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Il Processo di Kotaros
Quando una carica frontale non basta
Kotaros
La configurazione tattica eccellente, dal punto di vista strategico, consiste nell’essere privi di configurazione tattica
creato il: 01/12/2013   messaggi totali: 4   commenti totali: 14
30730 visite dal 01/12/2013 (ultima visita il 29/03/2024, 08:12)
23 settembre 516
Domenica 1 Dicembre 2013

E' il momento della disamina

Non sempre una carica frontale è la tattica migliore.
Ho deciso di mettere la mia immensa esperienza al vostro servizio, esaminando per bene i vostri scontri, nella speranza di migliorare il vostro approccio tattico. Approccio, spero perdonerete la mia franchezza, un po' troppo nordico, per non dire un po' troppo rozzo.
Potete intervenire tutti liberamente, non temete. Ma mi raccomando, non vi fate prendere la mano e moderate i toni.
(per favorire la massima interazione ho abilitato come autori del diario Annika, DarkAngel, Elmer's pupil e Starless, che quindi non sono limitati ai commenti, ma possono postare autonomamente)


Caso numero 1 - Assalto alla banda di Osvald.

Nello scontro con la cricca di Osvald il gruppo dei nostri è stato senza dubbio sfortunato, bisogna concederglielo, soprattutto all'inizio, quando ha subito pesanti perdite da cui sembrava difficile risollevarsi.
Ma tutto sommato non così tanto sfortunato come potrebbe sembrare di primo acchitto, visto che in altri momenti cruciali dello scontro il fato gli ha arriso.

Penso al triplo 000 che ha permesso a Sven di disarmare un avversario e negare ai nemici, per ben 3 round e nel momento decisivo dello scontro, una superiorità numerica che sarebbe risultata fatale.

Penso al colpo da knock-out che subito dopo ha inferto Boris con perfetto tempismo, proprio al momento giusto per negare di nuovo quella stessa superiorità, proprio quando finalmente l'avversario aveva raccolto l'arma.

E penso al 777 di Kailah che di nuovo ha sottratto al centro del combattimento, dove si decidevano le sorti dello scontro, un avversario, esattamente nel momento di maggior bisogno.



La scelta di Boehomond di posizionarsi alla sinistra di Sven, invece che alla destra, sebbene molto coraggiosa e generosa, non può non essere definita come un errore tattico (tav. 1).
Sulla sinistra avrebbe dovuto incassare un malus dato dalla pendenza, ma probabilmente non sarebbe stato superiore allo scarto di abilità, evidente, tra Osvald ed il suo tirapiedi; e poi era un malus non definitivo, ma tutto sommato pur sempre azzerabile.

Eppure quello nato come un errore tattico si è rivelato essere la chiave di volta del combattimento, e quindi, dobbiamo ammetterlo, la scelta più giusta. La fortuna dei principianti?
Un imprevedibile 000 ed il conseguente disarmo di un avversario hanno infatti permesso a Sven di azzerare l'inferiorità numerica e a dedicarsi ad una serie di cinici tatticismi ai limiti del regolamento (tav. 2).
Il caso, cinico anch'esso, ha voluto che Bohemond evitasse grossi danni nel momento di maggiore rischio, e li subisse invece quando lo scontro sembrava ormai finito.

Esemplificativo dell'andamento paradossale dello scontro è quanto successo a Kailah.
Una serie obiettivamente sfortunata di frecce finite sugli scudi, persino la corda dell'arco saltata via, eppure uno dei suoi tiri ha dato la svolta finale allo scontro attirando via dal centro una pedina che poteva risultare fondamentale (tav. 3).
Qualcuno potrebeb dire che così è la guerra, una serie di accadimenti casuali che rendono inutile ogni piano e ogni pianificazione tattica o strategica.
Ma io vi dico: non date retta. E ricordate sempre questo insegnamento: la configurazione tattica eccellente, dal punto di vista strategico, consiste nell’essere privi di configurazione tattica.

Come primi spunti, direi che possono bastare.
Non voglio confondervi con troppe indicazioni al di sopra delle vostre capacità attuali.
scritto da Kotaros , 00:29 | permalink | markup wiki | commenti (8)