiva e fu così che il giovane scoprì la verità. Vorlock, questo il suo nome, era sempre stato con lui, ma Auron era troppo piccolo per riuscire a controllarlo, ora invece gli esercizi fatti all'accademia avevano rinforzato il suo corpo ed il suo spirito e così avrebbe potuto evocarlo ogni volta ce ne fosse stata la necessità. Auron decise di non parlarne con nessuno, temeva di essere scambiato per un seguace delle tenebre ma di nascosto si allenava ogni giorno per aumentare la sintonia con quella creatura demoniaca, ad ogni suo miglioramento anche il demone accresceva le sue abilità, erano legati, a filo doppio, per l'eternità.

Subito dopo il diploma Auron andò a trovare padre Holmes, il monaco gli chiese cosa avesse intenzione di fare ora e il Capitano rispose che voleva imbarcarsi su una nave diretta ad est per mettersi alla ricerca degli assassini di suo padre. Auron non aveva mai perso la speranza di poter, un giorno, riabbracciare sua madre e di avere, finalmente, giustizia per la sua infanzia rubata.
scritto da Ifrit , 12:20 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Diario del Capitano Auron