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Andrè Navon
 
creato il: 03/08/2007   messaggi totali: 81   commenti totali: 80
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25 Febbraio 518
Mercoledì 4 Marzo 2009

Lettera a Sir Arles Giuly

Data ad Albiach, il 25 di Febbraio 518

Fratello,

vi invio questa breve nota con la segreta speranza che quanto in essa riportato vi sia di utilità nel fare ordine nella Casa di Kayah di cui siete custode, e con l'occasione vi esprimo il mio più vivo dolore per la scomparsa di Padre Gremaud , possa la Dea accoglierlo tra i suoi figli diletti.

Sono stato chiamato da Padre Carolus Prymm, Vescovo di Wurzen, ad esercitare la funzione inquisitoria nella signoria di Albiach, dove avevano preso a risedere alcuni vostri conterranei che dichiarano di dipendere da un certo Bruno Malade e che sono stati segnalati per la detenzione di un "Pfhaegal", oggetto di natura blasfema e di immane pericolosità di cui ho disposto l'immediata confisca. Dalle testimonianza di costoro, che vi riporto in calce a questa, emerge un quadro piuttosto sconfortante su come tal Malade, che mi dicono eserciti una certa autorità sul vostro monastero malgrado il suo stato laicale, abbia ritenuto di affidare un fardello così pesante sulle spalle di una paladina certo volenterosa, ma troppo giovane ed acerba, e di un uomo d'arme sprovveduto in tali delicate questioni, in apparente spregio degli avvertimenti ricevuti persino dall'autorevole cattedra di San Peccato.
Nel rammentarvi che in situazioni come queste è imperativo allertare la diocesi di competenza, di modo che essa possa provvedere alla tutela dei fedeli in tal modo esposti a mortale minaccia, e nel farvi presente che chiunque venga trovato in possesso di un "Pfhaegal" senza autorizzazione è passibile, nel Ducato di Surok, dell'accusa di alto tradimento e di pratica blasfema, vi invito a censurare con severità le eventuali mancanze che troverete in chi ha disposto tale scriteriato corso d'azione.

Che la Luce di Kayah vi assista nella vostra opera di vigilanza,

Padre Baruch Tirpiz, Inquisitore e Cappellano del Collegio dell'Arcana Sapienza di Surok.

Hate Mail Immagine 1
scritto da Padre Baruch Tirpiz , 16:17 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
24 febbraio 518
Martedì 3 Marzo 2009

Trascorro spesso le ore della notte sulla torre della Cattedrale, nel mio piccolo laboratorio. Con l'avanzare degli anni il sonno si fa sempre più spesso desiderare, e credo che le ore di veglia che Pyros mi ha concesso meritino di essere impiegate nella ricerca e nello studio dell'alchimia.
Anche stanotte, come molte altre notti, mi trovo qui, con la sola compagnia del mio vecchio gatto Anacleto.
Sotto di me Laon dorme, le luci sono quasi tutte spente, e scorgo nella distanza i fuochi sulle mura del Castello del Barone. Sono quasi due anni ormai, dai fatti delle grotte, che ogni notte le mura del castello sono illuminate dai fuochi.
Mi piace il silenzio della notte, la solitudine agevola la concentrazione.
Eppure improvvisamente mi sento osservato da uno sguardo penetrante.
Il primo sentimento che provo è la paura. Paura istintiva, legata ai ricordi di quest'estate, quando quell'uomo che abbiamo imparato a chiamare Parrot Shaft è piombato su questa Cattedrale, ha ucciso il mio buon parrocchiano Matt, ferito due Paladini ed è volato via come se nulla fosse.
Mi guardo intorno, tremando all'idea di incrociare il suo sguardo assassino, con la mano stretta sul becco di un alambicco, come patetico strumento di difesa.
Ma gli occhi che incrocio non sono umani. Sono gli occhi rotondi e fissi di un gufo, che mi osserva attraverso il vetro della finestra.
Respiro, poi osservo meglio l'animale. E' un grosso esemplare di gufo reale, giovane ma già ben sviluppato. Le sue piume cangianti splendono nella penombra, la sua espressione è corrucciata, il becco sembra quasi azzurro.
"Benvenuto" mormoro con sollievo. Deve aver scelto questa torre come la sua tana. "Benvenuto, Gufo".
Continua a fissarmi, cerco di tornare al lavoro ma il peso del suo sguardo mi distrae.
Dicono che i gufi portino bene.
Sciocche superstizioni popolari, ma se dicessi in giro che un gufo mi ha fatto visita, stanotte, mi sentirei dire che è buon segno. Buon segno?
Mi direbbero che è il segnale che finalmente il vento sta cambiando, in questa sventurata città, e che l'arrivo di questo gufo, unito al lieto evento che domattina sarà annunciato durante la funzione, rappresentano la ritrovata benevolenza degli Dei.
Domani dovrò invitare i fedeli a pregare per Lady Carmen, che è stata benedetta dagli Dei con un'insperata gravidanza. L'annuncio ufficiale dell'evento sarà fatto dal Barone in persona, che finalmente può sperare in un erede della sua stirpe. Quando ho celebrato, questo autunno, il matrimonio tra Lady Carmen e il cagionevole Lord Rostand, onestamente non credevo che l'unione sarebbe stata feconda. Il figlio del Barone è gravemente ammalato, le sue condizioni sono molto instabili, e dopo lo scandalo che ha colpito sua sorella Lady Emmanuelle molti pensavano che la famiglia dei Beart si sarebbe estinta. Ma non sarà così. E' tempo per una nuova generazione.
Una buona notizia, finalmente. Una buona notizia dopo tante notizie terribili.
Eppure non mi sento tranquillo.
I gufi portano bene, ma il loro sguardo è inquietante. E Lady Carmen in dolce attesa è una benedizione per la Baronia, ma non riesco a gioirne con sincerità.
Con un solenne battito di ali, il gufo vola via dalla torre. Lo seguo con lo sguardo, avvicinandomi alla finestra, la sua sagoma nera scompare, poi riappare per un istante eclissando uno dei fuochi del castello, e svanisce ancora.
Che Pyros ci protegga.


Gufo - Immagine


scritto da Padre Gabriel , 11:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 gennaio 518
Mercoledì 4 Febbraio 2009

... ancora niente.

Sono passate più di due settimane da quando è stato ritrovato il corpo di quella fanciulla a cui hanno strappato il cuore. Due settimane di ricerche a tappeto, indagini, interrogatori. E non è emerso proprio un bel niente.
Sembra che l'assassino si sia volatilizzato.
Non ho visto il corpo della vittima, ma mi hanno descritto l'atrocità del delitto. Non posso accettare che un mostro capace di commettere qualcosa di simile sia ancora libero, in circolazione... chissà, forse è persino rimasto nei paraggi.

Ho parlato a lungo con Sir Navon, il promesso sposo della vittima. Lo avevo conosciuto in passato, quando aveva la fama di libertino e scavezzacollo... Adesso è un uomo che vive con dignità il suo tremendo dolore, senza lamentarsi o disperarsi. Si legge tuttavia nei suoi occhi la profondità del lutto che lo ha colpito, l'irrimediabilità, la... "disperazione".
Ho parlato con lui per raccogliere la sua testimonianza, per cercare di capire se c'è qualche dettaglio, magari minimo, a cui lui possa lì per lì non aver fatto caso, ma che magari si potrebbe rivelare utile per le indagini.... niente, niente di niente.
Tanto che ormai il Capitano inizia a perdere le speranze che il colpevole venga mai preso, e dedica sempre meno risorse alle sue ricerche.

Questa terribile storia mi ricorda quanto accaduto la scorsa estate, la morte così orribile di Nikel, quella povera bambina. Probabilmente la mano non è la stessa, per molte ragioni penso siano due assassini diversi. Tuttavia gli elementi di somiglianza tra i due delitti ci sono, eccome.
La crudeltà, le sevizie, la giovinezza e l'innocenza delle vittime prescelte. La strana... ritualità con cui in un caso la povera Nickel è stata dissanguata, e nell'altro Ludmilla è stata privata del cuore.

Mamma mia.
A volte penso che la vita sia davvero troppo breve e fugace, che la felicità sia così fragile che è davvero un delitto, un sacrilegio davanti agli Dei, non cercare di realizzare i nostri sogni, finchè è possibile.

Sono passati molti mesi da quando Desiree è partita.
In questi mesi ho lavorato duro, mi sono rimboccato le maniche, ho anche fatto un po' carriera, qui all'interno della Guardia, e le mie prospettive per l'avvenire sono buone.
Eppure la sera, quando torno a casa, e nelle lunghe notti di servizio, non faccio altro che pensare a lei. Ripenso a quell'unico meraviglioso bacio che ci siamo scambiati. Alla sensazione, così impossibile da descrivere, di averla vicina, di respirare il suo profumo.

Non sarò mai uno "abbastanza forte", temo. Sono fragile, fragile e indifeso davanti a lei. Posso essere temuto e rispettato da tutti, promosso nella Guardia, posso diventare "importante"... ma se penso a Desiree mi manca il fiato, mi mancano le parole, non esiste nient'altro che quel momento.

Chissà dove sarà, adesso. Se è ancora legata a quel gigante dall'aria truce e un po' stupida; chissà se, ogni tanto, pensa ancora a me.


Peoh Blood - Immagine 3

scritto da Peoh Blood , 16:24 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
6 gennaio 518
Mercoledì 24 Dicembre 2008

Sangue nella neve

Dei cacciatori hanno trovato il suo corpo nella neve. Non l'hanno toccata ma hanno suonato il corno ed io li ho raggiunti in fretta. Uno di loro, per misericordia, l'aveva coperta col suo mantello.
Ludmilla.
Mi sono avvicinato in silenzio, senza calpestare la scia di sangue sul terreno imbiancato. Piedi nudi, caviglie sottili e bluastre, una ciocca di capelli biondi congelati. Una mano. La sua... mano. Abbandonata e durissima, livida.
Ho faticato molto a trovare il coraggio di spostare il mantello dal suo volto. Due volte ho chiuso gli occhi, due volte li ho riaperti e finalmente li ho specchiati nei suoi, spalancati.
... Ludmilla, che cosa ti hanno fatto.
Sono crollato in ginocchio accanto a te, incapace di fiatare. Sopraffatto dall'orrore.
Soltanto ieri ridevamo insieme e progettavamo il nostro futuro, e tu eri viva e raggiante accanto a me.... poi sei svanita nella notte. Ed ecco dove ci hanno condotto tutte le nostre ricerche. A questo corpo livido, svergognato nel suo pudore, esposto agli occhi di tutti su una distesa ghiacciata di neve. Ti hanno strappato il cuore e l'hanno portato via.

Prego gli Dei che tu non abbia sofferto, ma è una preghiera vana, lo leggo nei tuoi occhi. Hai sofferto. Hai sofferto, hai sentito tutto, hai "capito" tutto.
Ludmilla mia. Riposa in pace...

Dei tutti, datemi la forza di vendicare la donna che amavo. Datemi di scoprire chi ha compiuto un simile scempio.
Datemi giustizia. O me la farò da solo.

Ludmilla - Addio (blog)
scritto da Andrè Navon , 16:36 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
16 dicembre 517
Venerdì 21 Novembre 2008

"Maledetta! Esci da questa casa e non farvi più ritorno".
Ecco cosa dovrei trovare il coraggio di dirti. "Vattene, sparisci, tu e quella maledetta collana che ti ha dato alla testa, che ti ha fatto sporcare il cuore di sangue, che ti ha trasformata in una donna che non riconosco più, che non è più mia figlia".

Non ce la faccio... Che gli Dei mi perdonino, non ce la faccio!
Lynn, figlia mia, che cosa ti è successo!
Quale perversa soddisfazione trovi nel seminare discordia, nello spingere l'uno contro l'altro uomini d'arme? Nel concederti a loro, ahimè ne sono certo, come l'ultima delle cortigiane? Perchè, perchè tutto questo?

Ai tempi in cui Alan Lee ti ingannò, quando passavi le ore a piangere nella tua stanza col cuore spezzato, ero io quello animato dall'odio. Io e tuo fratello avremmo dato qualunque cosa pur di ottenere vendetta.
Che questa sia la crudele risposta alle nostre preghiere? Che sia "tu", ciò che più abbiamo di caro, di prezioso, quel che abbiamo dovuto sacrificare per vedere il giovane Lee giacere in una pozza di sangue, senza vita?

Mio nonno Bert lo diceva sempre: "state attenti a quello che chiedete nelle vostre preghiere, perchè non è detto che vi piacerà vederle esaudite. State attenti, perchè gli Dei ascoltano... e puniscono".

Lynn, figlia mia, perchè, perchè!
Prima hai iniziato ad accompagnarti a quel giovane Broderik, quel cadetto. Lo hai spinto a sfidare Alan Lee, che lo ha sconfitto e ucciso. Poi è stato il turno di Hector, e anche lui ha incrociato la lama con Alan Lee, stavolta con successo. E Lee è morto.
Adesso è Sir Kleek l'uomo a cui ti accompagni. Domani chi sarà?

Vergognati, vergognati! Dov'è finito il tuo onore? Credi che sia un vanto sfoggiare i gioielli che ti regalano questi sporchi ricconi in cambio delle tue grazie?
E quella collana maledetta, quella collana da cui è iniziato tutto... toglitela, per gli Dei! Levatela da quel collo, una volta tanto!
Te la strapperei, se potessi, te la strapperei. Te la strapperei e la butterei nel Dymiras.
A volte, mentre ti guardo nei tuoi scandalosi andirivieni, scorgo un sinistro bagliore nella sua pietra più lucente. Lo stesso bagliore che trovo nei tuoi occhi un tempo così innocenti e adesso tanto freddi, crudeli.

Lynn, figlia mia, pentiti finchè sei in tempo.
Sfila dal collo quel gioiello, restituisci i doni che ti hanno fatto quei cavalieri, torna la ragazza che eri una volta. Se pensi che ormai sia troppo compromesso il tuo nome non importa, cambieremo città, abbandoneremo Achenar. Tutto quello che desideri.
Sei ancora giovane, puoi tornare in te, farti una famiglia, vivere nell'onore e nella grazia degli Dei.

Ti prego, Lynn... ti prego.


Diamante insanguinato (blog)
scritto da Mastro Luke , 10:35 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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