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I Commentarii di Padre Engelhaft
Engelhaft Todenehmer
 
creato il: 23/02/2012   messaggi totali: 9   commenti totali: 8
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Scritto il 04/01/2016 · 8 di 9 (mostra altri)
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30 giugno 517
Lunedì 4 Gennaio 2016

Il Ragazzo dei Corvi



... mamma... mamma... Carolin... nonnina...

Piangi sommessamente alla luce della luna che filtra dal lucernaio. La notte è quieta, tiepida, il silenzio è rotto solo dal rantolo sgangherato che proviene dal piano di sotto.

Sono loro.
La mia famiglia.

Hai fame, nonostante la puzza che proviene dal basso, nonostante la paura e la solitudine e i rantoli dei Risvegliati. Hai fame e sete, ma soprattutto ti scappa forte: sono molte ore che non affronti il pericolo di scendere, e farla qui nel sottotetto è troppo schifoso.

Il lato positivo è che ''loro'' sono stupidi.

Apri la gabbietta, con un gesto rapido afferri il topolino che contiene. Ha già una corda in vita, stretta dalla mattina, dall'ultima volta che si è reso utile.

Mortimer, adesso tocca a te.

Il topolino si agita, squittisce, ha paura. Sbirci tra le assi sconnesse cercando di individuare dove si trovano, lì di sotto. E' sempre difficile attirarli... ma tu puoi farcela, tu sei il Ragazzo dei Corvi. Invisibile, silenzioso, potente.

Possono fiutare la tua paura, Ash. Hanno fame della tua paura. Non devi avere paura.

La paura è la piccola morte, lo sai benissimo, te lo sei ripetuto centinaia di volte, nelle lunghe ore di solitudine. Ma il Ragazzo dei Corvi non ha paura.

Lasci calare Mortimer nel buio fetido del piano di sotto, la bestiola squittisce e si agita freneticamente. Prima o poi creperà di spavento.

Eccola qui la vostra cena... ecco qui... venite a prenderla...

Passi.
Su, coraggio, venite tutti. C'è il mio amico Mortimer a cena.
Se potesse, il topolino si arrampicherebbe lungo il filo, si dimena disperato mentre poco più in basso...

Agganci l'altra estremità della corda alla gamba dello sgabello. E' il momento di strusciare piano piano piano piano verso il capo opposto del sottotetto.

Piano.... piano... possono fiutarti, possono sentirti, possono... farti diventare come loro.

Le scale, ci siamo.
Nonna, nonna cara... riposa in pace sotto il drappo oscuro. Veglia su di me, intercedi per me presso il Selvaggio Signore dei Ghiacci e delle Tempeste. La notte è nera ma non mi fa paura, perchè tu sei dentro di me.

Avanzi in punta di piedi verso il passaggio sotto al letto, da cui ti cali nella cucina fredda.
Fatta. Anche per stavolta è fatta. Puoi uscire all'esterno, spingerti nell'aria fresca della notte, respirare il vapore della nebbia e la quiete della solitudine.

Apri la porta di casa, padrone di casa, signore delle tue terre e Ragazzo dei Corvi.

Ma....

... cosa sono quest...

...

LOCUSTE

Ai tuoi piedi una distesa sterminata di locuste, che brulicano silenziose a perdita d'occhio. Le loro elitre riflettono il chiarore della luna. Hai paura? Hai paura?

Ciascuna di loro sarebbe in grado di ghermirti tra i suoi artigli affilati, sollevarti fino al cielo e scaraventarti sulle rocce. Ciascuna di loro potrebbe ucciderti... e sono migliaia. Migliaia e migliaia.

Hai paura? Hai paura?
O questa è soltanto un'altra prova del Signore delle Tempeste? Un'altra prova, per vedere se sei degno.
Oh... ma io non ho più lacrime. Io SONO degno.

Un passo, poi un altro.
Le locuste si allargano al tuo passaggio, domate dalla tua smisurata forza di volontà.

Io sono il Ragazzo dei Corvi, io sono il Dominatore delle Locuste.

Io non ho più paura.
scritto da Annika , 21:59 | permalink | markup wiki | commenti (3)
Scritto il 04/01/2016 · 8 di 9 (mostra altri)
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