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- Colin Tarr -
 
Il blog dei fratelli Navar
Loic Navar
 
creato il: 11/10/2005   messaggi totali: 48   commenti totali: 80
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12 giugno 519
Mercoledì 7 Dicembre 2011

E questo è tutto.

Sergente. Certo mi sta meglio come titolo di Tenente o Capitano. Era un po' che non mi guardavo allo specchio. Pyros santo! Sono cambiato. Cicatrici e rughe. Non ho una faccia più fine. No, di certo. Dicono che i signori nascono con la faccia fine. Vabbé piano piano, dice Padre Lorenzo. "Farai una rapida carriera e presto diventerai anche Tenente". Chissà. Che strano tutto questo però. Preferisco non pensarci. Ho sempre fatto così e ha sempre funzionato, checché ne dicesse Guelfo. Adesso poi avremo ancora da menare un po' le mani. Vado proprio con Guelfo e faccio da scorta a Julie. Però, certo, in questi viaggi, ci sentiremo più soli. Nessuno ci aspetterà al ritorno. O perlomeno non chi ci aspettava un tempo.

Mio fratello.......

Mi guardo nello specchio. Sono io? Eric? Il vecchio mulino. La casa di Caen. Tiro indietro la pancia e avanti il petto

Chissà se mi ha mai...... Ma a queste cose non bisogna pensare. Non avevamo detto che era meglio non pensarci? Poi figurati, Loic, se uno come te può arrivare a capire che cosa è l'affetto tra gemelli.

Julie si sposa.

Sono felice. No, pensavo di essere geloso. No. Sono felice. Era quello che desideravo: la sua felicità prima della mia. Perché i miei genitori sopravvissero e non i suoi. Anche se la vedrò poco, forse pochissimo ormai, sono felice, perché so che lei è stata ricompensata dagli Dèi. Lo so.

Desirée.

.............

Doveva essere lei la mia sposa.
Mi guardo allo specchio. Stringo il bicipite. Sono bello e sono forte. Come lei è bella e forte. Separata da tanto male, ora la vedo più forte e più sicura. Indipendente. Vincerà. Senza di me. E sarà più contenta.


Solice, eri un angelo passato a sfiorare il nostro capo ed io non l'ho voluto capire. Anche in quel caso non ho voluto pensare. Eri qui, eri con noi, eri nobile, figlia di nobili da generazioni e giusta. Mi sussurravi parole di moderazione ed io pensavo tu saresti restata accanto a noi, accanto a me, per sempre. No, non lo potevo pensare. Ma io penso solo al presente. "E' per questo" direbbe Guelfo "che sei limitato". Quando mi hai annunciato che ti sposavi e mi sorridevi con quello sguardo strano, io non ho capito....che mi stavi dicendo addio.
Ho sentito che scriverai, ma io non so leggere e mi viene da ridere a pensarci. Questo in fondo vuol dire che non sentirò più la tua voce, perché chi legge sente le voci, ne sono sicuro.

Gue', il muro largo e il muro stretto. E chi l'avrebbe potuto immaginare? Saremo noi due a rimanere più vicini. Vicini e lontani, come in battaglia. Tu in attacco ed io in difesa. Epperò sempre vicini. Come sarà la nostra amicizia d'ora in avanti? Tu sei l'unica cosa che continuerà veramente per me, l'unica persona che potrò sentire...presente. E tu sai quanto conti per me il presente. E' solo il presente che riesco a vedere con chiarezza. Ricordami, quando vedrai il mio sguardo farsi vuoto, annoiato, inconsistente, ricordami la mia furia, quando agitavo la mia ascia e facevo scempio del nemico, sì anche del nemico sconfitto, se se lo meritava. Ricordami le mie lacrime, il mio sconforto, la mia ira.....

Ho distrutto i miei nemici. Ed ora sono più solo. E questa la sento come un'ingiustizia. Mysia non potrà mai capire quello che provo. Abelino mi guarda dall'alto del cielo notturno di Kayah con dolce commiserazione .

Sarò un buon soldato, sarò un buon ufficiale. Darò alla mia famiglia un nome e un decoro. Farò dei figli. Racconterò le mie imprese, le mie vendette, la mia sete. Anche se non mi crederanno. Lascerò loro le mie asce benedette. Testimoni sicuri.

E questo è tutto.
scritto da Loic , 01:51 | permalink | markup wiki | commenti (1)