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Emon Creedon

[personaggio]
personaggio
Soprannome:
Lo storpio
Razza:
Umano
Sesso:
maschio
Nato/a il:
4 giugno 490
Altezza:
170 cm
Peso:
75 kg
Ruolo:
nemico
Tipo:
PNG
Giocatore:
sconosciuto
Emon Creedon nell'autunno del 516, a Dossler.Emon Creedon è un notabile cittadino di Dossler, membro di una delle famiglie più agiate e influenti del Priorato. Lo stemma dei Creedon, che raffigura la ruota di un carro, è scolpito sull'architrave del portone del palazzetto di famiglia, nel centro della cittadina.
La famiglia Creedon appartiene da molti anni all'aristocrazia commerciale del Priorato: da tre generazioni i Creedon gestiscono e seguono, con le loro carovane, molti dei traffici di varie mercanzie da e per Dossler. Naturalmente con la Guerra delle Lande e l'impoverimento generale dell'area anche i commerci ne risentono, ma le grandi ricchezze accumulate dai Creedon permettono loro comunque di vivere nell'agiatezza.
Dalla morte di Messer Archibald Creedon, avvenuta nel 513, il capofamiglia è diventato il fratello primogenito di Emon, Messer Kohir Creedon, che organizza le attività commerciali, pur nutrendo qualche velleità militare che spesso lo allontana da Dossler. Emon al contrario non ha interesse per le armi e preferisce compiti di contabilità e di pianificazione.

Un'infanzia sofferta

All'età di 4 anni Emon viene colpito da una grave forma di poliomelite, che gli indebolisce gli arti inferiori ed in particolare deforma la sua gamba sinistra. Per molto tempo il bambino non è in grado di camminare, e anche in seguito per farlo ha bisogno del sostegno di un bastone. La sorellina Gilly, di 2 anni, viene colpita dalla stessa malattia, ma non sopravvive.
L'infanzia di Emon è segnata dal dolore fisico e dal senso di colpa per una vaga convinzione di essere stato lui ad aver contagiato la piccola Gilly.
I rapporti con il fratello maggiore, Kohir, sono tutt'altro che buoni: Kohir è un ragazzo sano, forte e irrequieto, ha poca pazienza per stare con lo "zoppetto" e raramente gioca con lui, anzi si vergogna quasi a presentarlo ai suoi amici e a farsi vedere in giro in sua compagnia. Emon cresce nell'isolamento, tra i suoi libri e la consolazione delle incessanti cure materne. Mentre intellettualmente il ragazzino si sviluppa in fretta, è intelligente e dotato di una buona memoria, per tutto quel che riguarda la vita pratica Emon è quasi come un bambino piccolo: è abituato a farsi vestire, farsi tagliare il cibo, è vezzeggiato, lavato e coccolato ben più del normale.

L'oscura e interminabile adolescenza

Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza è segnato, per Emon, dalla traumatica scoperta di suo fratello, già sedicenne, appartatosi con la figlia di una domestica nella dispensa del palazzo. La visione dei due che amoreggiano turba profondamente il giovane Emon, che nel giro di qualche minuto viene scoperto e scacciato dalle grida della ragazzina: "lo storpio! C'è lo storpio! Caccialo via, Kohir, caccialo!"
La sua voce disgustata ossessiona Emon, che si rende conto poco a poco di quando sia ripugnante il suo aspetto e di quanto tutti lo guardino con disgusto o con compassione. Neanche le carezze di sua madre, sempre pronta a consolarlo, riescono a colmare la sua disperazione. Emon non trova nessuna soddisfazione neanche a denunciare al padre quanto ha visto, e nemmeno quando la domestica e sua figlia vengono allontanate dal Palazzetto riesce a togliersi dalla testa quelle grida. "Lo storpio, c'è lo storpio!"
Dopo l'episodio i rapporti con Kohir, già spiacevoli, si fanno ancora più radi. Kohir tuttavia è lesto a consolarsi, e nel giro di qualche mese l'incidente sembra essere acqua passata. L'inquietudine esistenziale di Emon invece continua a crescere, così pure il suo senso di disperata solitudine.
Un paio di volte Emon prova a togliersi la vita: la prima volta prova ad avvelenarsi, a causa dell'amore per una popolana, alla quale aveva avuto il coraggio di dichiararsi, per essere soltanto deriso pubblicamente; la seconda volta dopo la morte della madre, avvenuta nel 505 per un'emorragia causata da un aborto spontaneo. "Tu l'hai uccisa" grida Emon a suo padre davanti a parenti e amici riuniti per il funerale. E poi zoppica verso la finestra con l'intenzione di buttarsi di sotto. La sua deformità gli salva la vita, viene fermato prima che possa compiere gesti insani e trascinato a letto, dove rimane legato per alcune settimane in preda a spasmi isterici.
Durante gli anni successivi Messer Archibald cerca di tenere il più possibile segregato suo figlio Emon, che sembra costantemente dominato da una grave agitazione nervosa. Visto che i suoi scatti di violenza, le grida e i disperati tentativi di seduzione delle domestiche mettono a repentaglio il buon nome della famiglia, dopo lunga e sofferta riflessione Messer Archibald decide di pagare una giovane donna di fuori, Myer, affinchè nel massimo riserbo si trasferisca nel palazzetto ed aiuti Emon a scaricare il nervosismo e l'aggressività.
La scelta per alcuni mesi sembra ottenere buoni risultati, almeno fino a quando di Myer si invaghisce anche Kohir e le tensioni nuovamente esplodono. Messer Archibald inizia a darsi da fare per trovare al più presto una buona moglie per il figlio maggiore, possibilmente un buon partito in odore di nobiltà.

L'incontro con Kelly Babel

Il partito più promettente, agli occhi di Messer Archibald, è Lady Kelly Babel, aristocratica di antica famiglia militare, originaria di Feidelm. Messer Archibald prende contatti col padre di Kelly, Sir Winston Babel, ed in più occasioni i giovani vengono fatti incontrare, durante importanti ricevimenti nella capitale. Le trattative sono però complicate dal fatto che Kelly ha già un pretendente che può vantare qualche promessa da parte di Sir Winston, e che dopo qualche tempo diventa suo fidanzato ufficiale. Tra Kelly e i fratelli Emon, inoltre, non nasce alcuna simpatia: Kohir appare alla ragazza un vacuo fanfarone, mentre Emon si prende qualche libertà di troppo durante un ricevimento, rimediando pubblicamente uno schiaffo.

La morte di Sir Archibald e i nuovi assetti familiari

Dopo la morte di Messer Archibald, nel 513, l'organizzazione della famiglia Creedon cambia. Kohir assume le responsabilità di capofamiglia, subentra al padre negli accordi commerciali e nei compiti istituzionali all'interno del Priorato. Il talento commerciale e la capacità organizzativa sono però tutti di Emon, che inizia ad affiancare e spesso a sostituire il fratello maggiore, sia pure non ufficialmente. Sembra che i rapporti tra i due fratelli migliorino, anche se restano molti rancori sopiti.
Messer Kohir si fa apprezzare per la sua generosità, soprattutto nel periodo della Guerra delle Lande e nei mesi successivi. Su impulso del Priorato, prende parte attivamente alle Elargizioni, donazioni di beni di prima necessità ai più poveri, in particolare agli ospiti dell'Ongelkamp. Dal suo canto, Emon controlla i conti e riesce a mantere florida la famiglia nonostante la grave situazione politica ed economica dell'area.
Dopo la morte di Myer, Emon ordina ad un suo fidato carovaniere l'acquisto di una schiava: fa così il suo segreto ingresso nel palazzetto di Dossler la giovane Elsenorita Dineartach de Dhonnchaid. Emon la tiene segregata in una sua stanza e non permette che nessuno, nemmeno suo fratello, la veda. Kohir è al corrente della presenza della giovane, ma per varie ragioni di opportunità preferisce non opporsi: l'aiuto di suo fratello nella gestione dei commerci e delle attività familiari è troppo prezioso per rischiare di perderlo.

La cattura di Saga Thorn

Nei mesi successivi sia Kohir che Emon notano una fanciulla originaria di Nuova Lagos che si impegna molto nell'Elargizione: si tratta di Saga Thorn, una profuga dell'Ongelkamp. Kohir inizia discretamente a corteggiarla, quando si trova a dover partire verso Nord, per il presidio del Grand Boulevark. A Dossler resta Emon, ad occuparsi, tra le altre cose, dell'Elargizione.
Emon si informa, attraverso alcuni suoi uomini di fiducia, sull'identità della fanciulla, quindi prova a contattare l'uomo che la protegge nell'Ongelkamp, tal Ritter Morold, per acquistarla. La compravendita fallisce, quindi Emon ordina che Morold venga pestato e la ragazza trascinata di peso al palazzo.
Inizia per Saga Thorn un'umiliante reclusione insieme all'altra schiava di Emon, la giovane Elsenorita.

La liberazione di Saga e Dineartach

Nell'autunno del 516 Saga e Dineartach vengono liberate da Vodan Thorn e Kelly Babel, soldati dell'Esercito di Uryen. Vodan picchia duramente Messer Emon, lasciandolo sanguinante a terra e costringendolo a scusarsi, mentre Kelly trascina via in fretta le ragazze. La compagnia, sotto il comando di John Stryker, Dossler e sale a Nord, verso Uryen.
Non potendo denunciare l'aggressione, Messer Emon è costretto ad ingoiare l'affronto. Ma in cuor suo medita feroce vendetta.

Una faccenda delicata

Creata il 20/03/2014 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 02/03/2016.
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