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- Aiden Marnach -
 
Vodan Thorn
Tempi Cupi
Vodan Thorn
Mai fidarsi di un cuoco magro.
creato il: 08/02/2013   messaggi totali: 23   commenti totali: 28
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13 giugno 516
Venerdì 8 Febbraio 2013

Letture alternative

Terzo morto, terza omelìa. Dopo la ciocca di capelli e le monete è la volta dei biscotti della nonna o qualcosa del genere. Non sento tutte le parole ma quel poco che arriva non fa certo rimpiangere la scelta di perdermi lo spettacolo. Dopo i biscotti è la volta di pisellino: silenzio. Nessuno dice una parola, deve pensarci il prete. Poi il sergente tira fuori un fiasco e offre un giro a tutti. Con tutte le croci che ci stanno, questi faranno festa ogni mattina. Chissà se anche due giorni fa è morto qualcuno... Mi giro dall'altra parte, cercando di scacciare un'idea bizzarra che inesorabilmente affiora.

Un bel giorno Pisellino si presenta alla torre tre con un prigioniero misterioso: insiste per parlare d'urgenza col Sergente, a cui rivela che questo individuo vale un sacco di soldi e pretende di essere pagato a peso d'oro. Il Sergente cade dalle nuvole: il nome in questione non l'ha mai sentito, e di certo Pisellino non gode di grande credibilità. Decide quindi di mandare un corriere alla torre nove, più vicina alle città importanti e di certo più informata. La risposta non si fa certo attendere: la prendiamo noi questa miniera d'oro, mandatecela quanto prima. L'indomani il Sergente della torre tre, dopo aver officiato il consueto funerale di gruppo tirando spazzatura nelle fosse e innaffiando gli astanti con l'ennesimo giro di fiasco, prende i cinque soldati peggiori che ha e li incarica di accompagnare Pisellino: del resto il percorso è triviale, i soldati fanno spesso anche a piedi e a detta di tutti perdersi è praticamente impossibile.

Ma qualcosa va storto: sarà il vino mattutino preso senza i biscotti della nonna, sarà l'ennesimo litigio per la treccia di capelli, fatto sta che il carro prende male una curva e precipita lungo la scarpata. Purtroppo con le Falesie degli Orchi non si scherza: Pisellino crepa sul colpo insieme a quattro soldati. Al quinto, Femorino, dice culo: si rompe soltanto qualche osso. Cosa ancora peggiore la gabbia si rompe e il prigioniero, anche lui miracolato, ringrazia e se ne va.

Il tutto accade a un'ora e mezzo di distanza dalla torre tre, lungo quello che è presumibilmente l'unico sentiero: il casino, neanche a dirlo, viene fuori subito: la prima guardia che rientra dalla prima ronda non può non accorgersene. In un attimo la brutta notizia arriva all'attenzione del Sergente, che non crede alle sue orecchie. E adesso? Alla torre nove ci aspettano per questa sera col prigioniero... Al di là della figura da mentecatti, questa è roba da corte marziale. A meno che... Non l'hai ancora raccontato a nessun altro, vero?

Il tutto viene organizzato in poche ore. La gabbia viene ribattuta alla bell'e meglio e quindi lasciata aperta con la chiave nella toppa; ai morti vengono tolte le monete, amministrata qualche coltellata e il gioco è fatto. Il Sergente si congratula con se stesso, poi però gli cade l'occhio su Pisellino e decide di aggiungere un tocco di realismo: tanto non l'aveva mai sopportato... così impara ad aver portato tutti questi guai. Al termine del servizietto lo spettacolo è talmente convincente che il Sergente, perso nella contemplazione della sua opera, si dimentica di far fregare agli assalitori il lasciapassare di Pisellino. O forse è distratto dai lamenti di Femorino che vorrebbe essere medicato, visto che la gamba rotta fa male... ma il Sergente è irremovibile: non possiamo certo essere noi a trovarti, sarebbe troppo sospetto, meglio che sia qualcuno che viene dalla torre nove. Tanto sono certo che manderanno un corriere: lo conosco bene Ivan, quando le cose non vanno per il verso giusto gli prende l'ansia e comincia a spedire gente da tutte le parti.

La previsione del Sergente si rivela esatta, dopo poche ore Femorino sente l'arrivo di un cavallo al galoppo e parte a inscenare la commedia: aiuto, aiuto! Grande è lo scorno quando il corriere e Rarity gli sfrecciano davanti come se non esistesse. Poco dopo, alla torre, il medesimo stupore investe anche il Sergente. Ma come diavolo... Bah, poco male: lo vedrà certamente al ritorno. E' tutto a posto ragazzo, puoi andare... Mi raccomando, occhi aperti eh? Niente da fare: Femorino, neanche fosse invisibile, resta nel fosso. Per fortuna qualche ora dopo, quando tutto sembra perduto...

Scuoto la testa: per mia fortuna - e di tutto l'Anterlig - non è andata così.

Eppure... Due o tre individui incappucciati che riescono a cogliere di sorpresa, sopraffare e uccidere cinque soldati addestrati senza subire un graffio, per poi dileguarsi? A due ore di distanza da una torre di guardia strapiena di soldati? E, come se non bastasse, trovando addirittura il tempo di levarsi lo sfizio con Pisellino prima di darsi alla macchia?

A volte la realtà supera ogni immaginazione.
scritto da Vodan Thorn , 04:06 | permalink | markup wiki | commenti (0)